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Seduto. Concentrato. Lo sguardo fermo. Il ritmo lo senti nella testa, mentre ripercorri note già conosciute.
Ti guardo. Appoggio gli occhi sul corpo teso. Sui muscoli disegnati, sulla camicia scura in tensione che delinea i tuoi capelli morbidi. I miei occhi scuri ai tuoi occhi chiari.
L'eccitazione del tuo, al mio corpo teso verso te.

Le bacchette in mano, il piede sul pedale. Un felino attento a ciò che lo circonda.
Cosi t'immagino, quando, soli, il tuo corpo è su di me.
Quando con le mani mi accarezzi il volto.
Se chiudo gli occhi è ciò che vedo. Vedo i tuoi baci insolenti su quell'espressione dolce ed un po' guascona. Quando lentamente mi spogli, con le mani mi cerchi, con la bocca gusti la mia pelle. Sentire le tue labbra che mordono i miei capezzoli e tu con gli occhi chiusi che separi il mondo da noi.
Infilarti la mano sulla calda pelle dell'inguine e scivolare giù. Essere dispettosa e terribile...
Accarezzarti e sentire il tuo desiderio che si risveglia. Sentire il tuo membro che cresce, che prepotente spinge contro il palmo della mia mano...
Sa d'indecisione far l'amore con te. La dolcezza di un gesto cercato ma ancora forse prematuro. Sanno d'incertezza i tuoi baci.

E' un attimo. L'attacco. Il charleston inizia a battere il tempo base del pezzo. Le braccia si spostano ed il pedale segna i tempi forti. Un sorriso riaffiora... lei ti scorre dentro, ti scivola nel sangue... ti rende vivo.

Scivolare su di te... col corpo in fiamme dal desiderio. Con l'unica voglia di sentirti, dentro fuori, tutt'intorno a me.
Come i granelli di sabbia, che dispettosi sul bagnasciuga s'infilavano ovunque. Ecco la voglia di far l'amore con te è così... piccoli granelli di sabbia che iniziano a muoversi x diventare poi una spiaggia.

Sorridi. Sei felice.
Una luce ti attraversa, mentre il tuo sguardo si perde. Sembri un ragazzino gioioso a cui sia stato finalmente donato il giocattolo preferito. Emani energia, il mondo si concentra su di te. Dal fusto sottile del tamburo il suono esce caldo, armonico... il jazz mi scalda il sangue.
Impugni le bacchette, come fossero un prolungamento del tuo braccio. Il fulcro si posiziona tra il pollice e l'indice, mentre utilizzi le altre dita per controllare il colpo.

Quelle dita... che scivolano. Tra le mie labbra. Tra i petali del mio fiore.
Del mio corpo, che si apre per te. Per il tuo corpo insinuante.
Per sentirti dentro mentre mi prendi.
Mentre spingi sempre più veloce, in profondità.
Mentre facciamo l'amore, mentre mi scopi.
Fino a farmi gridare. Fino a portare il mio orgasmo nel tuo.
Sempre, perfettamente, in silenzio.

Nel silenzio più assoluto.
Il battere e levare dei nostri sospiri.

Roxyb