Esco e mi regalo al primo che incontro.
No, niente donne. Niente amore delicato, sussurrato, premuto, leccato, respirato.
Voglio violenza maschile, amore crudele, indegno di tale nome.
Amore freddo, duro e doloroso come ghiaccio che graffia, che s'incolla alla pelle e strappa. Nessun bruciore immediato, anzi, un sollievo in quel svuotarsi dei polmoni, in quell'essere bambola inerte tra rozze mani sconosciute. Una fitta sorda ma intensa, feroce di rispetto mancato. Un colpo che spezzi l'anima sul serio, che stacchi questi frammenti verdi di Te, che li allontani definitivamente, con crudele fermezza.
Una mano che segni senza piacere, senza sapienza, senza ricerca o intelligenza alcuna. Un braccio che spinga la bocca su di un muro sporco, che la graffi incurante, che ne rovini la forma tanto narcisa. Una gamba che prema dietro le ginocchia, che le pieghi e le allarghi impassibile, che sbatta livida sulla fica, che le si strofini contro con odio pungente.
Voglio amore senza cuore, rigida emozione vuota, un bacino che annulli il desiderio sul nascere e sradichi ogni sensualitą dalle mie cosce. Voglio un cazzo rabbioso, che mi ferisca dentro, che strappi ogni presenza di Te, che mi scortichi lo spirito, che lo spenga come un mozzicone premuto troppo. Voglio urlarTi fuori mentre mi lacera prepotente, sentirlo violarmi il culo, insensibile alla resistenza della mia pelle. Voglio sentire spinte come terremoti nel respiro, noncuranza ficcata dentro a forza, buio nella mente e morte nel cuore.
Voglio un seme sudicio nel ventre e tra le labbra, che mi contamini di volgaritą, che mi renda fetida ai tuoi occhi, che uccida nelle mie iridi la lucentezza blu dei tuoi capelli e strappi dalla gola, per sempre, questa mia smania di Te.
Mme
Madamesnob