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Lo stavo aspettando. Era in leggero ritardo.
La mia voglia, il desiderio bruciante non conosceva altri tempi che il suo. Il riscaldamento troppo alto creava un calore tenero che faceva venire voglia di spogliarsi, di gratificare di carezze la propria pelle.
Mi osservai nuda allo specchio.
Sono bellissima. La donna è bellezza. Il corpo femminile, morbido e delicato, racchiude lo splendore.
Indugiai sulla pelle sottile di seta. La bocca carnosa. I capelli soffici, deliberatamente spettinati. "Felina" pensai. Una giovane tigre.
È arrivato.
Un sollievo infinito serpeggia nel cuore. Il mio sesso ha una contrazione e si ammorbidisce.
Sono pronta per lui.
Gli apro la porta indossando un kimono celeste, aperto. Non indosso altro. I suoi occhi incrociano i miei. È amore. Ha la pelle gelida perché fuori fa freddo, ma ora... qui è tutto calore, entra, rilassati, io ti amo, sei bellissimo... Qui tutto è sacro. Sei al sicuro.
Osserva gli spiragli del kimono, gli scorci del mio corpo. Un ombelico. La peluria setosa del mio sesso. La curva tenera del seno. Mi guarda con desiderio, lo so. Il suo sesso duro come marmo nei pantaloni. Le pupille dilatate e liquide che invadono il verde degli occhi. Il tremito impercettibile delle sue spalle.
Gli faccio scivolare due mani delicate sotto il maglione pesante:
il contatto con la sua pelle tiepida e delicata mi spezza il fiato, "sei bellissimo amore mio, sei splendido" gli sussurro, mentre mi chino a baciargli l'ombelico, una, due, dieci volte, leccandolo e baciandolo.
Bacio ogni centimetro, il suo cuore batte infuocato sotto la mia bocca. "Amore mio, lasciati guardare... lascia che ti sfili i jeans, non servono, sei bellissimo, nudo e bellissimo"
Spogliarlo lentamente, godere della sua bellezza... mi eccita.
Tremo di fronte alla bellezza.
Sono eccitata. Eccitatissima. Ti voglio, adesso, ora e sempre... voglio averti tutto... Amore mio... I capezzoli turgidi, il sesso teneramente umido, la pelle rovente e il cuore che martella, mi chino sul suo sesso, massiccio, completamente eretto davanti a me: un orgoglio irrefrenabile mi pulsa nelle vene. È merito mio quest'erezione, è merito mio se lui è eccitato, sono io... vedo come trema, vedo i suoi occhi.
È dolce il volto dell'amore e dell'eccitazione.
Bacio la sua asta, la lecco teneramente, la ingoio tutta e vorrei tenerla dentro di me: questo, penso, mentre muovo le labbra e immagino il piacere immenso che scaturisce da esse... i suoi occhi bruciano. I suoi occhi sono ghiaccio e fuoco.
Succhiare dolcemente il suo sesso, leccarlo, è eccitante. Le mie mani dolcemente posate sui suoi fianchi percepiscono un tremore...
Si stacca da me, febbrile. Adesso è il mio turno. Mi promette un piacere infinito e sconvolgente. Si inginocchia e mi bacia delicato, il collo, le spalle, il petto e i seni.
Mi apre il kimono: sono nuda davanti a lui, nuda come Eva di fronte ad Adamo. Il miracolo è sempre quello. Si completa ogni volta. Le sue mani si posano sui seni, tenere e dolci. Bacia i capezzoli, poi si distende sotto di me e comincia a baciare il mio sesso, bacia le labbra e il clitoride come fossero la mia bocca, perdendosi.
Ansimo.
- Sei bellissima - mormora, aiutandomi a distendermi accanto a lui, sulla moquette che mi punge.
- Sei bellissima... non smetterei mai di guardarti -
Le nostre lingue si incrociano. Anche le mani si incrociano, ciascuna tesa ad esplorare il mistero del sesso dell'altro. Ci guardiamo negli occhi, è questo che mi eccita, lo osservo accarezzarmi, la destra sul seno, le dita della sinistra ancora gelide che si perdono vellicando il mio triangolo, pericolosa meta di approdo, poi scivolano dentro il paradiso, mi toccano e mi accarezzano, mi strappano gemiti, non posso resistere... mi inarco e vengo, vengo all'infinito, perduta nel mio orgasmo...
... E sento la mano umida del suo seme, del suo piacere....

Astra