Siamo ubriachi storni. Dovevamo uscire per una pizza. Nessuna voglia di cucinare, né di tirar fuori le auto dal garage ed arrischiarsi sulle strade ghiacciate. Così siam usciti a piedi fino a quella locanda che non avevamo mai provato, quella tinta di rosso pompeiano con gli scuri verdi, e dalla pizza siam passati al menu completo (più i crostini col lardo fuori menu, delizioso omaggio del ristoratore). Già. Completo di Soave classico (una bottiglia in due) e Sambuca finale. E poi aggrappati come due vecchietti, instabili sulle gambe, abbiam cantato - Se sei felice tu lo sai... - fino a casa, col vapore dei respiri che usciva dalle sciarpe e annebbiava gli occhiali, e le dita della mano destra ghiacciate perché si aveva voglia di fumare.
Storni. Ubriachi storni. Nemmeno dopo esserci sciacquati il viso, lavati, cambiati per la notte, passa. E tu sei buttato sul divano con gli occhi chiusi. E io ho la ridarola e continuo a saltare per la stanza.
E poi mi butto a pesce su di te e a tradimento mi baci profondamente e io ti succhio la lingua pensando al tuo cazzo e tu mi guardi con quel bagliore magico. E d'un tratto mi sento dirti "Voglio la tua cappella in bocca" e tu ridendo ti abbassi gli slip e mi dici "Prego" e io che non riesco a credere di aver detto una cosa del genere ("che ne so, era meglio cazzo, ma cappella è proprio porco non trovi?").
E poi dal riso passiamo all'eccitazione senza nemmeno rendercene conto. E chi dice che a uno ubriaco il cazzo non tira non capisce nulla, guardati dio mio, sei da mangiare. Ma non posso lasciarti venire così, perché così bello e lucido e duro sarebbe sprecato. E così ti salgo sopra e mi prendo quello che voglio, quello che il corpo chiede senza alcuna remora (benedetto alcol).
E vengo una volta.
E sorrido "Vuoi che andiamo a letto amore?" "No, qui va benissimo" "Va bene ma adesso siediti che mi aggrappo meglio."
Continuo a sorridere, rido e vengo ancora. E ancora. Ho il ventre contratto e lì stasera gli orgasmi si fondono con le risate. Mi muovo su di te con un'energia buona, che sa d'amore e voglia di scherzare mischiati assieme.
"Sei fantastica. Fantastica, capito?"
Nel fumo della mente le tue parole arrivano dolci da morire, e vedo che mi vuoi sopra ogni cosa, e lo so che sei innamorato di me, ma questa cosa qui, così, non me l'avevi mai detta.
E mi sento desiderabile come poche altre volte.
E ti scopo ancora, finché c'è fiato.
Madame
Madamesnob