- Uhm - . Respiro silenzioso. Che mi abbia sentito? Non credo. E' troppo indaffarata. Che capelli lucidi, sembrano specchi. Sì beh... chissenefrega. Bando ai sentimentalismi. Levati ‘ste ciocche dalla faccia ora, voglio vederti cazzo. Voglio vederli i tuoi occhi. Due chicchi di caffè nero, fumante desiderio. - Ah - . Questo l'ha sentito mi sa. Lo vedo dal suo sorriso. Troia. Quanto sei troia. E pensare che la credevo una delle tante signore perbene che entrano in negozio. Incedono eleganti e fingono di chiederti l'ultimo foulard di Hermes, poi,con un battito di ciglia in direzione del retro, ti rivelano - - mm - - le loro vere intenzioni. Vita di lusso le signore, tailleur alta moda e pesanti gioielli, o meglio – - uh - – che siano pure leggeri, ma grandi, grandi e visibili. Che poi, tra vernissage, ricevimenti e feste vip, l'unica cosa che le diverte davvero sono le strisce di polvere bianca. Care, lussuose tracce di luna malata, regalano loro questo profumo di soldi, potere e, perché no, transeunte felicità. - Mh. - Guardatela. Guardatela ora santodio. Che lingua deliziosa. Rossa, larga, lucida e gocciolante. - Mmh - . Ora ride apertamente. Scorgo i suoi denti sulla mia carne, un lampo bianco sul mio rosa lucido. Puttana. Credete sempre di avere il potere voi donne. Solo perché ci piace muoverci nella vostra bocca. Ecchesarà mai. Ora vedrai. - Uh - . Maledetto respiro. Traditore bastardo. Ci sa fare ‘sta stronza. Dammi qua ‘sti capelli, voglio arrotolarmeli tra le dita mentre m'inghiotti. Cazzo. La sua gola. Quanto calda, morbida. Migliore di qualsiasi fica abbia aperto. Ora ti sfondo. No... mi blocca con le dita. Schifosa. Senti come mi stringe, me lo soffoca. E ora? - Aah - . Non ci vedo più. Sento solo caldo e la punta che sbatte sul suo palato, in fondo, dove cede molle. Non si ferma. Come cazzo fa a respirare? Piega la testa ‘sta volpe. Dev'essere questo il sistema. No, le palle no, così vengo subito cazzo. Sta' ferma. Hai dita lunghe donna, e quelle unghie perfette e rosse stanno graffiando via ogni mia volontà. - Oh - No! Lì no... Stronza. Mi si piegano le gambe cazzo. - Ah. - Così vuoi frugarmi ovunque... ti piace eh? Ma non mi freghi, il culo me lo tengo stretto. - Oh. - Merda. Ce l'hai fatta, e ora... - Mm. - Ti muovi così bene. Sì... Così. Scopami il culo brutta troia. Dio che dita meravigliose. Non fermarti. Devo trattenermi. Starà sentendo la pressione sulla nuca? Devo afferrarla più forte, sono io l'uomo! Ma... - Oh. - Diavolo di donna. Devo procurartelo più spesso il fumo, così vieni in negozio a pagarmelo così. - Oh - . Anzi guarda... - Mm - . Te lo regalo kazzo. - Aah - . Succhiami l'anima demone maledetto. - Mm - . Annego. - Mmm - . Mi rovescio. - Uh - . Crollo. - Ah - . Inghiottimi. - Ah - . Vengo kazzo. Prendimi troia...
Mmh.
Mme, giocando col flusso di coscienza - Joyce mi perdoni -
Madamesnob