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 GODERE LA GIOIA DELL'ALTRO

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T O P I C    R E V I E W
Silverdawn Posted - 26 Dec 2015 : 19:45:14
Ho trovato su TUMBLR una frase che mi ha particolarmente colpito e la sottopongo a voi... vediamo di cosa si tratta: "Il mio momento preferito da moglie devota e fedele è come si bagna la mia patata quando guardo il bel membro di mio marito immettersi una nuova donna per la prima volta. Io vengo ogni volta che lo vedo accadere." Mal tradotto da traduzione automatica ma il concetto è limpido. La signora in questione è orgogliosa di assistere a questo evento. Anche io ne sono orgoglioso, sia quando assisto che quando so che succede. Non mi turba, non mi rende preoccupato... condivido la gioia. E voi, cari amici?

La poesia condensa il piacere della vita...
13   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
Silverdawn Posted - 16 Aug 2017 : 17:52:46
Tra parentesi... merci!
Tra tutte le figure geometriche che ho studiato, la spirale, l'evolvente e l'iperbole sono sempre quelle che mi hanno maggiormente colpito... Grazie Cap!

La poesia condensa il piacere della vita...
CaperucitaRoja Posted - 16 Aug 2017 : 17:38:39
quote:
Originally posted by Red king

encantado de conocerte..!


Grazie, Red, è un piacere anche per me :)


quote:
Originally posted by Red king

Onestamente,quasi mi dispiace rovinare quesito vostro DI(da due)alogo


A due per mancanza di altri interlocutori. Ogni altro contributo personale è benvenuto, anzi, di più: assai desiderato. Quindi, grazie per esserti unito alla conversazione.

Red, perdonami se non quoto ulteriormente i vari passaggi interessanti della tua risposta.
Concordo generalmente con la tua opinione, so bene quanto sia difficile uscire da certi schemi, che siano dettati da abitudini personali o indotti da istituzioni che hanno tutto l'interesse a mantenere le persone in ranghi ben delineati. Tuttavia, se questo può giustificare la "comfort zone", ogni routine tutto sommato comoda, dove la mancanza di libertà è compensata da abitudini consolidate, piacevoli, rassicuranti, la logica perde consistenza quando la relazione diventa fortemente limitante, invalidante, costellata da continui scontri. Insomma, quando non resta più nulla da dirsi e da darsi, se non cose sgradevoli, portando se stessi e l'altro/a a livelli molto molto bassi. Eppure quante relazioni di questo genere vedo persistere, quante lamentele da entrambe le parti mi tocca ascoltare, e questo solo nell'ambito delle coppie che conosco, con cui sono amica. Ciononostante, sembra che lo status di "far parte di una coppia fissa", malgrado sia asfissiante e logorante, sia più importante non solo della libertà ma persino della dignità.

Per tornare all'argomento del post, anche io, come te, non sono così "evoluta" da desiderare di assistere a un incontro sessuale del mio partner con un'altra persona, maschio o femmina che sia. Non solo non ne avrei piacere, ma sarei decisamente in imbarazzo. Libero di farlo, ovvio, ma senza coinvolgermi, grazie :D
Senza per questo dare giudizi su chi lo trova invece piacevole o desiderabile, io penso che la maggior parte delle persone che assistono senza problemi e godendone non provano piacere nel fatto che sia il partner a "provare piacere" nel farlo con altri, ma proprio per una personale inclinazione della libido. Ognuno ha due modi per esprimere il proprio eros: uno condiviso col partner sessuale, magari nemmeno pienamente soddisfacente, l'altro segreto, interiore, forte e grandemente soddisfacente, anche se spesso non viene ammesso nemmeno con se stessi, e in ogni caso difficilmente confessabile agli altri perché viene ritenuto "riprovevole" o "sbagliato". Queste persone hanno semplicemente trovato il modo di viverli entrambi, anche se sentono il bisogno di trovare una giustificazione tipo "Mi piace perché so che piace a lui". Ma a chi vogliono raccontarlo? A loro piace. godono nel vedere, punto e basta :)
Vedo dietro questo tipo di giustificazioni lo stesso retaggio che impedisce di esprimere liberamente la propria libido, come se fosse un male, qualcosa di sbagliato. Per ciò auspico "l'evoluzione", come l'ha giustamente definita ed evocata Silverdawn (tra parentesi, Silver, come si dice, sei stato l'autore di una definizione così perfetta che avrei voluto partorirla io :D ): un'umanità libera da retaggi, complessi, timori e tabù, non solo sessuali ma anche mentali, sentimentali, emozionali. Un volo libero, a spirale, verso l'infinito, apertamente. Sì.


