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La pioggia battente cade su Milano. Non capita quasi mai, ma oggi usciamo alla stessa ora, stesso ascensore, noi due in silenzio, sguardi bassi, come sempre d'altronde quando siamo soli. Tutto quello che riesco a dire quando siamo fuori è solo - caspita come piove - , d'altronde, lo sai, parlo sempre del tempo quando non so che dire. E tu mi chiedi se voglio un passaggio alla macchina, in realtà sono pochi metri, ma acconsento d'impulso anche se tremo e mi si blocca la salivazione. E già penso che avrei fatto meglio a rifiutare, non sopporto di sentirmi a disagio. Salgo sulla tua auto che è l'opposto della mia, pulita ed ordinata, ed improvvisamente vorrei scappare. Sembra così grande ora ed io mi sento così piccola. Un cd di De Gregori, non credevo ascoltassi questa musica o forse un regalo, un regalo di chi non ti conosce affatto. Sembra un'eternità... Poi finalmente ti guardo negli occhi e ti bacio. Devo andare, dovrei andare ma non posso staccarmi da te, potrebbero vederci, il nostro ufficio è tutto di vetri e dà sul parcheggio dove siamo noi, e poi ci sono le telecamere della vigilanza. Non mi importa, che ci vedano, ho voglia di te, di averti dentro. Non mi piace fare l'amore in macchina, anche io come un celebre qualcuno lo trovo senza poesia. Ma ora sì, ora mi piace e la poesia c'è, la poesia siamo noi, sono i nostri corpi pieni di desiderio, sono le tue mani che si insinuano cercano una via sconosciuta sotto i vestiti. Facciamo l'amore cosi, con i cellulari che squillano, la gente che passa e i vetri appannati che riflettono la luce di un'insegna al neon. La lessi mille volte, ma ora non ricordo. Cerco di prendere tutto di te, il tuo corpo i tuoi sapori, i tuoi profumi, perché non so se ci sarà una prossima volta e questa voglio tenermela addosso. Voglio farla mia, stamparmela nella mente per ricordarmi per sempre di averti avuto, ed ora so di conoscerti abbastanza da entrare in un negozio e regalarti De Gregori, proprio come ha fatto lei, che ti può avere e può starti accanto in macchina senza attendere la pioggia...per poi riuscire solo ad abbassare gli occhi e scappare senza neanche provare a crederci.

Almaries