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mattino pomeriggio sera notte

... aprire gli occhi la mattina tardi, naturalmente, senza sveglia, senza suoni , scoprire di essere vive, sane, sentire il proprio corpo riposato, il sangue che scorre, il rumore del cuore che batte, il tocco del lenzuolo sulla pelle, il calore delle coperte, guardare il giorno che filtra dalle imposte di legno bianco, indugiare nel bozzolo caldo accarezzando la pelle liscia, i muscoli piatti e lunghi, stirarsi voluttuosamente più volte e girarsi a pancia in giù, disegnando la giornata, pensando a ciò che tranquillamente si vuole realizzare e con chi, alzarsi lentamente, poggiare i piedi nudi sul pavimento e camminare fino alla finestra contornata di luce, aprire gli scuri e lasciarsi inondare dal sole, osservare i due uccellini che hanno fatto il nido in una cavità del muro di fronte, infilare morbidi vestiti da casa e andare in bagno, guardarsi allo specchio e farsi una boccaccia, ridere di se stesse e trovarsi tremendamente streghe, preparare attentamente un buon caffè, una grande tazza di latte, e riempire il tavolo di cose buone, sedersi e gustare ogni cosa, continuando a cambiare sapore, consistenza, colore, dolce, salato, guardare i giochi del vento fuori dalla finestra, i voli delle rondini, i fiori sul davanzale, mettere un cd e riempire la casa di musica, riordinare e pulire ogni cosa, estrarre dal frigorifero tutto l'occorrente per la cena e incominciare ad assemblare, mescolare, tagliare, cuocere, decorare, pensando a chi si nutrirà di tutto ciò, apparecchiare con cura, facendo attenzione ai colori e alle forme, pensare a se stesse facendo un lungo, caldo bagno, prendendosi cura del proprio corpo minuziosamente, le mani, i piedi, i capelli, avvolgersi nell'accappatoio morbido come un abbraccio, cospargersi di olio profumato e sentire la carne vellutata e soda sotto le dita, indossare vestiti adatti che piacciono e che possono piacere, controllare che tutto sia perfetto, la casa accogliente, la luce soffusa delle candele, i colori e la musica, e sorridendo attendere, attendere l'arrivo dell'ospite, l'ospite che arriva e si siede, si ciba di ciò che è stato preparato, con cura e per lui, apprezzando e gustando ogni cosa, perchè ogni cosa è stata pensata e preparata per dargli piacere e benessere, un benessere e un piacere che ritorna a me da lui, e che viene amplificato quando, con un sospiro, mi accoccolo sul divano fra le sue braccia, piena di gratitudine per il mattino, il pomeriggio, la sera che la vita mi ha dato, piena di curiosita' per ciò che sarà la notte...

Roberta