Racconti Erotici - RossoScarlatto Community
RossoScarlatto Community
.: :.
Racconto n° 337
Autore: Bostonian Altri racconti di Bostonian
Aggiungi preferito Aggiungi come Racconto preferito
Contatto autore: Scrivi all'Autore
 
 
Lettori OnLine
 
Romanzi online
 
Manniquin
Brehat
Rebel
Friends
Orchid Club
Menage a trois
Remember
The best
Destiny
My Story
 
 
Ciak si gira
"Pronti così? Karl, mettiti, un po' più a destra. e muoviti, cazzo! Sotto con quel Blitzer, voglio più luce da destra, ho detto. Passalo su 5000 watt. OK così."
Mi tiro un po' indietro per non inciampare nei fili delle lampade che corrono sotto di me. Sempre il solito casino.
"John, attento ai fili, non farmeli vedere in presa come l'altra volta sennò buttiamo via tutto! Forza ragazzi, mettiamoci un po' di professionalità!" grida Ryan dalla sua poltroncina, con voce annoiata da dietro i suoi occhiali scuri. Io sollevo un po' la pesante Hitachi col suo telemacro da 1800 millimetri, cosa non facile dalla mia posizione inginocchiata accanto al grande sofà.
Amina è davanti a me, vedo il suo viso nell'inquadratura. Harald dietro di lei, in piedi. Il cubano è sotto di lei, steso sul sofà. Bill e Stinger in ginocchio sul tappeto, davanti al gruppo, Stinger di schiena in modo da trovarsi vicina ad Amina, ha le cosce aperte e Bill è pronto in mezzo a lei.
"Bene così. Ora, Bill su Stinger, Harald su Amina, mettetecela tutta, voglio vedere un po' di passione ragazzi! Tu Josè, là sotto dacci dentro, ti vedo un po' moscio! Pronti?"
Amina si apre le natiche con entrambe le mani, appoggiandosi col viso sul torace di Josè. Harald stringe il suo grossissimo membro in mano, ventisette centimetri di orgoglio come dice sempre. Josè si è accomodato più comodamente che può sotto di lei.
"Bene, bene, andiamo! Now!" grida ancora Ryan. Il ragazzo con la lavagnetta si fa sotto, davanti a me. "Hot nights in Paris! Diciottesima, take one!". Ciak, lo schiocco. Si gira.

Amina si cala senza esitazione sul membro di Josè, lui la penetra e respinge il suo corpo verso l'alto, succhiandole un capezzolo mentre le solleva il bacino con le mani. In un porno non ci si abbraccia come due fidanzatini, bisogna far vedere bene la pelle. Dopo un paio di su e giù lei si inarca offrendo le natiche ad Harald, il quale si continua a masturbare mentre la manipola da dietro. Faccio uno zoom di qualche secondo sul suo seno e la faccia bruna di Josè. Non male questa, ho il suo viso con le labbra socchiuse nell'angolo in alto, con una prospettiva un po' distorta dal grandangolo che dà un'aria "creativa", ma tutto continua ad essere perfettamente a fuoco. Mi sposto sulle ginocchia, lentamente, adesso inquadro sul lato Harald che le sta infilando due dita nel culo. Primo piano stretto, il cazzo di Josè che stantuffa veloce in mezzo alle sue cosce, le mani di Harald che la frugano, il cazzo di Harald pronto. Zoom.

Harald sta per entrare, le appoggia il glande rosseggiante in mezzo alle natiche, sfila le dita e spinge. Entra senza fatica. Amina si apre sotto di lui sollevando il bacino, mentre allarga leggermente la coscia sinistra, spingendo la gamba in avanti fino ad appoggiarsi col piede sul cuscino. Sa che io sono dietro di lei e in questo modo si vedrà meglio il cazzo di Josè che la sfonda da sotto mentre Harald la fotte da dietro. Professionale la ragazza, davvero bravissima. Ora la stanno sbattendo duro, entrambi. Lei fiotta ritmicamente, mentre Josè e Harald hanno trovato un bel tempo, la penetrano insieme con spinte perfettamente sincronizzate entrando ed uscendo dal suo corpo apparentemente (e praticamente, dico io) disponibile.
"Ci siete, ragazzi!" la voce di Ryan, il regista, "Bene così, non rallentatemi adesso. Voglio la DP in primo piano per almeno un minuto e mezzo!"