"Certe persone son come galline: razzolano qua e là, trovano un verme, se lo mangiano e vanno altrove.
Io no, io sono un koala.
Io resto e abbraccio."
Silverdawn Posted - 15 Aug 2017 : 21:59:46
Miei cari amici, io sono anarchico e rivoluzionario ma sono anche vecchio e, col passare del tempo, tendo a considerare le rivoluzioni poco utili... il termine è molto azzeccato: la rivoluzione è, in astronomia, il moto che il pianeta compie sul proprio asse. Utilissimo per fargli mantenere gli equilibri ma che... ritorna sempre al punto di partenza. Quello che ci serve davvero, invece, è un moto evolvente, a spirale uscente, infinita. Si parte da un punto e, girandoci attorno, ci si allontana sempre di più... ma sempre potendo vedere il punto di partenza. Sì, solo con l'EVOLUZIONE si può superare il concetto base, altrimenti si torna a viverlo, giorno dopo giorno, come dopo ogni rivoluzione: è fallita anche quella industriale! Figuriamoci le altre... EVO LVER SI Evo Antico, Medio Evo, Evo Moderno, Evo Lversi...


La poesia condensa il piacere della vita...
Red king Posted - 15 Aug 2017 : 14:58:35
Ciao Silverdawn e CaperucitaRoja (encantado de conocerte..!!).
Onestamente,quasi mi dispiace rovinare quesito vostro DI(da due)alogo, ma ho promesso a Silverdawn di supportare il più possibile il suo sforzo nel far rivivere questa sezione del sito e quindi, anche se non troppo "a mio agio" con l'argomento, provo a dare il mio contributo.
E per farlo, Caperucita, utilizzo la tua ultima ed importante affermazione in merito allo stupore verso il trasformare una relazione in "possesso reciproco" invece che la voglia di viverla "..in maniera piena, intensa e finché dura.."
Credo che tutto sia legato all'atavico egoismo che caratterizza l'essere umano nonché dalla paura della solitudine che potrebbe derivare da una rottura di una relazione che, come abbiamo definito sopra, è magari bella, intensa, appagante a 360° ma che inevitabilmente può con il tempo "derivare" e trasformarsi in "abitudine" creando quella "comfort zone" da cui, indubbiamente, è molto difficile trovare la forza (volontà?) di uscire.
Sono certo che concorderai con me che, mai come oggi a causa dell'egemonia dei "social", le relazioni interpersonali sono sempre più "impersonali" e "superficiali"; si preferisce postare frasi fatte e rapidi scambi di acronimi o sigle comodamente seduti davanti allo schermo del pc/tablet o, peggio, dello Smartphone piuttosto che prendersi la briga di "mettersi personalmente in gioco" ed intavolare un confronto diretto tra due persone.
Questo però, alla resa dei conti, provoca purtroppo enormi difficoltà a creare anche incontri dai quali possano scaturire intese più profonde...
Ecco quindi che egoismo ancestrale, difficoltà relazionali e scarsa volontà/voglia di uscire dalla suddetta "comfort zone" concorrono nel dare ad un rapporto di coppia quel "senso di possesso" ed esclusività esacerbata che poi è, oltremodo rafforzato, dal nostro background catto-rurale sfociante in leggi restrittive ed altamente penalizzanti per la "parte uscente" della coppia stessa.
Tornando però all'argomento del topic e, per onestà intellettuale, facendomi un rapido "esame di coscienza" devo ammettere che in questo momento non so se sarei pronto ad accettare di poter gioire e godere nel vedere la mia partner "concretamente" con un altro uomo.
Come ha detto Silverdawn in uno dei suoi post precedenti,spesso un uomo è più propenso ad accettare di vedere la propria compagna compiere atti erotici con un'altra donna e quindi il caso opposto è già di per se più "specifico"...
Ad ogni modo nel mio "mezzo del cammin" ho imparato che "mai dire mai" è un detto molto saggio e quindi non escludo che in un futuro più o meno prossimo le mie idee possano subire parziali o totali modifiche...
A presto.
CaperucitaRoja Posted - 13 Aug 2017 : 14:16:56
quote:
Originally posted by Silverdawn

Forse è proprio quello, il senso: le ho guardate, non solo viste... le ho GUARDATE dentro... a volte pure troppo!


