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Racconto n° 3584
Autore: Nut Altri racconti di Nut
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La doccia


- Vieni sotto la doccia con me? -
E' un mugolìo indistinto quello che le risponde, a cui seguono le parole:
- Sta' buona, piccola maniaca - .
Una mano brancica nel buio della stanza, le elargisce una rapida carezza sulla testa.
- Dormi! - dice lui e si gira nel letto, dandole la schiena. Poco dopo il sibilo sommesso di un respiro regolare l'avverte che - lui - si è addormentato.
Lei invece non dorme, come le è stato consigliato (ordinato?) e con la mente ripercorre i minuti appena trascorsi. Pochi.

Le carezze di lui sul seno, sul corpo, le mani che si dirigono subito ai suoi genitali, lei che tenta di sottrarsi, di prolungare i giochi, di alzarsi dal letto per cambiare posizioni, lui che la blocca, implacabile, perché è già pronto per la penetrazione e determinato a prenderla subito.
E malgrado la mancanza di preparazione, lei è sufficientemente irrorata per riceverlo: il suo corpo non la tradisce mai.

Ma non si accontenta... si muove, agita i fianchi, vuole sentirselo dentro, il suo vigore, vuole goderlo, mugola, pronuncia parole.
- Shh! - le fa lui, mentre viene, inondandola dentro. E' finita. Come le altre volte, lei aspetta la domanda di rito, che infatti non si fa attendere: - E' andata bene? -
Oh Dio, come odia questa domanda, gliel'ha anche detto di non fare questa domanda, dopo.
Ma lui niente. Le verrebbe voglia di rispondergli: - Non ti accorgi da te se va bene o male? Perché non ascolti il mio corpo? - Invece tace. E pensa.

Ora si è alzata ed esce dalla camera. Entra nel bagno, si lava, poi va in soggiorno.
E' nuda ed ha freddo, perciò indossa la pelliccia che era rimasta appesa in anticamera.
Sente sotto le mani la sua morbidezza e allora se la leva di dosso e la rivolta, mettendo all'esterno la fodera e, vestendola di nuovo, avverte il sensuale contatto del pelo contro la pelle. Sospira.

La mente prende a fantasticare e gli occhi le cadono sul cellulare di lui, posato sul tavolino accanto al divano. Lo prende in mano mentre un'idea pazza prende a frullarle per la testa.

Compone un numero e attende. Gli squilli si susseguono, a lungo. Finalmente una voce profonda, impastata di sonno, le risponde.
- Pronto? -
- Sono io. -
- Amore! – ora la voce è eccitata e sorpresa – come mai a quest'ora? - Poi, con una nota di ansietà: - Va tutto bene? -
- Sì. Pensavo. E mi è venuta voglia di te. -
- Ah, se potessi starti vicino, ora! -
- Puoi. Vengo lì. -
- Davvero? Non stai scherzando? -
- Davvero. Aspettami. -
Cancella la traccia della telefonata dal cellulare, lo rimette a posto, infila ai piedi nudi le sue scarpe dal tacco alto, apre la porta di casa, esce e la richiude a chiave.
Con la sinistra tiene accostati i lembi della pelliccia, mentre con la destra cerca la tasca per infilarvi le chiavi.

Scende due piani di scale e vede una porta socchiusa. Adesso è eccitata ed entra con impeto nell'ingresso buio. Si volta per chiudersi la porta alle spalle e nel farlo la pelliccia si apre.
Due braccia la cingono da dietro, una bocca tumida si posa sulla sua nuca.
- Ti adoro - le sussurra la voce di lui, roca.
Lei si gira per abbracciarlo e il suo seno nudo aderisce al petto di lui, che ha un sussulto.
- Oh, Dio... - le dice, mentre un'improvvisa erezione lo coglie.