Un minuto e mezzo, un tempo infinito in presa. Nel film sarebbe passato quasi inosservato, appena un preliminare per il seguito della scena. Amina reggeva perfettamente, ma un minuto e mezzo ininterrotto di quel trattamento con quei due giovanotti sfonderebbe una ragazza normale, ve lo garantisco io. E poi, con quel membro sproporzionato di Harald infilato dietro. Il mio zoom inquadrava lo sfintere di lei incredibilmente dilatato intorno a quel gingillo, come un guanto di carne che lo avvolgeva tutto senza difficoltà e senza opporre alcuna resistenza. Una ragazza preziosa Amina. Mi piace molto.
"OK così, adesso Stinger vai su Amina. Dài ragazze, un po' di kissing. Bill, non mollare." Bill non molla, non ci pensa neppure. Sta leccando la figa di Stinger dall'inizio della scena, tre minuti e ventisei secondi come affermava il led della mia camera nell'angolo del mirino. Il tempo dei film porno è la cosa più difficile da capire, per chi non ci lavora. Chi guarda un film dopo il montaggio, con i tagli al posto giusto eccetera, ha l'illusione che tutto succeda di seguito. Ma voi, con la vostra ragazza o con vostra moglie, avete mai guardato l'orologio? Pensate che succhiarle quel fiore in mezzo alle cosce sia la cosa più bella del mondo. Ma avete mai provato a contare i secondi? Tre minuti e ventisei e oltre, senza mai alzare la faccia, senza quasi respirare, la lingua che scivola sulle labbra della vagina, succhiando, leccando a quel ritmo esagitato ed esagerato, sono un'eternità. Provare per credere.

Stinger si solleva un po' da terra, prendendo Amina con un braccio dietro la testa e cominciando a baciarla in bocca, le lingue bene in vista. La bionda e la brunetta. Piano americano, zoom back, l'esposimetro elettronico cambia matrice con un blink rosso e verde nell'angolino a destra, adesso sono tutti e cinque nel mirino, chi più chi meno. Mi alzo in piedi, mi muovo lentamente verso sinistra, chiudo un po' sui volti delle due ragazze. Bella immagine. Stinger è una bionda naturale, dice lei. Capelli lunghissimi che le cadono sulla schiena in boccoli dorati. Amina invece è brunetta, capelli corti e lisci, occhi azzurri come una bottiglietta di Evian. Un amore.
"Bene Sting, adesso saliamo sul bracciolo del divano. Amina, avanza un po' senza perdere il contatto. Harald, non uscire mi raccomando!" grida il regista.
Stinger si alza e sale sul divano, facendosi posto davanti a Josè e Amina. Amina si solleva di una ventina di centimetri, giusto pronta per Bill che le sta per infilare il suo membro in bocca. Stinger si cala sul viso di Josè, che si ritrova così quasi soffocato: Amina stesa su di lui con le braccia piantate sul cuscino, Stinger che si inarca con la schiena sul bracciolo, spalmata con la figa sulla sua faccia mentre dirige con le mani la testa di Amina verso il cazzo di Bill. Josè era sempre quello che faticava più di tutti, sempre sotto. E Harald che continua ad entrare e uscire senza sosta dal culo di Amina. Incredibile, ormai lei lo sta prendendo da tutti e due da oltre sei minuti. E adesso prende in bocca Bill, ad occhi socchiusi. Forse un po' sta godendo davvero, penso. Ma mi sembrava difficile.

Bill sta baciando in bocca Stinger mentre Amina gli fa un pompino. Lo sanno tutti, qui, che Bill e Stinger sono stati amanti per parecchio tempo. Poi è successo qualcosa, tra di loro non ha funzionato più. Ma sulla scena si baciano con convinzione. Josè però è lì sotto, che lecca Stinger in mezzo alle cosce. Mi chiedo, ma quando facevano l'amore fra loro Stinger e Bill ripensavano a queste scene? Riuscivano a trovare una vera intimità nella loro camera da letto, a giocare ad amarsi come due ragazzi normali, oppure continuavano a lavorare, solo scopando nel miglior modo che sapevano?
"Stringimi sul quel pompino, John!" grida Ryan bruscamente.

