- Sei diventata una scopatrice incredibile, se penso che quando ti ho conosciuta fantasticavi, ma non praticavi, devo dire che sei diventata una divoratrice sessuale.-
Federica sorrise soddisfatta per quelle parole e mosse sinuosamente i fianchi nudi per aumentare la pressione del suo corpo su quel sesso caldo che la stava impalando.
- È merito tuo amore, abbiamo iniziato per gioco e siamo diventati un corpo unico ... inseparabili.
Maurizio ascoltava estasiato la voce di Federica e godeva di tutti i suoi movimenti, il cazzo era aggredito e torturato dalle spinte violente che la stessa gli dava lasciandosi andare di peso, libera da vincoli.
Federica era così: le piaceva stare sopra e dettare i ritmi dell'amplesso, ma poi, una volta soddisfatta, si lasciava trasportare e diventava una geisha; bastava avere pazienza e lasciare sfogare il suo bisogno di sesso iniziale.
Sembrava impossibile fosse la stessa ragazza che aveva conosciuto un anno prima all'uscita del conservatorio, così fragile, inesperta, sperduta in quel traffico cittadino...una creatura fuori posto in quell'ambiente.
Si era subito perduto in quello sguardo quando lei, fermandolo, le aveva chiesto un'informazione; rispondendole, aveva sentito uno strano calore salire da dentro e aveva capito che non voleva finire di parlare con lei.
- È una cosa complicata arrivare dove dice lei, se non le faccio troppa paura, l'accompagno io...-
Un attimo di riflessione, poi un sorriso che rimase scolpito nel suo cuore.
- Veramente gentile, mi risolve un sacco di problemi e mi fa guadagnare un sacco di tempo.-
Maurizio ascoltò la sua risposta scrutandola; in realtà l'aveva già spogliata con gli occhi e non perché lei fosse vestita con abbigliamento sexy, ma emanava quel certo non so che: era naturalmente sensuale anche con quegli stracci addosso.
Parlando in macchina aveva conosciuto la sua storia piena di sofferenze e si accorse che non voleva finire di ascoltare.
- Vieni a cena con me stasera?-
Federica guardava quel ragazzo: interessante, discretamente bello, simpatico... e lei era tanto sola...
- Perché no...-
Cominciò così il loro rapporto: all'inizio fu difficile perché lei sembrava venire da un altro mondo; doveva ammettere che era colta e intelligente, ma, a parte questo, sembrava un'aliena tanto era fuori dai tempi correnti.
Vederla fremente davanti alle vetrine, lo sguardo da bambina, era una cosa che lo faceva impazzire.
Era stato diverso quando si era fermata per la prima volta davanti ad un negozio di lingerie e quando aveva esternato con naturalezza le sue opinioni su quel intimo in vetrina; lui, pur non volendo, aveva sentito
un'erezione spontanea crescere sotto i suoi pantaloni.
Fino a quel momento il loro rapporto era stato molto platonico: per qualche motivo inconscio, ogni volta che lui doveva fare quel passo decisivo per finire a letto con lei, si perdeva nei suoi occhi e tutto il coraggio crollava.
- Che ne dici di entrare e comprarti il negozio? Poi così a casa proviamo tutto con calma ...-
Un sorriso ... quel sorriso che faceva tremare il cuore.
- Dai, entriamo e compriamo qualcosa per davvero! Potrebbe anche servirmi ... -
L'aveva detto facendogli l'occhiolino e questo bastava.
Entrava e usciva dal camerino come una modella provetta; incurante dell'effetto che faceva su di lui con quell' intimo addosso, lo provocava chiedendogli consigli;
- Ma se tu vedi una vestita in questo modo come reagisci?-
- Vieni qua che te lo faccio sentire ... -
Federica si era innamorata subito di Maurizio, ma lui era un perfetto imbranato, se aspettava che facesse la prima mossa, sarebbe morta vergine e non era certo quello che voleva...
