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Racconto n° 1299
Autore: Madamesnob Altri racconti di Madamesnob
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Aroma di armonia
Il materassino bollente scotta sulla pelle. Penso alle mie povere caviglie. Questo caldo non è l'ideale... eppure... eppure i muscoli del collo si sciolgono prima di qualsiasi contatto vivo, il potere dell'acqua calda che scorre intrappolata nel lettino fluisce sotto le mie spalle, la schiena, i glutei, le gambe...

La massaggiatrice si muove silenziosa, delicata nello spazio. Chiudo gli occhi e scivolo in uno stato dolce, morbido, intatto. La ragazza inizia massaggiandomi con un olio essenziale rilassante. Prima le tempie, poi la mascella, il collo, le clavicole... Non riesco ad individuarne la natura, o forse non m'importa abbastanza. Preme punti invisibili e stimola il sistema linfatico.
La pelle gode di quel primo contatto anche se il corpo sembra addormentarsi indifferente.. è una carezza di superficie, quasi cerebrale, volutamente mentale.

Ora mi scopre, toglie il telo bianco caldo e la pelle nuda rabbrividisce... sta aspettando il prossimo tocco. Le mani sapienti strofinano il sale grosso sui piedi, sulle caviglie, salgono tra le gambe fino all'inguine, insistono sulle ginocchia, sulle cosce. S'infilano sotto il sedere, nell'incavo tra coccige e scapole. Dal collo alle spalle, dai polsi alle ascelle. Il corpo si abbandona a quello strofinio forte quasi da far male, la pelle si arrossa, si graffia appena, si risveglia.
Il corpo è coperto ora di rugiada di mare. E' tempo di scaldarlo, coprirlo e lasciarlo riposare.

Il viso si rilassa grazie a sfioramenti morbidi, gli occhi intrappolano sogni nelle ciglia e li annegano nella mente ora pulita.

Adesso sono piccoli teli bagnati e caldi sulla pelle.
Raccolgono il sale, lo portano via e scoprono la pelle liscia, vergine, pronta a ricevere cure, sempre più avida di tocco.
Mi piace che mi lavino, è la coccola estrema. Torno bambina e lascio che il corpo segua le braccia abbronzate della ragazza; come un gatto segue la mano che si allontana, così il mio corpo senza coscienza esita sul contatto, lo cerca e lo prolunga finché glielo si concede. La mia pelle è candida, la sua bruna, eppure si fondono nell'aderenza.
Mi risciacqua delicatamente, mi ricopre e inizia a preparare il cioccolato.

Il profumo inonda il rovere chiaro della stanza. Sa di Messico, di lusso e di piacere.
L'oro scuro scotta la pelle e strega le narici. La bocca mi si riempie d'acqua, mi mangerei... Ma la fame stranamente scema, i sensi sono paghi, il corpo galleggia nell'olfatto soddisfatto.
Rimango avvolta in quel piacere profumato per un tempo indefinito. Venti minuti? Mezzora? Non lo so e, soprattutto, non m'importa. E' questo l'essenziale. Non m'importa.

La doccia fresca lava via il cioccolato indurito, le pelle rinasce a nuovo, liscia, morbida, di una bellezza originale, pura. Mi guardo allo specchio, il corpo nudo emana un tepore eccitante. Appoggio la guancia sulla spalla destra e me la bacio. Le labbra indugiano su quella nuova morbidezza, gli occhi brillano di attesa.

E' la volta del burro. Liscio, soffice sulla pelle levigata.
Un massaggio lungo, profondo, arriva fino alla radice, al centro del corpo e insinua una nota languida, brillante, vivida di piacere.
Alla fine rimango nuda, dolcemente sola. Seduta a gambe incrociate, lascio sciogliere il pezzetto di cioccolato fondente sulla lingua mentre aspetto che la tisana alle erbe si raffreddi un poco.

Sono in armonia ora, lo sono con me stessa, col mio corpo ora bellissimo (sì bellissimo), con lo spazio che mi circonda. Guardo i vestiti sulla sedia e li odio un poco. Sto così bene senza, non mi va di coprirmi, di soffocare questa pelle che sa di latte al cioccolato...

Vorrei mi vedessi ora, perché sento che è proprio in questo istante che mi svelo veramente. Vorrei assaggiassi la mia pelle nuova, il mio odore caldo, il desiderio del mio ventre.

Mi rivesto lenta, saluto con un sorriso immenso la massaggiatrice, pago senza il minimo senso di colpa ed esco sorridendo nell'aria della sera.

Madamesnob

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