Ma vaffanculo, fighetto strapagato, cosa credi che non sappia fare il mio lavoro? Certo che chiudo il campo stretto sul pompino, cosa ci sto a fare? Ecco, ora Amina lo sta prendendo in bocca mentre Stinger lo tiene in mano. Stinger sta masturbando Bill ed offre la sua verga dritta alla bocca di Amina, che lo lecca a lungo in punta prima di ingoiarlo di nuovo. Succhia a fondo, con avidità, mentre Stinger le tortura un po' i capezzoli.
Ora io sono dietro al sofà. Zoom sul viso di Josè, che sta prendendosi cura anche della figa di Stinger mentre continua a scopare imperterrito la figa di Amina. Harald con il suo cazzo-orgoglio è sempre decisamente affondato in mezzo alle natiche della mia brunetta preferita. Otto minuti e diciassette.

"Bravi ragazzi, quasi ci siamo. Scioglietevi, facciamo il final flush!" ordina Ryan.
Si sciolgono. Harald e Josè tirano finalmente fuori i loro membri semirigidi dalla carne di Amina. Lei si rotola sul sofà, stendendosi sulla schiena. Sarà sfinita, penso, ne ha bisogno. Stinger scivola di nuovo sul pavimento, andandosi a mettere col viso vicino al viso di Amina. La bacia delicatamente sulla guancia.
Josè, Bill e Harald sono in piedi accanto a loro e si masturbano rapidamente, meccanicamente. Io sono dietro il sofà. Zoom sui tre cazzi in fila. Zoom sui visi di Stinger ed Amina che si baciano ancora. Comincia Josè per primo, un lungo fiotto di sperma che atterra nella bocca aperta di Amina, lei offre la lingua alla punta del cazzo di Josè, lui le spinge il glande fra le labbra mentre lei si ritrae. Josè si scarica completamente, lasciandole scivolare le sue ultime gocce sul mento, sul collo, sul seno. Arriva Bill, Stinger sta leccando dalle labbra di Amina lo sbrodolamento di sperma e saliva, lui piazza il suo schizzo tra le bocche delle due ragazze che succhiano adoranti il suo regalo. Si baciano fra loro, passandosi il fluido bianco con le lingue e succhiando a turno il cazzo pulsante di Bill, quasi litigandoselo. Per ultimo Harald, che ha sondato Amina in profondità per tutto il tempo, adesso spara finalmente il suo lungo getto cremoso sui visi delle ragazze, riducendole entrambe una maschera. Amina, rantolando come esaltata, si spalma lo sperma di Harald sul viso, con la mano aperta, lasciando intravedere tra le dita gli occhi azzurri, le labbra carnose, simulando uno sguardo da porca assatanata. Stinger, mugolando dei gridolini di avidità, le succhia le dita e lecca lo sperma dalle sue guance con la lingua distesa in fuori. Bella intuizione, le vedo nel mirino mentre si accarezzano e si slinguettano come due gattine, i volti lordati di fluidi disparati, gli occhi socchiusi che suggeriscono un piacere, un godimento che so benissimo essere simulato.

"OK, stooop! Bravi, benissimo! Bravi tutti, è andata." dice soddisfatto Ryan. "Pausa! Finiamo tra un'ora. Ultima scena nella sala da bagno!" Dodici e ventidue, timing perfetto. Dovevamo farla in una slot di tredici minuti.
Gli attori si rilassano. Non parlano fra loro, solo Bill dice qualcosa e Harald abbozza una mezza risatina. Un inserviente porta degli asciugamani. Amina e Stinger si puliscono sommariamente, prima di andarsi a fare una doccia. Una ragazza porta il carrello con il caffè e della roba da mangiare. Stiamo per finire, tre giorni e mezzo di riprese, e pure "Hot nights in Paris" è andato. A fare gli esterni con le ragazze vestite da gran fighe ci penserà qualcun altro.

