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Racconto n° 102
Autore: Coscetta di pollo Altri racconti di Coscetta di pollo
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Era lei
Tutto il pomeriggio era stato accompagnato dalla stessa colonna sonora: in ufficio il ticchettio frenetico sulle tastiere l'aveva innervosita. L'unico desiderio era tornare a casa, riempire nuovamente le sue stanze di profumi, accendere i suoi incensi, rilassarsi nel tepore della vasca.
Anna non aveva voglia di buttarsi nel traffico, ma la necessità aveva prevalso, anche questa volta. Arrivata alla sua auto, amata e trattata come un feticcio, aveva visto Luca. Non bello, con un viso non particolarmente simpatico, ma con un'espressione che trasudava la voglia di emergere dell'anima. Anna salì in macchina, quasi per istinto, si allungò verso la portiera e l'aprì. Luca, senza dire una parola, con un volto incredulo, si sedette.
Il viaggio fu lungo, la lunghezza di dieci chilometri interminabili. Anna sentiva l'eccitazione salire, vedeva lo sguardo ancora incredulo di Luca che la guardava finché non si spezzò quel musicale silenzio che li aveva legati fino ad adesso:
- Come ti chiami? - , chiese Luca. Anna si rese conto che l'uomo, di cui era sicuramente innamorata, era un perfetto sconosciuto. Rispose, con una voce tremante ma comunque sensuale:
- Anna, scusa non avrei dovuto, ti ho visto sul marciapiede e ho capito che eri tu. - - Io? Sì, forse sono la persona che cercavi e non lo sai, forse non lo so neppure io. - .
Entrarono nell'appartamento di Anna, in disordine come sempre. Luca vide le bacchette di incenso di fianco al divano e le accese. Lei tornò senza scarpe, con una gonna lunga nera. Luca non aspettò un secondo, le si inginocchio ai piedi e inizio a succhiarle le dita delle mani, lunghe, affusolate, sensuali. Anna colse l'eccitazione, la trasformò in sinfonia con il suo corpo, fece cadere la gonna alle caviglie e lasciò che Luca si occupasse del resto, chiudendo gli occhi e lasciandosi avvolgere dall'incenso.
In pochi attimi, i loro corpi non si distinguevano, come gocce d'acqua appartenevano allo stesso fiume; le loro dita davano piacere ai corpi vogliosi di sensualità, come l'acqua è necessaria ai fiori; i loro occhi parlavano di gesti di amore, come le mani affusolate delle danzatrici del ventre.
Luca unì il proprio seme al frutto di Anna, la baciò e capì che era Lei.

Coscetta di pollo

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