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Racconto n° 184
Autore: Cesare Paoletti Altri racconti di Cesare Paoletti
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Sensualità
Tu mi stai aspettando nel tuo ufficio, nella pausa pranzo. Sei sola e ansiosa di sapere cosa succederà, quale sorpresa ti riserverò. Sei al tuo computer quando apro la porta ed entro. Non ti volti, mentre io mi avvicino, e tu mi senti arrivare dietro di te, e senti le mie mani che si appoggiano sulle tue spalle. Un brivido ti scuote, e resti silenziosa, in attesa. Comincio lentamente a massaggiarti il collo e le spalle, con tocco morbido, delicatamente, e la tensione si scioglie, ti rilassi, ti lasci cullare dal dolce movimento delle mie mani, che scivolano leggere sulla tua pelle e sui tuoi muscoli. Avverto il tuo piacere, e ti lasci andare. Poi avvicino la mia bocca al tuo collo, senti il mio alito caldo che fa fremere la tua pelle, senti il contatto delle mie labbra e poi la mia lingua che delicatamente inizia a leccarti dietro l'orecchio. Io so che questo ti procura un brivido di piacere intenso. Continuo a spargere la mia saliva calda sulla tua pelle, sul collo, sulla nuca, e poi ancora dietro l'orecchio, mentre le mie mani proseguono il massaggio rilassante sulle tue spalle. Oh...E' così piacevole...Lasciati carezzare, così...Chiudi gli occhi, lasciati andare, lasciati cullare dalle mie mani. Ti sfioro i capelli, non so se biondi o castani o neri, ma che importa...Sono morbidi capelli di donna, che mi fanno impazzire, e ne avverto il profumo, e il profumo della tua pelle...Scendo. Con le mie mani scendo lentamente verso i tuoi seni, sento il battito del tuo cuore, rapido, e il tuo respiro, sempre più forte, sempre più carico di eccitazione, e il desiderio aumenta, e ti sbottono la camicetta...Intravedo il reggiseno. Sento i brividi sulla tua pelle. Fremi mentre ti bacio sul collo, sotto il mento, sul petto...I miei sono baci carichi di passione e di desiderio. Ti voglio. La tua pelle morbida vibra sotto la mia lingua, e il tuo respiro si fa sempre più rapido e intenso, ansioso, mentre le mie mani ti stringono i seni. Oh, i tuoi seni...Morbidi cuscini di carne, li massaggio dolcemente, ne seguo i contorni, li carezzo e li bacio, voluttuosamente li faccio miei, mentre ti sento fremere tutta di piacere. Entro sotto il reggiseno per prendere fra le mia dita i tuoi capezzoli, turgidi e duri, scosto appena la stoffa per scoprirli, piccole ciliegine che comincio avidamente a succhiare con la bocca, a gustare come cibo prelibato. Sto impazzendo dalla voglia di te. E anche tu stai perdendo ogni controllo, e chiudi gli occhi, e sei come assorta in un sogno, e vuoi sentire le mie mani e la mia bocca sul tuo corpo, per godere senza inibizioni del loro tocco sapiente. Ti sfilo la camicetta ormai completamente aperta e ti slaccio il reggiseno che ormai non copre più nulla, e li getto a terra. Sei nuda dalla cintola in su. Come sei bella...E' bello il tuo seno prorompente, eretto, fremente di desiderio sotto le mie carezze. Bello ed impazzisco guardandolo e massaggiandolo dolcemente, mentre tu emetti gemiti di piacere. La passione è sempre più forte e incontrollabile. Mi tuffo con il viso in mezzo alle tue mammelle come un bambino in cerca del latte materno, e sono pazzo di te, del tuo corpo, della tua anima, mentre con la lingua e con la bocca affondo nella tua pelle e sento i brividi che scuotono le tue membra e il calore della tua voglia. Voglia di me, delle mie mani, del mio desiderio. Poi mi alzo e ti prendo fra le mie braccia come uno sposo prende la sua sposa e ti distendo sul tavolo. Ti tolgo le scarpe, ti sbottono completamente i pantaloni e te li sfilo. Adesso indossi solo gli slip. Sono sempre più eccitato nel guardarti. Il sesso mi scoppia dentro i pantaloni e presto dovrò liberarlo per offrirlo alla tua femminilità. Scendo su di te con il viso, ti lecco l'ombelico, tu contrai i muscoli dell'addome sotto la mia lingua calda che semina una scia umida sulla tua pelle. Sento che mi vuoi, il tuo corpo mi vuole, e anch'io ti voglio, ma prolungo ancora un poco la dolce agonia per entrambi. Poi ti bacio intorno agli slip, che sento bagnati della tua femminilità, li scosto piano piano, e passo la mia lingua di fuoco sulla tua pelle che brucia, man mano che la scopro. Compaiono i primi peli del pube, neri, folti, deliziosa foresta che vorrei esplorare in ogni angolo. Abbasso sempre più giù le mutandine, e sempre più la foresta della tua femminilità appare rigogliosa e misteriosa. Continuo lento e implacabile, mentre sento il tuo respiro sempre più affannoso ed eccitato. Fra pochissimo il tuo corpo sarà completamente nudo alla mia mercé, e ti procurerò un piacere fisico indescrivibile, e anch'io godrò di te. Ecco le labbra...Oh, le labbra del tuo sesso, accostate a nascondere il tuo segreto di donna...Ti sfilo completamente le ormai inutili mutandine, e adesso ti posso ammirare in tutta la tua bellezza e sensualità, distesa su quel tavolo, viva statua di carne. Dio mio come ti desidero, vorrei sprofondare dentro al tuo corpo stupendo come in un mare azzurro, goderne l'abbraccio morbido e caldo, avvolgermi nella tua pelle profumata, possederti e farmi possedere da te. Ti carezzo la morbida peluria e poi ti apro le gambe, per mettere in mostra il tuo tesoro nascosto. Afferro fra le mie dita le tue piccole labbra, le dischiudo con dolcezza e passione, mentre tu apri ancora di più le tue gambe, facendole penzolare inerti ai lati del tavolo. Adesso mi sveli la tua femminilità più intima, la mucosa dal colore rosa delicato come un tramonto, bagnata dalla rugiada del tuo desiderio, il misterioso orifizio scrigno e ricettacolo di vita, il clitoride, oh il tuo clitoride, delizioso e saporito bottoncino di carne... Immergo il mio viso fra le tue gambe spalancate, dentro il tuo sesso pulsante, bagnatissimo, eccitatissimo, bevo avido i tuoi dolci umori di donna, nettare di Dea, e poi gioco con le tue piccole labbra, con il tuo clitoride, come un bimbo felice, passo e ripasso la mia lingua sulla tua carne fradicia ed eccitata, e sento brividi intensi attraversare tutto il tuo corpo come scariche elettriche. Continuo per interminabili minuti a sollecitare il tuo sesso con la mia lingua...Fino all'orgasmo, che ti scuote tutta come un'onda inarrestabile, facendoti emettere un grido liberatorio, carico di animalesca passione. Ma non mi voglio fermare. Voglio portarti in paradiso, voglio che il tuo meraviglioso corpo di donna sia attraversato da altri orgasmi, sempre più intensi, fino ai limiti estremi del piacere fisico...

Cesare Paoletti

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