Mi avvicino ad Amina, che è appena uscita dalla doccia. Si butta su una poltrona, i capelli bagnati sul viso, l'accappatoio semiaperto che le scopre il seno, il ventre liscio, il pube perfettamente depilato. Mi sorride. "Adesso ho una "normale" in bagno con Bill e poi basta." dice parlando fra sé, mentre mi guarda.
"Sei bravissima Amina." le dico senza guardarla, mentre sistemo la batteria di riserva della telecamera tra due boccate di sigaretta. "Ti amo".
"Coglione." mi fa lei perentoria, ridendo. Subito dopo aggiunge "Ho preso il leading role in "Disponibile Holly", con Merkanski come regista! Ce l'ho fatta, quella stronza di Megan voleva soffiarmi il posto! E voglio te come primo operatore."
"Bene" le dico io. Butto il mozzicone nel portacenere sul tavolinetto basso, lì vicino. "Quando si fa?"
"All'inizio del mese. Tra due settimane."
"OK, vedrò di tenermi libero per te, bellissima."
"E' un film tosto, una parte molto dura" riprende lei. "Nella scena principale sarò a disposizione di un club di maschi assatanati che mi useranno come una specie di lavandino. Lo script dice che dovrebbero essere non meno di venti ragazzi diversi."
La fisso in volto adesso. "Amina, ma pensi di farcela? Pensi di andare avanti così ancora per molto? Con venti maschi per volta che ti scolano addosso il loro piacere fasullo?" Sto quasi per piangere quando le dico questo, il mio cuore di pietra sembra sciogliersi mentre mi immagino questa specie di bambina che passa freneticamente da uno all'altro, instancabile e professionale, distaccata e carica di passione erotica, come sempre. Una straordinaria, richiestissima professionista del sesso.
"John, sono un mucchio di soldi. Thirty grands, trentamila dollari per la parte principale. Cosa vuoi che me ne freghi? Venti uccelli sconosciuti per quattro giorni di lavoro, trenta sacchi di più nel mio conto in banca. Poi me ne vado per una settimana in Jamaica, relax, sole, mare."

Un sacco di soldi. Quanti film farà una come te, qui ad L.A.? Una decina all'anno, forse quindici. Cosa fanno, duecento, trecento testoni in un anno? Ma hai una vaga idea di quanto si schiaffano in tasca il produttore, il distributore e tutta la catena di magnaccia associati? Sì, probabilmente Amina un'idea ce l'ha, ma lei è una donna intelligente e vaccinata, non glie ne frega. Dall'alto, o forse dal basso dei suoi diciannove anni o poco più, "barely legal" come si dice in questi casi. E' da poco più di un anno che lavora con noi, ed è già espertissima. Probabilmente deve aver cominciato almeno un paio di anni prima, nel circuito degli illegali, giù a LaBrea e dintorni. Come se noi fossimo legali, poi.
"Da sola?"
"E come no? Sola, come una ragazzina in gita premio. ma piantala, scemo! Andiamo in barca, ci ospita Ritchie Gould tutte quante sul suo nuovo sessanta piedi. Ha due cucine e otto camere a bordo. Io, Sarah, Kelly Anderson, la mia amata Stinger, e qualche altra del giro. Ci divertiremo come matte!"
Già, si divertiranno come matte. Perché Ritchie le ospiterà "gratuitamente" sulla sua barca da straricco. E come al solito, avrà ospiti particolari, gente che paga parecchio per queste belle gite in compagnia delle ragazze. E Amina si rilasserà. Solo, forse le toccherà scoparsi qualche anziano industriale che potrebbe essere suo nonno, o un riccastro burino di Springfield con l'alito puzzolente di burro di arachidi e tortilla chips da lontano un miglio, o chissà chi altro. Ma lei scopa con la figa, non con la testa. Uno in più uno in meno. Che differenza fa. Magari intascherà qualche altro bel regalo. Chissà cosa succederebbe se dicesse al bel Ritchie "stavolta non vengo, voglio rimanere a casa a guardare la tv!". Probabilmente si prenderebbe due schiaffi in faccia, senza tanti complimenti. Giusto per ricordarsi che è meglio non dire mai di no, a certa gente.

Mi sorride dalla poltrona. Solleva un piedino bianco come il coniglio di Alice e mi tocca in mezzo alle gambe, strofinandomi i jeans. "Ma a te non viene mai duro?" Ride. "E dài, John, lo sai che scherzo!". Si alza in piedi, lasciando cadere l'accappatoio a terra, scuote la testa e si avvia nuda verso la sala da bagno, dove gli operatori stanno finendo di sistemare le luci. Il suo corpo apparentemente esile e sottile di ragazza, in realtà un fascio di muscoli agile ed elastico, curato con ore di palestra, ondeggia profumato per la stanza. Deve farsi rifare il trucco. Tra dieci minuti facciamo la "normale" in bagno e poi tutti a casa.

Bostonian

Biblioteca
 
Community
Redazione RS
Biblioteca

Biblioteca

 
.: RossoScarlatto Community :.