Il solito volo di lavoro, il solito albergo di Londra... Sinceramente non ne posso più. Ok, Londra è bellissima e divertente, ma forse solo perchè è così diversa dall'Italia... Stasera ceno da solo, domani appuntamento nella City alle 7.30, ma prima mi devo trovare con il ragazzo di New York con cui ho preparato il lavoro via e-mail e telefono; ho paura di trovarmi, come l'ultima volta, con un enorme americano gonfio di birra ed avvolto in un abito molto caro...
Quando il cameriere mi sussurra in un orecchio che il signor Granson sarebbe lieto di invitarmi a bere qualcosa dopo mangiato, mi assale il panico! La mia mente corre ad un vecchio con la barba e il sigarone... Mi alzo e mi avvicino al bar: la sorpresa è grande non solo perchè si tratta di un ragazzo più giovane di me (io 30 anni e lui 27), in camicia jeans e Nike, ma soprattutto perchè è in viaggio con la moglie, una brunetta americana molto carina di 25 anni... Non appariscente, non colpirebbe vedendola per strada, ma una tipetta con un bel sorriso, poco seno ma un fisico armonioso, che a guardare bene è decisamente carina... Sono felicissimo: questi giorni passeranno molto più veloci! Chiacchieriamo, ci beviamo un paio di drink, poi i saluti, i baci, gli abbracci di arrivederci.
Il giorno dopo io e il ragazzo ci troviamo nella hall molto presto, entrambi in grigio, camicia bianca, cravatta scura e scarpe nere: lavoriamo tutto il giorno, interrotti solo dalle telefonate di sua moglie che è in giro a fare shopping. Finiamo tardi e corriamo insieme in albergo. Io mi faccio una rapida doccia, la loro è più lunga ma quando scendono capisco dal sorriso che deve essere stata molto divertente... Quindi decidiamo di cenare in un nuovo sushi bar.
La serata è piacevolissima, sarà per tutto il pesce e il riso mangiato, innaffiato da abbondante sakè... In un pub ci concediamo l'ultimo drink. Ecco, questa è la maniera in cui mi piace lavorare in team : entrambi sono simpaticissimi e lei stasera sembra ancora più bella; indossa un paio di jeans, una camicia bianca attillata, un paio di scarpe con tacco e una giacca nera sciancrata, niente di speciale ma è molto sexy. Finiamo a discutere proprio di sesso : da una parte i soliti luoghi comuni sugli italiani e da me quelli sulle donne americane; lei sorride e mi prende in giro, ma non cambia argomento, anzi, rincara la dose. Mi racconta che le è sempre piaciuto stupire e farsi guardare e con il marito ha un'ottima intesa in questo senso perchè hanno sempre fatto ciò di cui avevano voglia; non mi stupisco che dalla camicia si intravedano il seno e i capezzoli scuri che già spingono sul tessuto, ciò mi fa capire che anche adesso si sta esibendo ma con le parole... e la mia fantasia galoppa... Ma s'è fatto tardi e strizzando l'occhio al marito gli dice che è meglio andare a dormire: mi sa che il discorso non ha scaldato solo me.
L'indomani il lavoro sembra non finire mai, ma finalmente alle 21 siamo liberi. Io mi sento esausto, ma lei ha organizzato l'ultima serata insieme: la vedo scendere dalle scale splendida, avvolta in una specie di tunica marocchina come di garza a più strati e un paio di sabot dello stesso colore, trasparenza quasi totale... Si cena in un locale indiano alla moda, dove esageriamo con il vino come la sera precedente con il sakè. Sui cuscinoni lei si toglie le scarpe e noto che ha dei piedi curatissimi, stupendi, ed io che sono un pò ubriaco mi chinerei a baciarli al volo; sembra leggermi nello sguardo e li muove verso di me, ma senza mai toccarmi, solo continuando a fissarmi e fissarmi...
I discorsi con lei tornano sul sesso, da dove li avevamo interrotti, ovvero esibizionismo e tabù. Poi si siede in posizione yoga ed ho la risposta al mio dubbio sulla biancheria intima: non la porta, non si vedeva alcun alone scuro davanti perchè è completamente rasata. Simpatica, bella, arrogante e senza pudori : la donna ideale... Per un attimo penso a quanto mi masturberò pensando a loro due che fanno sesso... Ma una frase mi 'risveglia' e mi lascia senza parole: "Ti piacerebbe guardarci?"... Il tempo mi si ferma, resto di sasso... Ma rispondo "certo..". L'accordo è che lei detta le regole come in gioco tra amici e pone la condizione che io posso solo guardare ma toccare MAI: posso avvicinarmi anche ad un millimetro da loro, posso spogliarmi e fare quello che voglio ma MAI toccare... Mentre lei spiega, lui paga e chiama il taxi.
