Immagina la voglia, il desiderio che avevo questo pomeriggio, di succhiarti quel membro che si erigeva davanti ai miei occhi.
Era lì, in tutto il suo splendore ed aspettava che io lo prendessi, lo avvicinassi alle mie labbra morbide, e di lì alla mia bocca che già fremeva di passione.
Mi vedi piegata su di lui?
Dapprima lo osservo: ha quell'aria candida, maestosa ed eretta.
Poi lo prendo delicatamente con la mano: sento quel calore inconfondibile, il sangue che
scorre nelle vene già gonfie, l'odore (quell'odore che sa di te,sa di sale, sa di profondo).
Lentamente muovo la mano e quello strato leggerissimo di pelle scende, mostrando la sua punta lucida, quel tenero foro dal quale esce una goccia lattiginosa, calda, densa che prontamente raccolgo col la lingua.
Diventa impossibile resistere al suo fascino.
La mia bocca ha fame di lui, ha sete di te.
In un attimo mi impadronisco di lui, del suo volere.Adesso è mio: posso coccolarlo con la lingua, stringerlo tra le labbra, morderlo, farmi frugare da lui.
Mi piace che la mano mi tenga la testa su di lui: la mia gola lo accoglie interamente.
Mi muovo su e giù, lo massaggio con le mani, afferro i testicoli e li accarezzo.
Sono contratti, fremono dal desiderio di scaricare il loro liquido prezioso.
Lo porto nel solco tra i miei seni e continuo a coccolarlo: lui avverte il calore che lo avvoge mentre la mia lingua lambisce delicatamente la sua testolina lucida.
Dai tesororino, vieni adesso, lo voglio; voglio sentire i miei seni coperti dal tuo miele; voglio spanderlo dappertutto con le dita, e per ultimo leccarmi queste.Come fanno i bambini che finita la cioccolata si leccano quel che rimane sulle dita, e che ha un sapore sicuramente migliore di tutta la cioccolata mangiata.
Finalmente mentre ti stringo più forte a me, avverto un brivido che lo percorre, tu fai un profondo sospiro: ecco!
Quell'esplosione di desiderio è tutta su di me.
Si ,ancora, fino all'ultimo zampillio!
E' un piacere per la vista, per il tatto, per il gusto. Tutti i sensi godono con lui, con te:
Finalmente si rilassa, i nervi che lo attanagliavano sembrano averlo abbandonato, la pelle sembra distesa.
Peccato che sia andato tutto disperso sulla tastiera!
Lefkada