Luca quella sera era assonnato, già in pigiama sdraiato sul fianco, pronto a sognare e a starsene rilassato al tepore delle coperte. Lei invece non voleva far finire così il giorno di Natale. Lei non portava pigiama, come tutti i giorni dell'anno si era coricata con un perizoma e un reggiseno. Lui era sempre stato abbastanza stuzzicato da questa abitudine della sua donna. Le diceva sempre che poteva correre rischi a dormire cosi, e quella sera, Alice, aveva proprio voglia di rischiare.
Iniziò a stuzzicarlo: - Che rischi potrei mai correre la notte di Natale? - , lo disse iniziando a morsicarlo sulle spalle. Luca non poteva resistere a quel richiamo. Le bloccò le braccia dietro la schiena e la fece girare. La morsicò piano anche lui, passando la lingua per lenire il dolore. Le accarezzava i capelli intanto e giocava con la schiena.
Luca ridendo le disse: - Sai, la schiena è gustosa, ma davanti è più morbido da mordere - . Alice si girò, mostrandosi ancora rinchiusa nei pizzi del reggiseno. Luca si stava godendo la visione della pelle che si scopriva lentamente. Osservava ogni centimetro della pelle chiara di Alice, ricordava la sua lingua e le sue labbra su quella pelle. Si appoggiò con il petto alla schiena: adorava starsene così alle sue spalle, con i capezzoli turgidi tra le dita e il viso appoggiato al collo.
La prendeva in giro per l'ossessione di Alice del seno troppo grosso, le diceva che era un sogno. Iniziò a leccarla, morsicarla, succhiarla, strizzarla. Le dita corsero veloci sui seni, massaggiandoli, muovendone la carne.
Alice voleva che quella sera fosse solo per lui.
Gli prese la mano e iniziò a leccarla, giocando con calma su tutte le dita. Prese l'altra mano e la strinse alla sua. Si baciarono dolcemente. Alice chiese di farsi togliere il perizoma.
La mano destra di Luca scese lungo la sua schiena e proprio dietro la spina dorsale iniziò ad accarezzarla con un dito, mentre l'altra mano abbassava il perizoma. Alice si alzò in ginocchio in modo da farlo scivolare via. Le accarezzò le calze. Alice lo guardava e la divertiva l'idea che fosse costretto dentro ai pantaloni, nonostante l'erezione. Si fece accarezzare le natiche e poi si inginocchiò fra le gambe di Luca. Iniziò a slacciare i bottoni dei pantaloni, con lo sguardo impietosito, mentre lui reclinava la testa sul cuscino. Alice si trovò davanti agli slip grigi di Luca completamente pieni, e ridacchiò. Con aria maliziosa e falsamente ingenua gli chiese il permesso di farli cadere a terra. Luca stava scoppiando e Alice lo sapeva: lo fece sdraiare sul letto - Ora prometti che ti rilassi? Voglio giocare con la bocca. - .
Luca sorrise e allargò leggermente le gambe. Lo fece girare e gli aprì le natiche, giocando con la lingua e con le mani. Lo penetrò dolcemente, Luca aumentò la frequenza del respiro, si godeva quelle sensazioni piacevoli e snervanti.
Alice lo fece girare di nuovo e gli prese un testicolo in bocca e iniziò a succhiare mentre la mano continuava a muoversi sull'erezione. Luca stava bene, immerso nel benessere e nell'eccitazione, iniziando a muovere ritmicamente il bacino nella bocca di Alice. Lei si spostò sul glande e iniziò a muovere la punta della lingua. Iniziò a prenderne un po' un bocca, mentre sentiva Luca ansimare. Si bagnò un dito fra le grandi labbra e penetrò Luca di un colpo. Lo senti crescere nella bocca.
Luca la osservava: i capelli le scivolavano sul viso e gli accarezzavano la pancia. Lei alternava succhiate forti che le scavavano il viso con giochi semplicissimi con la lingua e le labbra. Lui si eccitava anche solo a guardarla. Era ancora più bella mentre lo succhiava.
Lei lo spinse in fondo, quasi in gola, mentre con le mani gli strapazzava i testicoli senza fargli male. Spinse ancora più in profondità, movendosi velocemente. Lo tolse dalla bocca, lo passò velocemente sui capezzoli e lo risucchiò. Luca afferrò le lenzuola tra le mani, sapeva che stava per arrivare alla fine, si sentiva scoppiare. Le venne in bocca. Alice ingoiò quel gusto dolce e si accasciò sul ventre di Luca, stanchissima.
Luca le disse solo - Grazie per il regalo di Natale! - . Alice ridacchiò felice, si rannicchiò sotto le coperte e gli strinse la mano. Si addormentarono quasi subito.
Sono convinta che il loro fosse amore.
Coscetta di pollo