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Racconto n° 3867
Autore: Fantasypervoi Altri racconti di Fantasypervoi
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Ai confini del cuore
Ho il cuore che mi tempesta la testa; cerco di stare calmo, ma la vicinanza del tuo viso mi sta facendo venire voglie ormonali che potrebbero trasformarsi in tragedia, se non corrisposte.
Tu, ventenne, che scivoli veloce sui tasti per cercare un collegamento su internet alla ricerca di qualche testo che ti aiuti negli studi, io, che con fare casuale appoggio la mano sul tuo collo; ritmicamente, le nocche delle dita si scontrano con la tua pelle, la mano si apre e una carezza leggera sale sui capelli neri.

Tu, che non ti muovi, nervosamente parli di quello che cerchi, solo il respiro diventa più affannoso, facendo danzare i piccoli seni.
- Mi sembra che quello che stai cercando potresti trovarlo sotto quel sito.
Una frase qualsiasi che mi permetta di allungarmi verso lo schermo, il mio viso sfiora il tuo e la passione cresce insieme al desiderio; la mano scende dai capelli, segue le forme esili del tuo corpo leggermente palestrato e si ferma sul fianco, sotto i seni; premo sul tuo maglione a sentire la carne, la leggera pressione mi conferma il tuo momento di nervosismo, non parli, sei tesa, l'atmosfera diventa erotica.
Gli anni che ci dividono spariscono in questa camera illuminata dalla luce protesa verso lo schermo di quel computer che involontariamente partecipa al mio gioco.
I tuoi genitori chiacchierano di cose futili nella stanza accanto mentre il mio alito sfiora la tua pelle: parole sussurrate, quasi sospirate.

Avvicino le labbra al tuo orecchio:

- Prova a cliccare su quella parola, dovrebbe essere quello che cerchi.
La mano lascia il fianco e sale a cercare le tue dita sulla tastiera, la tua mano sinistra si blocca e lascia la tastiera, andando a celarsi sul bordo del piccolo tavolo di sostegno, aspettando un incontro.
Non parliamo, lasciamo che siano i corpi a cercarsi, le mani s'incontrano, comincio a giocare con le tue dita sottili, allenate da anni di pianoforte, le unghie nere sono un contrasto per il tuo modo di essere, per il tuo virgineo candore.
La mano destra cerca di supplire alla sinistra impegnata nei nostri giochi, la ricerca continua:
- Pensi che stia aprendo le pagine giuste?
Una scusa per rompere la tensione di quel silenzio.
- Io credo che tu sia sulla strada giusta per trovare quello che cerchi da tempo ...
La mano lascia le dita e indecentemente si appoggia al tuo cuore; piccole fragoline di bosco, dure e tese, sobbalzano, anche se il respiro è flebile, la mano libera torna sulla tastiera, mentre la mia lingua, per la prima, volta assapora il tuo orecchio.

Un gesto veloce, pazzo, illogico, come questo gioco sottile cui ti sto portando: so che sei fidanzata, so che è tutto sbagliato.
Guardo il tuo collo libero dal maglione aperto sul davanti, i battiti irregolari ne gonfiano le vene, il leggero spostamento del tuo corpo sulla sedia denota attesa: istintivamente reclini la testa leggermente all'indietro, i capelli scivolano lasciandomi spazio libero, mi sposto in avanti verso lo schermo, la mano tocca il tuo viso, ne apprezza i contorni.

Colgo l'attimo fuggente di un bacio rubato, labbra inesperte che si scontrano con labbra eccitate, scambio di umori, tocco di lingue, ricerca esasperata del piacere, le dita inerti, ferme sui tasti, gli occhi chiusi.
- Ragazzi è pronta la cena, venite a mangiare!
La voce ruba il desiderio e riporta alla realtà, interrompendo il nostro dolce supplizio;
- Arriviamo, mamma ...
Le mani tornano ai loro posti iniziali, una leggera carezza sensuale segue il tuo corpo, stacco con sofferenza il mio viso dal tuo.
- Arriviamo, confermo.
Lascio la stanza andando dagli amici, da mia moglie che, sorridendo, mi dice:

- Hai proprio una bella pazienza: siete riusciti a trovare quello che cercavate?

- Abbiamo iniziato ... ancora qualche ricerca e raggiungeremo il nostro scopo.

Ti guardo, vedo che arrossisci leggermente, immagino i tuoi pensieri, mi siedo a tavola e, parlando con gli amici, lancio sguardi furtivi al mio desiderio interrotto, pregustando il futuro ...

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