Silverdawn, ecco, in poche parole hai condensato il senso più profondo che dovrebbe avere una relazione, a prescindere dalla sua natura, qualità, dal numero delle persone coinvolte, dalla sua durata e dal suo esito. Aggiungerei anche il "guardarsi dentro", perché ad ogni relazione molto scopriamo su noi stessi. Ci scopriamo agli altri e nello stesso modo scopriamo di noi lati inattesi, nuovi, per quanta sofferenza questo ci costi. Tuttavia è questa infinita, meravigliosa, eccitante scoperta, e di noi e dell'altro/a, che dà un senso, un valore a quello che altrimenti sarebbe solo una pura attività fisica istintiva e ormonale. La rivoluzione sessuale ha liberato gli istinti, ora aspettiamo una rivoluzione sentimentale che liberi le emozioni, di cui ancora molta gente ha paura. Le donne perché temono di apparire fragili e vulnerabili, gli uomini perché hanno paura di apparire deboli e poco virili. Chè poi trovo sia tremendamente erotica e sensuale la tenerezza maschile...

quote:
Originally posted by Silverdawn

io non sono mai riuscito a distinguere le strutture sesso-amore-erotismo; le ho sempre trovate talmente fuse dentro di me da non riuscire mai a far a meno delle emozioni per affrontare le situazioni.


Proprio questo lasciar fluire se stessi dentro ogni situazione, liberi di assaporare pienamente l'esperienza, a 360 gradi, ci fa rimanere veri, integri. Noi siamo fatti di sesso-amore-erotismo, fusi dentro, come hai detto tu. Scinderli è possibile, ma siamo poi noi a rimetterci: è come un'amputazione, con tanto di sindrome dell'arto fantasma a seguire. Un'esperienza vissuta a metà per non aver avuto il coraggio di buttarcisi dentro a pesce, pensando di perdere qualcosa se ci si rivela apertamente all'altro/a/i, è un'esperienza che non tornerà mai più. Non ci sarà data l'occasione di ripeterla dall'inizio. Ciò che si perde a causa delle paure ha un valore incommensurabile, peccato che lo si capisca solo dopo. Però ci si deve liberare anche dalle strutture e dalle convenzioni sociali che vogliono la relazione legata al possesso reciproco, all'impegno istituzionalizzato. Questi sì che andrebbero definitivamente abbattuti e superati. Sarà il mio lato anarchico la fonte della mia allergia alla burocratizzazione dei sentimenti da parte dello Stato. Ancora di più, però, mi stupisce l'asservimento delle persone a questi capestri imposti, la loro incapacità di vivere con naturalezza la bellezza di una relazione piena ed intensa finché dura e finché è bella, senza aspettative, senza sentirne il bisogno di farne qualcos'altro, senza immiserirla, senza ingabbiarla, censirla, etichettarla. Qualcuno me lo spieghi a cosa è dovuto questo bisogno, che secondo me non è innato, antropologico, ma solo indotto da motivi sociologici.

"I do what I like, and I like what I do"
Silverdawn Posted - 13 Aug 2017 : 10:36:00
Caperucita... dalle tue parole emergo un rivoluzionario perfetto, un Che Guevara... io non sono mai riuscito a distinguere le strutture sesso-amore-erotismo; le ho sempre trovate talmente fuse dentro di me da non riuscire mai a far a meno delle emozioni per affrontare le situazioni. Persino nelle situazioni più scontate ho riscontrato tutta la melassa primordiale senza riuscire a distinguere l'avventura dalla relazione. Confesso: non ho avuto molte donne, e qui da noi è quasi un'infamia... una volta avevo aperto uno studio professionale con un vero playboy locale, il riminese che d'estate non dorme mai, se non sul tavolo di lavoro. Sarebbe bastato seguirlo qualche sera per avere almeno una decina di turiste ad ogni estate. Ma la cosa non mi interessava allora e non mi interessa nemmeno adesso. Relazioni multiple, invece, mi sono capitate... candidamente ho sempre confessato di aver anche qualcos'altro di aperto, sono stato quasi compreso ma non sono mai riuscito a scindere le componenti nemmeno lì! Ero e rimango legato alle mie poche Donne con tutta la melassa primordiale e senza far troppo caso a cosa ci ha allontanato. Le ritrovo spose e madri, ma continuo a vederle come sempre le ho guardate: ecco! Forse è proprio quello, il senso: le ho guardate, non solo viste... le ho GUARDATE dentro... a volte pure troppo!

