La casa è vuota. Il silenzio mi avvolge ovattato. Emozioni improvvise ed ineluttabili mi invitano alla ricerca di fremiti solitari.
Seguo l'onda di quel mare che vuole prendermi, che vuole trasformarmi in esploratrice di mondi misteriosi pieni di frutti nuovi di cui cibarsi.
Pensieri nascono, suoni melodiosi mi indicano il cammino verso la conoscenza dell'interiorità a lungo celata e rifiutata dalla mente tiranna e dominante.
Dogmi nuovi si aprono e mi guidano.
Ascoltare il corpo.
Ascoltare il desiderio.
Ascoltare l'istinto di femmina che alberga in me.
Non porsi limiti.
Non darsi regole.
Non ora.
Non qui.
Ora gusto l'attimo di tregua che il correre frenetico della vita mi concede.
L'onda giunge a me, si ritira, torna a sfiorarmi persuasiva, complice compagna di un navigare verso l'ignoto. L'eco della risacca mi invita a sentire.
Sentire sotto alla pelle quel lieve movimento, una vibrazione tenue che solletica allettante e porta il sorriso alle labbra.
Sentire fremere il ventre al ricordo di una voce che risveglia istinti primordiali di amore e passione. Chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare solo dalle sensazioni.
Slacciare ad uno ad uno i bottoni della camicia in seta. Lasciarsi accarezzare dal fresco tessuto sfilandolo lenta, assaporando la sensualità dello sfregamento sulla pelle divenuta improvvisamente sensibile e viva.
La fantasia libera ed audace cerca immagini suggestive che accompagnino nel viaggio.
Dalla spuma marina emerge una figura danzante, un corpo brillante di gocce salmastre, con lunghi capelli che paiono oro e forme slanciate e tornite.
Una fanciulla nuda, un'ancella delicata e suadente che si accosta e con mani delicate inizia a massaggiarmi le spalle.
Mi libero delle vesti, mi distendo sul soffice tappeto di sabbia e mi lascio andare a lei.
Un'ampolla di prezioso unguento dal profumo inebriante appare fra le sue mani. Con le dita ne prende una noce e la scalda nel palmo. Si inginocchia al mio fianco, con voce flautata mi invita a lasciarmi curare dalle sue mani nate per donare piacere.
A palmi aperti stende l'unguento sulla mia schiena, tocchi sapienti che sfiorano e premono, trovando i punti dove nascono i miei brividi.
Sfiora il collo, insiste sulla nuca impastando leggermente, sciogliendo i nodi di tensione. Scende seguendo la spina dorsale. Sento le unghie graffiarmi leggermente e rabbrividisco mentre le dita giungono fra i miei glutei. La mano si insinua per un solo attimo fra le mie gambe toccandomi intimamente in una carezza che mi scioglie.
Prosegue ungendo le cosce, prima l'esterno, poi l'interno, lambendo l'inguine, allontanandosi rapida, per poi tornare ancora stuzzicante verso il mio centro pulsante.
Scende, massaggiando le ginocchia, le caviglie, i piedi... Risale, senza tralasciare un centimetro di pelle.
Sensuale. Carezzevole. Erotica.
Stringo le labbra fra i denti per frenare un gemito ansante che nasce improvviso.
Sento il suo peso coprirmi, la sua pelle unirsi alla mia, il suo pube solleticarmi i glutei mentre mi massaggia usando non più solo le mani ma tutto il corpo.
E la sua bocca! Ora i miei sospiri si innalzano liberi mentre sento la sua dolcezza sul collo...
- Ora voltati tesoro mio, lasciati amare –
Mi sussurra queste parole con una tenerezza a me finora sconosciuta ed io, donna che non conosce più remore, eseguo passiva e sognante.
Ricomincia il massaggio.
L'unguento profumato si distende ovunque, le sue dita percorrono il mio corpo, si soffermano a lungo sui seni, risvegliando e facendo increspare e crescere i capezzoli .
Sento il ventre fremere al passaggio del suo palmo. Spasmi di desiderio mi inebriano, i muscoli si tendono, le gambe si socchiudono mentre la carezza scende estenuantemente lenta.
Un dito giunge sul pube, gioca con i riccioli umidi di desiderio, scende, si immerge... le carezze mi eccitano, i brividi mi scuotono, impazzisco sotto a quel tocco.
Muovo i fianchi verso quella mano, chiedendole di entrare in me, sempre più dentro, sempre più a fondo.
Si stende sul mio corpo, le sue forme si plasmano sulle mie. Le nostre bocche finalmente si sfiorano, si sentono, si uniscono... la lingua si infila fra le mie labbra e il tempo smette di esistere mentre i sapori si mischiano in baci di una dolcezza ineguagliabile.
Si solleva, mi accarezza a ritroso con le sue morbide labbra fino ad inginocchiarsi fra le mie gambe. Mi apro a lei, femmina che vive di istinto, e accolgo grata la sua lingua umida e calda che lambisce e incendia.
Sono sull'orlo del precipizio, grido la mia estasi mentre con le mani cingo quella creatura fatata che mi dona un piacere sublime.
L'orgasmo mi prende, mi rapisce, mi esalta.
La mia pelle si increspa, i miei occhi si spalancano, il mio miele fluisce abbondante e nutre la sua fame infinita di umano piacere.
Mentre l'oblio del sonno intorpidisce le membra e il pensiero, riconosco, in quel sorriso di incredibile luce, l'onda spumosa del mare: - Seguimi, innalzati libera, danza col vento... –
La sua voce: eco lontano di risacca che bacia lo scoglio.
Riemergo dal sogno: il correre frenetico riprende... fino alla prossima onda.
Matilde S.