Le sue mani entrano nella pelliccia, le percorrono la schiena e le natiche, i fianchi dalla linea morbida, il ventre piatto, il seno sodo. La bocca si incolla sulla sua, le lingue si intrecciano, si esplorano, quasi manca loro il fiato mentre sono così avvinghiati nell'abbraccio.
Lei trema di desiderio, così nuda fra le sue braccia. Anche lui è nudo – dorme sempre nudo - e soffoca le parole nei baci.
- Sei bellissima, ho sempre voglia di te. - Le fa scivolare a terra la pelliccia, la attira verso l'interno della casa avvolta nell'oscurità, senza smettere di baciarla e di toccarla.
- Sono pazzo di te, tu mi fai morire di desiderio. -

Quante volte ha sognato di trascorrere la notte con lui! Ora la sta portando verso la camera da letto, ma lei gli dice: - No, vieni qui - e si dirige verso la cucina, preme l'interruttore e un fulgore di luce fredda e abbagliante li avvolge.
Lo fa accomodare su una sedia, a gambe larghe. Lo guarda e freme di voglia alla vista del cazzo teso, superbo. Gli va vicino, lo accarezza, poi si siede sulle sue cosce.

I sessi sono a contatto, ora, e le perdite abbondanti di lei si mescolano a minuscole goccioline che brillano sul glande turgido e fremente.
Le bocche si incontrano di nuovo nei baci, solo interrotti dalle brevi richieste di lei.
- Toccami i capezzoli con le dita bagnate, mordimi la spalla, graffia piano il seno, carezzami il culo, infila un dito lì ... -
Lui mugola di piacere mentre esegue i gesti damore dei suoi ordini e le gambe gli cominciano a tremare.
Il cazzo preme contro il clitoride in un massaggio che la fa gridare per il godimento e le contrazioni che cominciano a squassarla dall' utero la fanno sussultare.
Allora con le dita allarga le labbra e risucchia dentro di sé il cazzo fremente. Godono gemendo l'una nella bocca dell'altro, ma lei gli sussurra: - Non adesso, amore, non adesso. -

Poi si alza, va nell'ingresso a raccogliere da terra la pelliccia, torna in cucina, la stende sul tavolo e vi si stende sopra, supina.
Lui si avvicina e comincia a baciare il suo corpo. La bacia ovunque, dal viso al seno, al ventre, al pube. Poi bacia i suoi piedi, le caviglie , i polpacci, le cosce, i fianchi. Inizia a leccarla tutta, con la lingua larga e piatta, insalivandole tutta la pelle, di quando in quando alternando baci e morsi delicati e lunghe succhiate.

Lei si gira e allora è la volta della nuca, della schiena, dei fianchi, delle natiche.
La lingua penetra nel solco che le mani allargano e cerca voluttuosamente la cavità deliziosa ove si insinua, mentre le dita bagnate si infilano a tambureggiare le labbra e il clitoride con un ritmo costante.
- Ancora ... ancora, amore, ancoraaa ... -
Sta godendo e sparge un liquido dolce dal sesso e lui, spostando la lingua, lo beve estasiato.
Ormai non riescono più a trattenersi.
- Andiamo di nuovo a sederci - dice lei, che questa volta si siede su di lui dandogli la schiena.

Poco per volta, dolcemente, deliziosamente, il glande e poi tutta l'asta entrano nel suo buchino roseo.
Ad ogni centimetro in più di penetrazione, i sospiri e i gemiti di passione di entrambi aumentano d'intensità e i capezzoli strizzati dalle dita di lui accentuano il piacere.
Quando si sente tutta piena fin nelle viscere, lei si solleva un poco, molto lentamente, poi si abbassa di colpo, così che gridano di piacere insieme, e allora lo fa di nuovo e ora è lui a spronarla: - Ancora, ancora, ancora... - finché sgorga dentro il suo corpo e si abbandonano tremanti, squassati da ondate di orgasmo incontenibile.

E poi lei, riprendendosi da quel deliquio amoroso, dolcemente gli chiede:
- Vieni sotto la doccia con me? -
E lui senza rispondere la prende per mano, con un lampo negli occhi, pregustando già ciò che farà sotto la doccia con lei.

Nut

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