Perdersi nel delirio che lacera le carni
lasciarsi scivolare nel buio della notte,
avvolti dal profumo della
seta.
Le tue mani immobili, il corpo teso, attento
ti tengo ferma
e non ti tocco
sono i miei occhi, a penetrarti.
Ferma, sotto il mio
sguardo
sento l“onda fremere, scalpitare
gemi e mi implori, crudelmente
sorridi.
Quell“assenza di contatto
sensibilizza ogni tua cellula
la
sofferenza sale, diventa piacere.
Scivolo su te, dove il rosa si
colora
il gemere mi guida, castigo il tuo piacere
la tua carne si fą
mia, divoro la tua pelle.
Saliva scorre tra le gambe
liquidi colano
come cera
le tue mani ora libere mi cercano.
Devo legarti.
Devo farlo
per possederti
scivolo dentro te
come argilla possiedo la tua carne
solo le tue urla, dissanguano il mio piacere.
Cattivomaestro