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Racconto n° 3359
Autore: Fantasypervoi Altri racconti di Fantasypervoi
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Notte insonne
Notte insonne.
Il tempo necessario per dimenticarti č diventato un desiderio amplificato di rivederti.
Inutile il tentativo di cancellare i ricordi.
Mi trovo qui, in questo letto, con la persona sbagliata al mio fianco, a pensare a domani.
Quaranta giorni per dimenticarti, giorni sofferti, cambiamenti d'umore improvvisi, viaggi distanti per creare un vuoto incolmabile.
Ho sperato che la distanza potesse aiutarmi nel dimenticare il nostro sbaglio e invece mi ritrovo ancora pił appassionato e pieno di te.
Domani ti rivedo nel nostro talamo nascosto da tutto e tutti.
Il pensiero corre su come vorrei vestirti, averti.
Percorro la sottile linea dell'erotismo e facilmente sconfino in quello del porno.
I miei pensieri corrono sulla tua pelle come le mani e prevaricano il desiderio legittimo dell'attesa.
Mi ritrovo a pensare al tuo corpo: cerco di ricordare tutti i suoi lineamenti, il tuo modo di spogliarti, le movenze al contatto della mia pelle, i sospiri, i gemiti lanciati al vento nel momento dell'estasi.
Minuti interminabili scandiscono la mia notte: provo ad allontanare il mio desiderio di averti cercando un sonno ristoratore, ma inevitabilmente i miei pensieri tornano sul tuo corpo.
Immagino domani.
Tu, vestita con una gonna per farmi piacere; sotto poco o niente e, quel poco, infinitamente erotico.
Perizoma nero che ami o qualcosa di trasgressivo per sorprendermi?
Chissą se anche tu sei sveglia nel letto a pensare a noi domani.
Torno al tuo corpo e penso ai tuoi seni: cosģ morbidi, teneri, penso ai tuoi capezzoli e a quante volte le mie labbra vi hanno giocato; a quante volte ti ho fatta sobbalzare stringendoli tra i miei denti per poi leccarli con dolcezza, come a guarire una ferita mai risanata.
Chissą se in questi quaranta giorni hai sofferto come me: queste feste di gioia, per me, sono state terribilmente frustranti.
Eccomi di nuovo sul tuo corpo: vedo le mie mani accarezzare le cosce e salire.
I peli marrone, a difesa del tuo inguine, ogni volta mi ricordano quale sia il tuo colore naturale, poi il calore della tua figa mi esplode in bocca, le polpose labbra si allargano per ricevere la mia lingua e gli umori lascivamente mi sbattono contro.
Ho provato a dimenticare il tuo viso e, invece, mi ritrovo a sentire le tue labbra strette sul mio cazzo come se tu fossi qui in questo momento.
La passione dei tuoi movimenti, la maestria del tuo tocco, i fermi e le ripartente improvvise, le tue mani che graffiano la schiena, lo sguardo impudico che mi trafigge mentre mi senti esplodere in te.
Una gatta... uno splendido felino.
Ho cercato di dimenticarti... ho tentato.
Giochi proibiti nella mia notte insonne.
Torno ai nostri corpi uniti, percorro con eccitazione il momento della penetrazione, la carne bollente che si unisce, i tuoi muscoli vaginali che mi stringono, le mie spinte poderose a lenire i miei sensi di colpa, i nostri baci, le nostre promesse che non potranno mai essere mantenute.
Affondo il mio desiderio nel tuo corpo per quel poco tempo che posso, scarico tutta la mia rabbia per questo rapporto fuori dalle regole, una - violenza sessuale - consumata col tuo benestare.
Quante volte abbiamo provato a lasciarci e quante volte ci siamo sentiti pił uniti nel rincontrarci.
Come sempre mi dai tutto di te, aspetti che io consumi le mie energie per poi sopraffarmi e prendermi come ti piace.
Stanco ed esausto, steso in quel letto disfatto, le tue mani cercano i miei punti pił delicati, la tua bocca segue il mio corpo e di nuovo s'impossessa del mio cazzo per riportarlo ad una vita nuova
e, come sempre quando la linfa vitale torna in me, tu mi vieni sopra e cominci a fare una smorza candela incredibile.
I tuoi movimenti flessuosi e decisi m'inebriano, mi lascio trasportare dal tuo desiderio e inerte ti guardo mentre stravolta chiudi gli occhi e cominci a cavalcarmi come una giumenta impazzita.
In quel momento percepisco di essere un oggetto tra le tue mani e mi rendo conto di quanto sono fortunato.
Quando il tuo viso si trasforma avvicinandosi al godimento, mi rendo conto di quanto sei bella: le piccole rughe che si creano attorno agli occhi chiusi sono l'unico segno del tempo che passa indelebile.
I tuoi ritmi sortiscono l'effetto desiderato, libera da ogni vincolo emetti il tuo ruggito di leonessa, felice e vincente e, io per l'ennesima volta, libero il mio sperma dentro il tuo corpo ansimante.
Poi, le dita tra i capelli in una carezza struggente, baci leggeri, giochi maliziosi nell'attesa di un divenire.
Le forze che piano tornano, il tempo che velocemente fugge.
Carezze languide, frasi sorridenti, momento d'estasi totale.
Mi alzo e vado in bagno, chiudo la porta e lenisco il mio desiderio di te, č troppo la voglia d'averti, non riesco a dormire e domani č ancora troppo lontano.
Mi perdo nei miei pensieri e violentemente vengo pensando al nostro incontro.
Torno a letto pił rilassato, i pensieri di quello che sarą domani mi accompagnano nel mio sonno e l'alba mi trova ancora addormentato.
Mi risveglio e finalmente sorrido al pensiero delle poche ore che mi dividono alla realizzazione del mio amore virtuale della notte passata, in un amore vero...

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