Sto affondando il mio sesso dentro la tua voglia più profonda e ancora mi
interrogo su come sia potuto succedere: il desiderio di un incontro con una sconosciuta, un rapporto carnale al limite del rischio, solo sesso, niente presentazioni, scambio di carne per dissetare i sensi, le mie speranze mille volte sfogate nella solitudine del mio appartamento.
Ricordo...
Sono in questo cinema seduto al tuo fianco, sento la tua coscia sfiorare la mia e mi chiedo se mi sono spostato inavvertitamente toccandoti, cerco di carpire i tuoi pensieri, di vedere i tuoi occhi per capire.
La mano si unisce alle cosce furtivamente, la pressione che sento, è un brivido prepotente che elettrizza il mio sesso, non posso essermi sbagliato... e perché?
Una donna non può avere i miei stessi desideri?
Concentro gli occhi su di te sforzandomi di vederti, ma il buio protegge il tuo viso come i tuoi movimenti, rifletto veloce mentre la tua mano sale verso il mio desiderio, sono impreparato a quei tocchi, nei miei pensieri sono io che intrigantemente cerco e prendo le iniziative.
"Svegliati! Finalmente sta succedendo quello che da sempre sogni e ancora non hai fatto niente per farle capire che ci stai, che ti piace quello che sta facendo. Dai! Reagisci!"
Non ti vedo, ma sento il tuo desiderio, l´aria si riempie di odori inequivocabili quando liberi il mio sesso fremente.
"Cazzo... mi sta succedendo davvero... "
La mano si muove sinuosa sul membro e ne percorre la lunghezza giocando con le vene, stringe forte dandomi piaceri insperati; il film scorre piano e si perde nelle sue immagini, l´audio è sparito, improvvisamente, tutto quello che percepisco sono respiri e odori.
"Maledizione, non ti vedo! Chi sei? Come sei?"
La mia mano è fermata nel suo tentativo di salire, la sua voce sussurra qualcosa.
"Non capisco: parla più forte, cosa mi stai dicendo?"
"Stai fermo, non mi toccare. Lascia fare a me o me ne vado."
"No! Non te ne andare!! E´ una vita che ti aspetto..."
Fermo le mie voglie e lascio che la tua mano mi porti alla pazzia.
Un altro sussurro: "Cosa mi faresti se potessi decidere?"
"Tutto!! Ti farei di tutto, tu lasciami solo libero di partecipare a questa tortura e vedrai cosa ti faccio..."
"Puoi scegliere solo una cosa. Che cosa vuoi?"
"Ma chi sei... da dove sei uscita?"
Sento una stretta forte sul sesso e un dolore violento sui coglioni:
"Il culo... vorrei mettertelo nel culo..."
Le parole escono sofferte, il dolore mi soffoca la voce, sento la pressione scendere e quel sussurro arrivarmi alle orecchie:
"Lo devi fare qui! Se hai coraggio di farlo qui il mio culo è tuo..."
"Coraggio? Sono talmente infoiato che ti scopo anche in piedi davanti a tutti", ma Il pensiero mi muore dentro insieme alla vigliaccheria.
Guardo nell'oscurità e cerco di vedere dove sono, chi c´è.
Non riesco a vedere una minchia di niente, solo immagini di un film che non capisco più.
Un´altra stretta forte al sesso:
"Ti decidi?"
Intuisco che si sta spostando e tirando via qualcosa.
Forse ha alzato la gonna... o ha abbassato i calzoni, vedo che cambia posizione e che mi volge le spalle, mi tiene sempre il cazzo in mano, piano lo avvicina al suo corpo: il primo contatto è esplosione di piacere, percepisco le natiche e mi rendo conto che veramente mi sta offrendo quello che avevo chiesto.
Dimentico il posto, dimentico il pubblico che può guardare, il cinema diventa un talamo per le mie voglie, e lascio che il mio desiderio si impossessi del mio sogno.
Ancora parole soffuse: "Ricorda di non toccarmi mai, guiderò io il tuo cazzo dentro di me e sarò sempre io a muovermi contro di te!"
"Fa' quello che vuoi, basta che me lo fai mettere dentro e mi lasci godere del tuo sedere" penso.
Sento il calore e lo stretto dello sfintere, poi, improvvisamente, un rumore lascivo che mi riempie il cervello e sono dentro il caldo di quello stretto tunnel.
Sento le palle appoggiarsi alle natiche e poi allontanarsi, cerco di stare calmo e mantenere i miei impegni mentre vengo risucchiato di nuovo dentro quel piccolo pertugio; sospiri sempre più intensi m´inebriano la testa.
"Che culo che ho avuto... lo sapevo che prima o poi doveva succedere anche a me, tutti quei racconti letti, finalmente adesso sono io l´interprete principale del racconto, sono io che sto fottendo il culo di qualcuno in questo cinema sperduto".
Le palle sbattono di nuovo contro i glutei ed un sospiro più intenso degli altri si unisce al mio piacere.
Sono ormai all´apice della resistenza, le mie promesse s´infrangono con la mia passione, le mie mani si appoggiano ai fianchi e stringono decise dandomi la forza del leone, spingo forte dentro la stretta carne aumentando il ritmo, ormai non posso fermarmi, metto tutto il mio ardore in quegli ultimi colpi, le mani scivolano dai fianchi e cercano il suo pube.
"Cazzo... Cazzo... Quello che sento tra le mani è un cazzo!! E non è il mioooo..."
Sto inculando un uomo e ho goduto come un porco perso nei miei pensieri erotici mille volte agognati.
Il mio sesso si smorza veloce come il mio erotismo.
Esco da quel corpo sudato e maledico quel buio tentatore e infingardo, guardo verso la figura indefinita e gli sussurro:
"Ma chi cazzo sei?"
"Sono il tuo desiderio e la tua voglia, me l´hai messo dove avevi voglia di metterlo e hai goduto come un pazzo fino a che non hai rotto il patto: tieni la parte bella di questo rapporto e dimentica il resto".
"Dimenticare? Io non voglio dimenticare niente.... Dimmi solo chi sei..."
Fantasypervoi