Mi scoppiano i pori della pelle in ogni lettera che digito, per Te.
Coliamo nello stesso amplesso lessicale; due tormenti che sbattono le ossa impazzite nel limite del corpo.
Mi suda persino il cuore quando mi inietti immagini di Te bruciandomi gelosa.
T'immagino femmina a batter le anche mentre Ti sgusci nella pelle del tuo letto ripercorrendoci, perduta nelle mie parole, nei miei versi. E immagino me nuda, attorcigliata alle lingue dei tuoi capelli, palpata estenuante nelle budella dalla stregoneria delle tue mani.
Stringi.
M'implodono le cellule interne. Schizzano sui tuoi palmi avidi.
Comprimi e contorci fino a spremermi dalle viscere il tuo nome..
(rido di me stessa perché non lo so pronunciare intero; dico solo l'iniziale, lucida. Quella ce l'ho incisa sotto le cornee).
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Lo so. Tu arrogante indosseresti la mia anima senza curartene.
Io invece ti amerei fino a sanguinare.
Alejandra