Il percorso fino alla loro stanza dura un nanosecondo... Mi fanno accomodare in un angolo del letto e si mettono in piedi davanti me. lui dietro di lei l'abbraccia, lei gira la testa per baciarlo e le lingue si intrecciano... Le mani del marito scorrono sul leggero tessuto e i capezzoli si incominciano a vedere mentre le solleva la tunica: i piedi, le caviglie, le gambe magre ma stupende... Lei si gira e lui continua a salire con le mani: ha un sedere perfetto, con una piccola fossetta all'inizio del solco che divide le natiche. Adesso sono le mani di lei che lo spogliano: prima via la camicia, poi apre i bottoni dei jeans da dove esce immediatamente un membro durissimo, gonfio di eccitazione, che lei annusa e poi comincia a leccare partendo da sotto, dai testicoli, come un fossero un gelato; li prende in mano, li massaggia, li soppesa, mentre con l'altra mano incomincia a masturbare l'asta con un ritmo lentissimo... Si girano verso di me e mi chiedono di spogliarmi nudo davanti a loro, il mio membro è decisamente più grosso del suo e lei lo guarda sorridendomi... Ma continua con il marito: la sua lingua scorre sul glande e la sua bocca lo ingloba, è cresciuto ma il mio non rimane certo indifferente a quello spettacolo, soprattutto con lei che me lo fissa mentre armeggia con quello del marito... Lo fa in un modo incredibile, eccitantissimo: lo lecca partendo dal basso lentissima, arriva sotto al glande e ci gira intorno mentre lui rabbrividisce, lo prende in bocca e poi si stacca facendo cadere la saliva sulla punta... Sono allibito... A quel punto lui le prende la testa tra le mani e comincia a scoparle la bocca ad un ritmo forsennato... Il rumore del pene risucchiato in bocca con l'effetto ventosa, la saliva... Io sono fuori dalla grazia di dio... Lei afferra il marito per l'asta e lo tira sul letto in mezzo a noi due, cominciando a toccarsi come solo una donna sa fare; lui non interviene, vuole fare il suo spettacolo da sola. Noi due uomini prendiamo a masturbarci mentre le dita della moglie scorrono veloci sulla fichetta, facilitate dagli umori e dal suo sguardo che corre ora ad un membro ora all'altro, finchè gode e si capisce benissimo dal respiro, dai gemiti, dai fremiti che la percorrono dalla pancia ai piedi, ma soprattutto dalla copiosità di liquido che le inonda le gambe. Io sento l'orgasmo vicino ma lei ci ferma, dicendo di non venire : si inginocchia e di nuovo fa cadere la saliva su entrambi i nostri sessi per renderli più bagnati... Io non ci vedo più dalla voglia ma la regola è la regola. Lei è ancora tra di noi, con la testa girata verso di me e le gambe spalancate davanti al marito: si tocca, si allarga le grandi labbra con le dita e si infila il suo membro di colpo... C'è un odore di sesso nella stanza che farebbe impazzire chiunque. Io sento il rumore del pene che entra ed esce nel fradicio di lei, che con le mani si tortura i capezzoli, scende e non smette di toccarsi, aprirsi e strusciarsi ancor più sul membro del suo uomo; lui esce di colpo per rientrare nel sesso di lei, decisamente aperto, senza difficoltà e affondando fino in fondo; ripete questo gioco un paio di volte ancora ma dopo essere uscito di nuovo appoggia il glande sul clitoride, lo colpisce con delicatezza e poi lo struscia avanti e indietro... Lei sta venendo, mentre tremo dall'eccitazione mi chiede se mi piace, mi dice che vorrebbe farmi di tutto e che ci stiamo scopando con gli occhi, che è come se il pene del marito fosse il mio; ci guardiamo, ci annusiamo, le teste si scopano, gli occhi si scopano, i nasi si scopano... E nel momento in cui lei gode, lui glielo sbatte dentro fino in fondo, sembra indemoniato, la prende, la gira, la mette carponi... Lei capisce e appoggiandosi sul letto con la testa si prende le natiche tra le mani e le allarga bene, mentre lui preme sul buchetto; una spinta, una smorfia e il glande è dentro... Ora lui è fermo e lei spinge fino a sentire i suoi testicoli sbattere contro il sesso che con una mano si sta martoriando. La sua faccia è ad un millimetro dal mio pene infuocato, ne segue il profilo come a succhiarlo con le labbra ma non mi tocca mai, mentre io sento il suo alito e il marito continua a scoparla come un forsennato, anzi, la sta proprio montando senza ritegno e lei impazzisce... Io sto per venire... Con un gesto secco infine lui esce e le riversa sulla schiena una quantità di sperma mai vista; lei mi guarda frastornata mentre trema ancora perchè sta godendo di nuovo, io non ce la faccio più e mi dice che posso venire su di lei: chiude gli occhi, apre la bocca e tira fuori la lingua dove spando un orgasmo senza fine...anche in gola, sugli occhi,sulle guance, sui capelli...: dopo due ore di sesso così, il mio sperma trattenuto si traduce in copiosi fiotti... Sono sfinito... Lei apre gli occhi, si pulisce con la lingua e sorride a noi due uomini. Ci sdraiamo ridendo tutti e tre. Dopo un pò lei dorme felice. Io mi rialzo, mi vesto e con le gambe ancora tremanti vado verso la mia stanza.
Il giorno dopo loro partono mentre sto ancora dormendo. Sotto la porta un biglietto: "regola numero uno: MAI toccare... Kisses". Sorrido tra me e me giocando con il biglietto mentre torno a letto.
Onami