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Racconto n° 2608
Autore: Matilde S. Altri racconti di Matilde S.
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Rivincita
Carina. Quando guardi Camilla distrattamente vedi una donna dal corpo aggraziato, con un viso interessante incorniciato da lunghi capelli neri e l'aggettivo che ti viene spontaneo è proprio questo: carina. Ma se osservi con attenzione come si muove, la sensualità che emana ti afferra prepotente, ti fa aumentare le palpitazioni e ti fa girare la testa, perché ogni suo gesto, anche quello più piccolo ed inconsapevole è un inno alla lussuria. Marco la osserva mentre è seduta alla sua scrivania intenta a scrivere, il viso assorto, la bocca atteggiata ad un piccolo broncio da monella e quel dito malizioso che gioca arrotolando una ciocca di serici capelli. Da quando una settimana fa lei si è esibita davanti a lui in quell'incredibile momento di erotismo, lui non riesce più a guardarla senza eccitarsi. Ma lei è tremenda, una femmina dispettosa che lo ha stregato con le sue arti di seduzione e ora finge che nulla sia avvenuto. Marco è un uomo che ha avuto mille storie, avvezzo alla battaglia che precede una conquista, eppure con lei si è sentito come un pivello alle prime armi e questo è per lui intollerabile, deve avere la rivincita e non può attendere oltre. Il giorno successivo alla famosa serata ha provato a parlarle, ma lei lo ha liquidato con un sorriso e con la frase - non ricordo sia successo nulla di particolare – da quel momento Marco ha deciso che deve averla e ha iniziato a studiarla. Lei parla con tutti con disinvoltura, sorride spesso e si muove in quell'ambiente prevalentemente maschile con una sicurezza che le deriva da un carattere volitivo e tenace. Ma con lui è diversa, meno spontanea, più fredda, come chi riconosce un avversario di pari valore e lo teme. Lui ora ha capito, lei maschera con l'indifferenza l'attrazione. Per questo sono giorni che la ignora, ha iniziato a corteggiare le segretarie, a fare lo spiritoso con i colleghi e a comportarsi come se l'interesse per lei fosse ormai passato. L'ha sorpresa più volte ad osservarlo, ha sentito i suoi occhi addosso; la tattica adottata ha iniziato a dare i frutti sperati. Ora è pronta. Ora la battaglia conclusiva può iniziare.
Sono ormai usciti tutti, loro due di nuovo soli, lei alla scrivania di fronte scrive, ma si capisce che è distratta, lui finge di controllare alcune cose sul computer mentre in realtà non la perde d'occhio.
Si alza e raggiunge lo schedario dietro a lei, prende una pratica e, quando le passa a fianco, la lascia cadere facendola finire vicino ai suoi piedi. Camilla sobbalza spaventata – che accidenti combini ?- la sua voce è irata, mentre scende dalla sedia e si china per raccogliere il fascicolo – scusami - replica Marco mentre si inginocchia accanto a lei per raccogliere i fogli sparsi a terra, sfiorandola come per caso. Lei si ritrae di scatto, lo fronteggia con occhi di fuoco, gli sibila in faccia – non toccarmi! - I loro visi sono vicini, lui aspira l'alito dolce di lei, mette una mano sotto al suo mento bloccandola, lei cerca di allontanarsi, ma lui è più forte, la guarda negli occhi e poi la bacia, prima piano, poi intensamente quasi a soffocare la resistenza che immagina di dover vincere, resistenza che invece non c'è. Perché lei lo abbraccia, improvvisamente appassionata, e ricambia il bacio rabbiosa. Le lingue si intrecciano, accarezzano l'interno della bocca, escono a gustare le labbra seguendone il contorno per poi riannodarsi e succhiarsi golose. Marco segue con le mani le sue morbide forme, s'insinua sotto alle vesti sfiorando la pelle calda e vellutata, denudandola mentre la accarezza fino a lasciarla completamente nuda, distesa sul pavimento. Poi la riveste coi suoi baci, con la lingua, con le mani, godendo del suo profumo, inebriandosi col suo sapore mentre lei sospira dolcemente. Ma è solo un attimo di tregua, il suo gustarla lento, perché in lei vive il fuoco della rivolta, lei è una strega dagli occhi verdi e maliziosi che ama la guerra. Si solleva guardandolo con un sorriso di sfida, lo spoglia con urgenza, affonda le mani in lui, lo percorre con le unghie senza fare male, ma lasciandogli capire la forza felina che dosa con arte. La sua bocca lo cerca in un bacio che non conosce dolcezza, mentre si strofina impudica su di lui. Poi con un guizzo si alza e ridendo lo apostrofa - cosa credi di fare? Marco una donna come me tu la puoi solo guardare! -
Steso sul freddo pavimento, con solo i boxer ancora addosso, sconvolto dal desiderio imperioso che a fatica frena, guarda Camilla in piedi che lo sovrasta. La luce gioca sui suoi capelli risvegliando azzurri riflessi, la pelle brilla come seta, le gote sono accese dall'emozione, le labbra gonfie e vermiglie per i troppi baci... è bellissima, sembra un'antica guerriera, una fiera amazzone che a gambe leggermente divaricate lo domina dall'alto sfidandolo a conquistarla. Il sangue ribolle nelle vene di Marco, in parte per l'eccitazione ed in parte per il furore. Si alza e le si avvicina, ma lei sfugge alle sue braccia - no mio caro, guardare e non toccare! – Mentre parla con la mano si sfiora languida il seno, scende sul ventre liscio fino a raggiungere il triangolino di velluto nero come ad indicargli la meta. No, questa volta non riuscirà a fermarlo, non gli concederà ancora la vittoria, non guarderà quelle mani e quelle dita prendere il suo posto. Sente che lei lo vuole, comprende che è sull'orgoglio che deve fare perno. - Camilla non fuggire, hai paura di giocare ad armi pari? – La sfida è lanciata, legge nei suoi occhi l'ostinazione tingersi e stemperarsi nel desiderio. La prende tra le braccia, un abbraccio ove la tenerezza non esiste, la tiene ferma, legata al suo corpo occhi negli occhi, poi non ci sono più pensieri razionali, solo un fuoco comune che li guida in un mondo fatto di calore e passione. In un crescendo di sensazioni, fra baci e carezze sempre più roventi Marco entra in lei, e lei lo accoglie finalmente doma, finalmente dimentica della lotta, ma partecipe alla danza carnale e voluttuosa a cui entrambi dal primo attimo di conoscenza aspiravano. Un lunghissimo brivido accompagna il gemito che si innalza all'unisono nel momento magico dell'orgasmo poi, finalmente, giunge la dolcezza, attimi di paradiso uno nelle braccia dell'altro, due corpi nudi stesi sul pavimento, due anime sazie e ormai placate.
Lo sguardo di Camilla brilla attraverso gli occhi socchiusi, celato in parte dalle lunghe ciglia scure, occhi ridenti e sornioni di donna che sa di aver vinto la battaglia facendo credere il contrario.

Matilde S.

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