Afferro con forza il palo freddo con la mano destra, stringo la mano e mi avvicino languida. Gli occhi nei tuoi, il vociare di sottofondo, la metamorfosi delle luci, il rosso acceso, il verde brillante e l'azzurro intenso dei cocktail... tutto fa un passo indietro. Vedo solo te e sento solo la musica.
Appoggio guancia, seno e gamba su quel freddo lucente, lascio che il mio corpo caldo rabbrividisca. Gli giro lenta attorno, lascio che mi sfiori le spalle, ma con la testa e gli occhi torno subito a te.
Il ritmo cresce di colpo, il piede destro vicinissimo al palo, mi abbandono allungando il braccio, un compasso al contrario, disegno cerchi nell'aria. Da lì in poi tutto scivola e diventa facile. La musica scende come una lingua nel ventre e scalda le vene. Le gambe si avvinghiano, creano nuovi equilibri.
Muovo il bacino ormai serpente, ti sono davanti, non mi puoi toccare, bevimi con gli occhi amore, succhia il mio piacere.
Le mani in alto, inarco la schiena, le natiche toccano un istante il palo e strisciano fino in fondo. Apro le gambe di colpo, le mani sulle ginocchia, la spalla destra in avanti, solo il sedere mantiene il contatto col palo. Non bisogna mai lasciarlo, mai.
Inizia la lenta risalita, guardo te e faccio l'amore col palo, vi appoggio le labbra, il seno, il monte di venere. Tocco lui e voglio te.
Il desiderio cresce e con esso la danza si snoda, spire sensuali per il mio e il tuo piacere. Potrei venire solo coi tuoi occhi... questo è il mio regalo per te, questa è la mia danza, la mia lap-dance per te.
Madame
Madamesnob