Alza lo sguardo per caso, fino ad un attimo prima stava ridendo, i capelli in avanti mentre allegra rovesciava la testa. Lui è comparso all'improvviso. Sapeva sarebbe arrivato, una parte di lei probabilmente l'aspettava, creava una bolla d'ansia all'altezza dello sterno, leggera forse ma ingombrante. Non è mai pronta quando lo vede. Mai. Ogni volta si ripromette di non trasalire, di rimanere indifferente, ma il colpo le arriva secco sulla bocca dello stomaco, scoppia quella bolla d'aria e le toglie il respiro. Non fa nulla di strano lui, è il suo mero arrivo a trasformarle il sangue in acqua, a darle la sensazione di svuotarsi, di trasformarsi in un involucro sottile. Ha il terrore di rompersi, che qualcuno la tocchi e si accorga del fiume che la percorre da capo a piedi.
Non lo guarda, no, non ora. Prima riprende il controllo, si sdoppia, continua a sorridere agli altri e dentro tende i muscoli. Ha bisogno di sentirsi, di riempirsi di senso.
Parla sciolta ma non ascolta. Per qualche sconosciuto motivo riesce a tenere il palco, è sempre stata brava a mantenere una parvenza di attenzione, asserisce, sorride e si salva con monosillabi come risposte, ma la sua mente è altrove, sta cercando il filo nel labirinto, ha bisogno di trovarlo per mantenere l'equilibrio.
Ora lui le è di fronte, la guarda parlare, lei sente i suoi occhi curiosi sul viso, sulla bocca, sul seno. Continua a fingere, continua anche se le orecchie le fischiano. Soppesa bene il momento, aspetta ancora, conta quasi, infine si gira con grazia e gli sorride.
Non deve fingere in questo, non ne ha bisogno, gli angoli della bocca si allungano verso l'alto in automatico e gli occhi le brillano, lo sa, ma sa anche che lui le farà credere di non averlo notato. Rimangono occhi contro occhi alcuni secondi, quanti? Due? Cinque? Lei vede quel bagliore nello sguardo di lui. E' un attimo ma è desiderio puro, liquido, che rimane cristallizzato sulla sua retina e diventa bagaglio dolce nel fondo dell'anima. Si aggancia a quell'immagine finché il desiderio scema e si trasforma di nuovo in sorriso.
Si avvicina e lo abbraccia stretto, ascolta il cuore che si allarga, riconosce il suo odore, chiude gli occhi un istante e lo avvolge col suo cuore.
Nonostante l'affetto intenso il contatto la tradisce, la pelle si risveglia come una scossa elettrica, l'alchimia corre pericolosa fino al cervello, lo annebbia, lo scioglie. La razionalità galleggia in un oblio morbido, lei si sente perdere, tutto il suo corpo urla di desiderio e, ancora una volta, riafferra i fili della mente al volo, frusta la sua passione, la avvolge su se stessa mentre brucia ancora. Si stacca all'improvviso, sente la pelle scollarsi dolorosamente dal corpo, rimanere attaccata al tessuto della maglia di lui. Per un momento ascolta il suo calore, rimane qualche istante ancora poi sfuma lasciandola di nuovo fredda.
Tuttavia quel seme caldo è sceso in fondo, ha acceso il ventre e ora l'incendierà per ore.
La mente tira i fili come fossero redini, la conduce lontano da lui, la costringe a mettere spazio tra i loro corpi. E mentre si trascina via si chiede ancora, di nuovo, quanto reggeranno quei fili, quanto riuscirà a governare le briglie, per quanto ancora la sua pelle sopporterà lo strappo.
Madamesnob