Torri di cristallo nero toccavano il cielo, fatto di topazi.
I grattacieli della città sognavano, addormentati nel silenzio. Il grande ponte, decorato di fiori rossi, gialli, turchini, pareva incantato, e come adornato per una festa.
Sorridevo alle rondini.
Erano come angeli smarriti, che volavano nella passione senza posarsi mai.
Allora, ero donna.
Intorno al collo portavo ghirlande fatte di fiori e d'edere tropicali. Le mie membra bianche esalavano un profumo strano, magico, che seduceva ogni uomo che incontrasse i miei cari sguardi.
Avevo paura.
Oh, sì, avevo paura di un fuoco fatto di piaceri proibiti, di corpi sinuosi che si toccavano, di capelli al vento, di segreti sussurrati al silenzio.
Passeggiai lungo il ponte, sotto, vi passavano i traghetti, affollati di turisti che inseguivano sogni perduti.
Salii e scesi le scalinate, confondendomi alla folla.
Una folata improvvisa mi rubò il cappellino decorato di fiori di pesco. Lo ripresi. Poi, volli tuffare le mie membra eburnee nel fiume, per sentirmi carezzare dalle mani del mistero e del cristallo.
Mi immersi fin quasi alla vita.
Poi, mi addormentai sull'acqua.
Quando mi risvegliai, ero quasi nuda, e con pochi veli indosso, sull'altra sponda. Mi aveva trascinata la corrente, e gli occhi dei passanti erano estasiati dalla visione del mio corpo di Venere.
Fuggii.
Non fu per vergogna, ma per eccitazione.
Volli salire sulla torre più alta della città. Di là, contemplai il tramonto, magico ed immenso.
Ed infine, svenni di passione, tra le braccia del mio uomo.
Quando mi risvegliai, mi accorsi del mio corpo intrecciato al suo, e di una sensazione bollente che squarciava la mia femminilità sensibile, vellutata.
Ero nuda, nuda, nuda, e senza veli. Lamenti di fuoco, sussurrati per passione, ardevano come fiamme il silenzio immenso, che ci avvolgeva.
Piansi di piacere e di felicità.
Oh, spero tanto che quel dolce incanto si ripeta, e che quei languidi ricordi di erotismo brucino per sempre in me. Non abbandonatemi, desideri di follia! Vivrò il resto della vita cullata dall'illusione.
*Da Colonia, il 24 Agosto 2001. Ricordi di viaggi perduti.
Dunklenacht