Camilla rientra nell'ufficio con passo sicuro dopo la pausa pranzo, saluta i colleghi e si siede alla sua scrivania. Oggi è particolarmente elegante, la gonna bianca le arriva appena sotto al ginocchio e la camicia in seta rosa ha alcuni bottoni slacciati che lasciano intravedere il reggiseno in pizzo dello stesso colore. I lunghi capelli neri sono trattenuti ai lati da due fermagli di strass che le donano un'aria ingenua e sbarazzina smentita dagli occhi. Occhi grandi, di un verde oliva particolarissimo, e uno sguardo malizioso e nel contempo gelido. Un miscuglio esplosivo, una donna molto intrigante che anche nei movimenti più naturali emana una sensualità che seduce. I colleghi hanno imparato ad ammirarla per come riesce a farsi rispettare senza rinunciare alla sua femminilità.
Appena arrivata in redazione, due anni fa, molti ci hanno provato ma lei senza perdere mai il sorriso, con uno sguardo o un semplice gesto delle sue bellissime mani li ha immediatamente rimessi a posto.
Da un mese in redazione è arrivato Marco un giornalista di Napoli che si è trasferito a Milano per ricoprire il nuovo incarico, un uomo simpatico, intraprendente e molto sicuro di se che ha subito legato con tutti tranne che con Camilla. Perché con lei ha iniziato da subito un corteggiamento pressante, quasi una sfida alla conquista della bella collega.
Camilla mostra indifferenza, ma ha con lui un atteggiamento diverso, freddo e scostante che stupisce gli altri colleghi.
Il lavoro assorbe Camilla, come le capita sempre quando scrive la sua mente lascia il contesto in cui si trova e perde la cognizione del tempo, saluta distrattamente i colleghi che se ne vanno senza rendersi conto che ormai nella redazione sono rimasti solo lei e Marco.
Finalmente mette il punto, salva l'articolo e alza lo sguardo, lui è seduto al computer di fronte a lei e la fissa. Negli occhi di Camilla passa un lampo di rabbia, subito sostituito da un dolcissimo sorriso, poi... con un dito si sfiora le labbra, disegnandone il contorno, socchiude lentamente la bocca e con la rosea punta della lingua lo lecca, lo immerge all'interno, lo succhia dolcemente con una languida smorfia di piacere. Il dito umido di saliva lascia la bocca e inizia un percorso di un'estenuante lentezza dal mento al collo e poi ancora più giù. Si insinua nell'incavo del seno sfiorando la pelle nuda fino a raggiungere il capezzolo che si intravede fra il pizzo del reggiseno stuzzicandolo fino a quando diventa turgido.
Lui la guarda affascinato e stupito, non osa parlare per paura di spezzare la strana atmosfera che si è creata, lei sembra una gatta in amore, con lo sguardo perso in sogni lontani e il corpo percorso da fremiti. Camilla sorride invitante, cambia posizione sulla sedia divaricando leggermente le gambe, la gonna appena sollevata, le mani ad accarezzare le splendide cosce con movimenti sensuali sempre più vicini alle mutandine rosa che si intravedono.
Poi le mani salgono, accarezzano i fianchi, su fino alla curva del seno, sempre più sfrontata e guardandolo diritto negli occhi slaccia ad uno ad uno i bottoni della camicetta, con un gesto molto sexy la sfila lasciandola cadere a terra. Lui fa per alzarsi ma lei lo ferma con voce decisa - non muoverti o mi fermo – slaccia il reggiseno che raggiunge la camicetta a terra, le mani si fanno a coppa e stringono il seno sollevandolo ed esibendolo orgogliosa al suo sguardo, poi inizia ad accarezzarsi voluttuosa stringendo fra le dita i capezzoli scuri e turgidi. Nei suoi occhi ora c'è una luce speciale, un languore che la rende invitante e calda, sospiri appena udibili escono dalle sue labbra. Marco la osserva stregato, l'eccitazione che lo pervade è fortissima, l'erezione preme con violenza nei pantaloni, il desiderio di toccarsi è forte ma non lo fa per timore che lei si fermi. Camilla si alza e lascia scivolare a terra la gonna, poi si siede sulla scrivania e spostando con le dita lo slip di pizzo rosa inizia a masturbarsi davanti a lui. Gemiti dolci escono dalle sue labbra mentre si tocca continuando a guardarlo - Non resisto Camilla - geme lui alzandosi – fermati – la voce di lei è gelida – goditi lo spettacolo , se vuoi toccati ma non alzarti o finisce qui - lui si ferma, apre la cerniera dei pantaloni e sfila i boxer liberando il suo membro che svetta rigido, si risiede ed inizia ad accarezzarsi. E' completamente in balia di lei, eccitato come non gli è mai accaduto, la osserva mentre lei continua a masturbarsi con le dita immerse in quel nido ricolmo di miele con movimenti sempre più rapidi e con le gambe ora completamente aperte per lasciarlo guardare. Si stende sulla scrivania, muove i fianchi come in un vero amplesso e dalla sua bocca si alzano mugolii di puro godimento, mentre si avvicina all'apice del piacere, la pelle percorsa da brividi violenti fino ad un movimento liberatorio dei fianchi e al suo nome urlato nel silenzio della sala, - Marco vieni con me ! – e lui si lascia andare, lo sperma schizza con inaudito vigore, cola caldo fra le sue mani, scende lungo le gambe mentre raggiunge l'orgasmo assieme a lei, nel più incredibile rapporto sessuale che gli sia mai capitato. Lei si rialza, si riveste rapidamente e con voce fredda e controllata lo saluta lasciandolo solo nella sala senza una parola su quello che è successo, come se nulla fosse accaduto, lasciandolo annichilito dallo stupore e deliziato dalle sensazioni che lei gli ha trasmesso.
Matilde S.