Camilla riceve la lettera.
Guardo la lettera, una vera lettera di carta scritta a mano come ormai non ne arrivano più nell'era del telematico, leggo il mittente e un turbamento difficile da decifrare mi assale, resto con la busta in mano e mi sembra di avvertire un lieve sentore di dopobarba, quello stesso aroma che ho annusato sulla sua pelle...
Entro in salotto e mi accoccolo sulla mia poltrona di cuoio, tolgo le scarpe e rannicchio le gambe nella mia posizione preferita, poi apro lentamente la busta e leggo.
Lettera di Michele n. 1
Cara Camilla,
sono appena rientrato a Milano, non ho ancora disfatto le valigie, e il mio pensiero non riesce a staccarsi dal nostro incontro. Sei una donna affascinante, la tua carica vitale e il tuo calore aleggiano ancora nel mio immaginario, vorrei averti qui nella mia casa, stringerti tra le braccia, assorbire la tua essenza e lasciarmi avvolgere dalla tua sensuale energia. Voglio dirti la verità, senza nascondermi dietro a parole inutili, tu mi ispiri lussuria e trasgressione, mi sento eccitare al solo pensarti, un'eccitazione strana, la voglia di sapere tutto di te e di spiare la tua intimità. Quando ti penso ti immagino ancora stesa nel mio letto a Roma, vedo la tua mano che scende a toccarsi, le dita immerse in quel caldo nido di riccioli neri, le tue smorfie di piacere e i tuoi gemiti mentre giochi col tuo corpo...
Camilla ho voglia di rimanere dentro al tuo animo, avvinghiato alla tua mente, legato col pensiero e con la mia virilità al tuo mondo erotico. Vorrei proporti un gioco, audace e malizioso, qualcosa per rimanere uniti e stuzzicarci a vicenda e sono sicuro che una donna disinibita e voluttuosa come tu sei lo apprezzerà.
Ognuno di noi a turno farà una richiesta erotica e piccante all'altro, definiamola una prova da superare, senza incontrarci ma usando la fantasia, saremo liberi di rifiutare, ma ovviamente chi non soddisfa la richiesta perde.
Non pensare che io sia un pazzo maniaco, non mi è mai successo di desiderare un rapporto virtuale e folle come questo, ma tu hai svegliato in me una morbosità che non sapevo di possedere ed ora io ti chiedo di condividerla. Pensaci mia cara e dimmi si, aspetto con ansia la tua risposta.
Pensieri di Camilla.
È pazzo! Ma come si permette! Pervertito! Ma mentre la mia parte razionale pensa questo un languore mi assale e mi sento pervasa da un'eccitazione nuova, sento il mio corpo fremere, con la mano mi accarezzo e l'umido fra le mie gambe smentisce la mia indignazione. Decido di dargli corda, di stare al gioco e vedere dove ha il coraggio di arrivare. È una sfida che mi lancia lo so, vuole vedere fino a che punto è vero quello che gli ho raccontato di me, se veramente sono la donna disinibita e trasgressiva che usa gli uomini per trastullo. Bene, diamo una lezione al signorino!
Lettera di Camilla
Michele, amico mio,
dirti che la tua lettera mi ha stupito è banale, ma non trovo un modo più appropriato per definire il mio stato d'animo. Sicuramente sei pazzo, completamente fuori di testa, con turbe sessuali molto gravi e dovrei consigliarti una visita psichiatrica.
Ma d'altra parte chi ha deciso cosa è follia e cosa è normalità? E poi forse anch'io sono pazza perché, invece di arrabbiarmi per la tua indecente proposta, mi sento divertita e anche lusingata...
Non so però se il gioco che mi proponi posso accettarlo, dipende da che tipo di richieste intendi fare, amo il buon gusto e odio la volgarità, quindi vaglierò le tue proposte e deciderò.
Mi piace l'idea di giocare, di chiederti prove erotiche quindi sai che faccio? Inizio il gioco, ma è solo una prova, un esempio di quello che penso sia usare la fantasia senza scadere nel cattivo gusto. Ecco la mia richiesta: appena finito di leggere questa lettera, masturbati lentamente pensando che siano le mie mani ad accarezzarti, la mia lingua a stuzzicarti, la mia bocca a succhiarti, fallo per me Michele, fallo con me nella mente.
Dopo scrivimi subito, senza neanche lavarti le mani, voglio sapere dove, come, pensieri e sensazioni e se il leggere sarà per me eccitante forse esaudirò una tua richiesta.
Un bacio amico mio, un bacio lungo, umido e profondo.
Michele legge.
La lettera è sulla scrivania, lui la guarda e sorride soddisfatto, l'ha già letta tre volte e ogni volta il sorriso si è allargato sempre più fino a raggiungere gli occhi. Sperava nel suo sì, è abituato a vincere le sfide, ma questa donna è diversa, così calda e passionale a letto, ma altera e fredda appena finito l'amplesso. Non sa neanche lui perché le ha scritto quella lettera, forse solo per punirla per come lo ha trattato dopo aver fatto l'amore. La sua indifferenza, il suo parlare del loro rapporto in maniera così maschile e quel - ciao amico mio - così ironico col quale lo ha salutato prima di partire da Roma.
Bene, molto bene, ha accettato il gioco e sarà molto divertente scoprire fino a che punto riuscirà a portarla. La gelida Camilla ora è fra le sue mani.
Lentamente si alza, chiude a chiave la porta e chiama la segretaria con l'interfono – Laura devo fare alcune telefonate, non voglio essere disturbato fino a quando non la richiamo – Chiude la comunicazione e inizia a spogliarsi.
Lettera di Michele n. 2
Mi spoglio lentamente e ti penso, sono nel mio studio, fuori dalla porta la segretaria e i pazienti in attesa ma tu hai detto subito e io ti accontento.
Via la camicia, i pantaloni, tutto. Con le mani sfioro il petto e l'addome con carezze lente e sensuali come faresti tu, poi prendo in mano il mio fallo già duro al solo pensarti, inizio a salire e a scendere con la mano scoprendo la cappella e sentendo l'eccitazione aumentare.
Su e giù sempre più velocemente, con la fantasia ti vedo, sento le tue mani, le tue labbra e la tua lingua accarezzare la mia pelle. Il mio corpo è percorso da brividi di piacere, vorrei averti qui in ginocchio davanti a me, vorrei infilare il mio cazzo nella tua bella bocca, lasciarmi risucchiare dalla tua vorace golosità e farti bere fino all'ultima goccia di sperma... e mentre penso a questo l'orgasmo arriva violento, la sborra schizza ovunque, ma io la immagino sul tuo viso, sul tuo seno, sulle tue dolci labbra.
Oh Camilla quanto è bella l'immagine che ho nella mia mente ora, tu nuda ai miei piedi che lavi con la lingua i resti del mio piacere...
Ti scrivo come mi hai chiesto con la mano ancora sporca di sperma e le macchie sulla carta ne sono la prova.
A presto Camilla, sensuale e maliziosa amante mia, ora penserò a te mia cara, a cosa chiederti in cambio e sarà bellissimo fantasticare...
Matilde S.