La poesia condensa il piacere della vita...
CaperucitaRoja Posted - 04 Aug 2017 : 23:13:32
Ruoli e stereotipi sono sempre esistiti ed esisteranno sempre, perché man mano che ne demoliamo alcuni altri ne sorgono, e non meno vincolanti e limitanti di quelli che li hanno preceduti. Anche le donne della mia generazione e successiva, le trenta/quarantenni, quelle che hanno demolito il ruolo della "moglie/madre/casalinga", ora si trovano intrappolate nel ruolo della "donnaincarriera/casaperfetta/corpoperfetto/perfettapurealetto", senza un cedimento, una pecca... roba da lettino psichiatrico. Le adolescenti infrangono invece sugli scogli del sesso precoce, affrontato come se fosse una esperienza da fare al più presto per "togliersi il dente", senza desiderio, emozioni, palpiti, senza un percorso interiore, la loro personale e libera "educazione sentimentale". In ogni epoca, tuttavia, uomini coraggiosi e ancor più coraggiose donne, chè loro devono sempre affrontare gradienti più alti e difficili, sono riusciti a vivere seguendo il loro sentire, il loro istinto, nonostante le convenzioni. Chissà, magari oggi essere "anticonvenzionali" significa ritrovare la bellezza dei sentimenti, manifestare le proprie emozioni, il desiderio di intimità, di fiducia, di relazioni appaganti. Sesso, sentimenti, erotismo... fanno tutti parte di un viaggio personale, unico, che, privo di segnaletica, mappe e guide, compiamo alla cieca ma che ci apre gli occhi e, spesso, anche la mente. Il percorso alle nostre spalle è infatti spesso tortuoso, tumultuoso, costellato di illusioni e aspettative infrante ma anche di rivelazioni su noi stessi e di crescita interiore. Il prezzo che si paga è comunque sempre alto, perchè ogni volta che ci si relaziona così intimamente con gli altri e con se stessi si mettono in gioco le poste più alte, anche se pochissimi sono disposti ad ammetterlo apertamente. Ecco, forse la vera rivoluzione sessuale sarà quando ognuno di noi avrà il coraggio di esporre apertamente il proprio animo indifeso e anelante, esprimendo se stesso attraverso il sesso senza vergognarsi di desiderare anche sentimenti ed emozioni e non si accontenterà più di surrogati inappaganti.

"I do what I like, and I like what I do"
Silverdawn Posted - 31 Jul 2017 : 19:39:11
La mia era una provocazione pura... il ribaltamento dei ruoli classici a cui siamo abituati. Avevo bisogno, come sempre, di infrangere il caleidoscopio che ognuno di noi si porta addosso e questo tema mi pareva abbastanza simpatico, tanto che ci ho scritto sopra un raccontino (Con la tua voce) ed ho cercato, per conto mio, le risposte che son mancate qui dentro. Non credo che siamo perfettamente coscienti di quanto pesante sia il fardello che ci hanno appoggiato sulle spalle con ruoli e stereotipi... so soltanto che sbriciolandolo, buttando via una manciatina di sabbia ogni tanto, potrebbe diventare più leggero. Non è sempre vero, come abbiamo imparato attraversando gli anni 70 e 80, scontrandoci con la successiva restaurazione post napoleonica, però... ci proviamo!

