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Racconto n° 3431
Autore: Pickingyourmind Altri racconti di Pickingyourmind
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Ti osservo: sei stanca oggi, avvolta da una piacevole serata piovigginosa; anche oggi hai quel sorriso malinconico sul quale amo soffermarmi. Sei molto dolce, fragile e delicata: le tue - debolezze - , virtù che mi hanno fatto perdere la testa per te, caratteristiche che usi spesso quando devi ricaricarti. E sempre accorro in tuo aiuto.

Come di un vaso di Murano in procinto di cadere, in equilibrio su un tavolo, devo prendermi cura di te. E' quello che il tuo sguardo mi chiede. La tua bocca, il tuo sorriso, non saranno miei oggi: li celi, gioie nascoste da scoprire in un'altra occasione.

Non cerchi lo Tsunami che potrei offrirti, la violenza e la dolcezza della passione con cui amo tempestarti e travolgerti. Lo sento, lo percepisco.
Vuoi le carezze, le coccole, la rassicurazione. Vuoi essere il mio pulcino bagnato. E un tuo sorriso me lo conferma.
La mia mano ti fa un buffetto sulle guance; sei fredda, gelida in questa giornata autunnale. Ma sono qua con te. Ti scaldo io, non temere.

Siamo a Venezia, in uno dei tanti campi che spezzano la monotonia dei ponti e delle calli, seduti ad un tavolino traballante di ghisa che non trova pace, dotato di un equilibrio irrequieto come le tue gambe: nervose, avvolte strettamente in un paio di jeans fascianti a vita bassa. Hai messo gli stivali con tacchi a stiletto, per gratificare un mio capriccio, sei così seducente ed eccitante e lo sai. Ma oggi non vuoi che ti prenda come un Maschio la sua Femmina.

Sei stanca del quotidiano tran-tran, vorresti una scossa energica e ne hai paura. Sei così poliedrica, mi fai impazzire; alterni dolcezza a sensualità, perversione a eleganza, sorrisi a bronci.

I vicini canali, scorrendo, rallegrano con il loro gorgheggiare il silenzio dei passanti frettolosi. Manca ancora tanto a Natale ed i turisti sono pochi. Guardo verso la laguna, si sta alzando una foschia che si avvicina per avvolgerci. Sarà sensuale essere bagnati dalle goccioline veneziane, ovunque. Mani, polsi, guance, labbra, ogni parte esposta del corpo viene carezzata dall'incantevole umidità serale. Noto che la temperatura scende e, forse, sarà nevischio.

Contrapporre il mio calore al tuo è fonte di piacere, per entrambi. Mano su mano, polso su polso, caviglia su caviglia, occhi dentro occhi. E labbra su labbra, per fondersi in un solo corpo. Adesso, attimo dopo attimo, diventiamo una lega, un'amalgama creata da sensazioni complementari alfine riunite.

Sorridi, infinite volte, mentre ti racconto questi miei pensieri, sapendo che è il modo per far fuggire la sensazione di tristezza che preferisci e che sai bene quanto riesca a scacciare ogni tensione.
E finalmente ritorni serena, protetta dalle mie attenzioni.

Lascio la mia mano in grembo alle tue e ti faccio accoccolare sulla mia spalla. Restiamo così, fino al tramonto. Parlando, sognando, sperando ...

E, perdendoci, aspettiamo l'alba.

Pickingyourmind

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