Abbassi appena la fronte, quello che basta per guardarmi da sotto le sopracciglia e bucarmi l'anima con gli occhi; lentamente alzi il mento tenendo le mie pupille incatenate alle tue iridi taglienti, sulla tua bocca corrono linee d'ira cieca. No. Mi sbaglio. Tu ci vedi bene. Mi studi gelida e il tuo meraviglioso cervello elabora la mossa successiva in una manciata di secondi. Rallenti i movimenti tenendomi legata alle tue screziature di lama e modifichi il ritmo del tuo respiro controllato, lo abbassi impercettibilmente. Lo so cosa stai facendo, vedo granelli d'odio spargersi attorno alla tua figura, cadere a terra come una cascata di forza. Stai caricando. Ti vedo con la spada tra le mani, piego appena il viso per studiarti meglio, involontario gioco masochista, osservo la tua preparazione, indovino la tua mossa, spalanco appena gli occhi sorpresa ma è troppo tardi, e tremo mentre affondi.
Ridi della tua potenza e come una molla premuta a lungo scateni i tuoi colpi precisi, sibilanti rabbia roca ed equilibrata, persino bella nella sua perfezione.
Mi osservo da dentro, provo a toccare il mio involucro leggero, è appena rigido, ma non si sposta. Immobile sotto le tue abili sferzate. La mente incrocia le braccia indispettita. Cretina. Cosa aspetti a reagire? Vedo le tue labbra lisce vomitare sentenze epigrafiche, sento il mio cervello ribellarsi battuta su battuta ma rimango ferma, in silenzio. Solo il cuore pompa a fondo, fa scendere il sangue nel ventre e un sorriso lieve mi piega le labbra. Lo noti. La rabbia ti acceca improvvisamente e nei tuoi provvedimenti lapidari ti sento bollire d'odio senza lucidità. Ora sorrido proprio. Il mio sopracciglio sinistro s'inarca sfrontato, la bocca si allarga e s'inumidisce di potere. La mia voce esce bassa, insolitamente bassa visto il mio timbro, priva di tentennamenti, naturalmente padrona di sé...
- Dio come ti scoperei ora - .
Vacilli, ti vedo, e la mente ride sguaiata senza capire che non c'entra nulla. Forse fai addirittura un passo indietro. Ripieghi amore mio?
Ti lascio scagliare parole crudeli, socchiudere spazientita gli occhi come quando mi vuoi... ma l'unica cosa che sento ora è la tua voce magnetica che mi accarezza nell'ira, la tua lingua che scivola sulle consonanti rilevandone il vigore e si fa scia lucida sulla mia pelle di latte. Osservo il tuo sterno salire e scendere senza controllo, slitto sulla curva del tuo seno, cerco di trovare l'ombra dei capezzoli irti sotto la camicia aderente. Scatti di te nuda mi rimbalzano nella testa. I tuoi vestiti scompaiono, strappati dal tuo odio sfogato. Vedo la tua pelle d'ambra, danzo fino a sfiorarla con le labbra per perdermi nel suo odore sconosciuto, con le mani premo il mio desiderio senza accarezzarti, lo striscio su di te come fosse resina densa. E colo.
Godo delle tue offese come mi stessi scopando, rispondo ai tuoi colpi come fossero spinte di piacere. Ti leccherei ora. Dio come ti voglio. Lo leggi nei miei occhi o sei troppo occupata a darmi addosso? Adoro questa tua violenza vocale. E' talmente magnetica nel suo controllo. Farei l'amore persino con le tue parole sibilate. Sei l'unica che mi trasforma così, la sola ad impedirmi di contrattaccare e a mutare la mia irritazione in brama viscerale. Ora ti vengo vicino, ti chiudo quella bocca deliziosa con la mano e ti scopo a sangue.
Preparati amore, non l'hai capito? Ora muovo io.
Madame
Madamesnob