La poesia condensa il piacere della vita...
CaperucitaRoja Posted - 31 Jul 2017 : 15:04:05
Caro Silverdawn, pare che oramai sia uno di quei vulcani che fa solo qualche fumatina ogni 4, 5 mesi, a giudicare dalle date delle nostre risposte
Comunque, per ritornare al cuore del tema che hai proposto, una cosa è il piacere voyeuristico, e mi sembra che non abbia bisogno di giustificazioni tipo "Se piace a lui/lei, allora godo anche io", e un'altra è "Sono felice se lui/lei gode". Alla base devono comunque sempre esserci la complicità e il rispetto. Frasi come quella della "brava moglie devota e fedele" mi fanno rabbrividire, anche se non sono femminista. Odio i ruoli e i cliché: mettetemi delle regole o delle etichette e fuggo come una lepre col turbo
L'aumento del voyeurismo da parte delle donne? Mah... piuttosto direi l'aumento della presa di consapevolezza da parte delle donne delle varie e molteplici modalità di provare piacere seguito allo sdoganamento di quei limiti imposti sempre dal maledetto perbenismo benpensante, quello che voleva la donna dstinta in due sole categorie: la santa pura e casta (madre e moglie "devota e fedele")che subisce frettolosi rapporti domenicali in posizione missionario, oppure la puttana
Il tuo tema è comunque bello, da approfondire, e sarebbe bello leggere altre opinioni e esperienze personali in merito, frase tumbleriana a parte. Basin G.

"I do what I like, and I like what I do"
Silverdawn Posted - 18 Feb 2017 : 18:37:55
Pare, da ciò che si vede in giro, che ci sia una sorta di tendenza al voyeurismo femminile... probabilmente meno sentito in ambito mediterraneo. Il post era volutamente teso a scatenare discordi pareri, a riaccendere la miccia di questo vulcano che amavo quando eruttava mille lapilli bollenti di reazioni diverse. Parlare di codeste cose qui è lecito, seppur con una certa classe ed eleganza, farlo in FB si rischia di essere bannati. FB è carino, ci si incontrano tanti vecchi amici ma non è come RS... O come ERA RS... adesso che occorre indossare anche qui la foglia di fico... pazienza!

La poesia condensa il piacere della vita...
CaperucitaRoja Posted - 03 Oct 2016 : 15:39:32
A volte certe frasi su tumblr mi sembrano per lo più una costruzione artificiosa, soprattutto in certi circuiti di tendenza in materia di sesso e perversioni. Della frase in questione quello che mi rende perplessa è la premessa "Il mio momento preferito da moglie devota e fedele...", come se rientrasse in uno schema logico o normato che la fedeltà e la devozione prevedano certe forme di sottomissione o accondiscendenza da parte di una moglie verso il marito, piuttosto che una più piacevole spontanea complicità con il partner. Detto questo, sempre nel caso in questione pare che la donna goda più dal piacere e dall'eccitazione che prova lei stessa assistendo piuttosto che per il piacere che prova il marito. Io ho spesso provato a pensare a cosa penserei o proverei se mi accadesse di sapere di una relazione sessuale del mio partner amoroso, oppure di assistervi (e non lo farei mai volontariamente, sarebbe solo per pura casualità). Ebbene, sinceramente, proverei entrambe queste sensazioni: da una parte, razionalmente, penserei che questo gli procura piacere, appagamento, felicità, belle emozioni, e quindi ne sarei felice per lui (se si ama una persona si desidera la sua felicità, il suo benessere, oltre che la sua piena libertà di esprimere ed affermare se stesso a 360 gradi). Dall'altra penso che proverei un pochino di rammarico per non essere stata io a procurargli queste sensazioni. Ma non penso che proverei personalmente piacere sessuale, coinvolgimento ed eccitazione in una situazione del genere, forse perché non sono voyeurista ma piuttosto, tendenzialmente, esibizionista. Beninteso, con ciò non escludo che per "amore" non si possa diventare complici dell'altro pur non provandone direttamente un piacere personale, se questo gli procura benessere e gioia. IMHO.

"I do what I like, and I like what I do"
Silverdawn Posted - 06 Jan 2016 : 18:50:29
Dal punto di vista maschile è più diffusa, come fantasia... quello è un messaggio lasciato da una moglie che adora vedere il marito prendere per la prima volta una donna nuova. Generalmente, per quel che mi è successo personalmente, la terza incomoda fa gola alla signora se intende cibarsene, se intende essere coinvolta in giochi saffici... più difficile vederla gioire di questo tuo sprofondare in lei. Ripeto, a me piace vedere o anche solo sapere, la mia compagna fra le braccia di un altro... ma è più maschile, come atteggiamento, ancora.

La poesia condensa il piacere della vita...
Onami Posted - 06 Jan 2016 : 12:16:19
quando è successo a me non volevo crederci, ero emozionato eccitato felice, era una cosa di noi due, tra noi due eppure c'era un terzo....è stato scopare con la testa, è stato amore, sesso, voglia e complicità. splendido

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