- Alle 20:00 bussa tre volte alla porta del garage. Fallo solo dopo aver preso la benda che troverai sulla maniglia. Devi abbandonarti, essere mio... fidati e quella porta si aprirà - .
Eccolo il messaggio che lampeggia sul mio cellulare.
Penso che sia matta, fuori di testa, ma mi eccita tremendamente. Il suo essere angelo e demone mi fa impazzire e, con tutta franchezza, me lo fa diventare duro. Soprattutto quando capita che usciamo con gli amici e in macchina o all'ingresso del locale mi sussurra:
-Sai ho dimenticato le mutandine...-
Una frase così m'infiamma.
E' una donna talmente eccitante che me la scoperei in qualunque momento, anche se fosse a letto con la febbre.
Lei, con i suoi capelli corvini e quel corpo così morbido e provocante. Lei, con quegli occhi neri come la notte e quelle labbra che sanno esaudire i miei desideri più peccaminosi.
Lei, a cui desidero donare piacere ogni notte facendola gemere ed urlare. Lei che mi scopa, legato al letto che ha voluto in ferro battuto e che mi fa assaporare il suo gusto di donna, di femmina.
Lei che mi fa vivere l'Inferno e il Paradiso racchiusi tra le sue gambe.
Voglio accontentarla.
Eccomi di fronte alla porta; la sciarpa è lì, appesa alla maniglia.
La prendo e annuso il suo profumo, l'inconfondibile Chanel n°5.
Sorrido, mentre con gli occhi bendati busso tre volte e sento il ticchettio dei suoi tacchi.
Apre la porta e mi trascina dentro per la giacca. Percepisco il suo calore; avvicinando la sua bocca alla mia, mi zittisce:
- Non parlare e seguimi – mi sussurra in tono lascivo. Io sto perdendo il senno, la immagino impossessarsi del mio cazzo che sento tendere dentro i pantaloni, duro ed impaziente solo di scivolare dentro di lei.
Mi sfiora il collo, i suoi seni toccano il mio petto, la sua lingua mi bagna le labbra.
Non mi controllo, infilo le mani sotto i suoi vestiti, le muovo...voglio sentire il suo corpo vivo e pulsante.
Trovo il suo seno e, tra le dita, il capezzolo duro e teso che mi chiama, che m'invita, che vuole essere leccato.
Mi sbatte contro quella che deve essere la macchina, abbassa la zip e già sento che lo tiene al caldo nella sua bocca. Lo ingoia, ci gira intorno con la lingua, sale e scende con le labbra. Non capisco più niente... lecca lentamente, con piccoli tocchi della lingua sulla mia punta e poi di nuovo giù nel calore delle sue labbra.
Cazzo...cosi mi farà venire...voglio resistere, voglio scoparla per ringraziarla, per ricambiarle il favore.
La blocco e, pur bendato, infilo le mani sotto la sua gonna. Frugo, ma non trovo gli slip. Trovo la sua fica bagnata. Infilo due dita nella sua intimità e la sento mugugnare. Allora le piego la schiena e senza troppi complimenti glielo infilo dentro. Brama di essere presa, adora quando senza gentilezza glielo metto dentro e la sbatto, quando la chiamo troia... perché lei è la mia troia.
Continuo a muovermi dentro di lei con forza. La sento ansimare sempre più forte, sento il calore aumentare e i suoi umori scivolarmi giù lungo l'uccello in maniera sempre più abbondante.
Spingo e spingo ancora perché voglio riempirla, possederla, farle provare che solo io la faccio sentire Femmina.
Il mio orgasmo arriva insieme con il suo...sento le sue contrazioni, il suo gemito che riconosco fin troppo bene e mi lascio andare, lascio che il mio seme la riempia, che sia marchio indelebile di me in lei.
Mi scioglie la benda e, dolce come sempre, mi fa l'occhiolino.
-Adesso prendimi se ci riesci -
Ed esce dal garage, completamente nuda...
RoxyB