Si avvicinò a lui incurante della commessa e si sedette sulle ginocchia, poi con un movimento veloce spostò le natiche nude e appoggiò il perizoma che stava provando sopra l'eccitazione evidente di Maurizio:
- Ho capito ... -
Guardò la commessa e disse;
- Queste le compro di sicuro, mi fa vedere altre cose che facciano lo stesso effetto sul mio ragazzo? –
La commessa era abituata a certe effusioni, in quel tipo di negozio le persone si trasformavano e assumevano dei comportamenti strani, sorrise e tirò fuori il meglio...
Maurizio pensava all'ultima frase che aveva detto Federica, l'aveva chiamato il suo ragazzo? Gli sembrava impossibile che l'avesse detto, eppure ...
Continuò a fare cenni d'assenso su quello che provava mentre, confuso, ripensava al momento in cui lei si era appoggiata con il sedere sul suo sesso duro;
- E adesso andiamo a casa, mi è venuta una certa voglia ... -
Maurizio era sulle nuvole, ascoltava Federica, capiva i suoi doppi sensi e nello stesso tempo non riusciva a pronunciare una mezza frase.
- Idiota ... sono un idiota ... - si malediceva per il suo silenzio, per non sapere approfittare di quella situazione.
Federica aveva deciso: quella sera sarebbe stata con Maurizio, era troppo grande il suo desiderio e voleva conoscere il significato dell'amore tramite il sesso come tante volte aveva letto e poi sentito parlare tra quelle fredde mura del conservatorio.
Aveva tenuto addosso un perizoma nero traforato e aspettava che qualcuno lo togliesse...
Maurizio non riusciva a fare calare l'erezione del suo sesso, era passata circa un'ora da quando quella sofferenza era iniziata e lui stava completamente perdendo la cognizione del tempo, sapeva solo che lei era stupenda.
Sexy, bella, fantastica e ...la voleva.
Lei fece quello che da sempre sognava ma che non aveva mai fatto, appoggiò la mano sopra i suoi calzoni e lo guardò negli occhi;
- Ti desidero...-
Cazzo!! Era lui che avrebbe dovuto dirlo a lei...
- Smettila o vado a sbattere per arrivare prima a casa ...-
- Pazienza...rischierò...-
E aprì la cerniera.
- Oh Dio...
Senti il calore della mano toccare i suoi slip, spostarli e venne ...
- Scusa...Scusami... -
Federica sentiva le mani appiccicose, guardò e ascoltò le sue parole, capì che era successo qualcosa di nuovo, tirò fuori la mano e la guardò incuriosita:
- Quindi questo è il famoso sperma...-
Avvicinò le dita imbrattate alla bocca, le socchiuse piano e cominciò a succhiarle per conoscerne il sapore.
Lui fermò la macchina e rimase a guardare lei come fosse in un film, aveva il cuore che era impazzito e il membro aveva sporcato tutto attorno ai calzoni, ma era ancora tronfio e duro.
Lei leccò con avidità lo sperma del suo ragazzo;
- Visto che ho intenzione di abituarmi al tuo sapore, tanto vale farlo da subito...- e rimise la mano dentro la cerniera...
Maurizio rimise in moto la macchina e pregò di non venire di nuovo...
Salirono correndo le scale e una volta dentro cominciarono a baciarsi e a conoscersi intimamente.
- Quanto sei bella...-
Federica era pronta, ma non riuscì a non arrossire mentre veniva spogliata e portata al talamo della sua prima volta.
Si distese e aprendo le cosce allungò le mani verso Maurizio.
Non aveva paura, si sentiva pronta per farlo e lo voleva, era una cosa nata dentro e cresciuta piano col tempo; vederlo tremare la fece sentire ancora più pronta...
Maurizio stava tremando come una foglia davanti a quella ragazzina, eppure, aveva avuto decine di esperienze.
La guardò incantato: era veramente bella, vide le sue mani chiamarlo e si lasciò andare.
Trovò quel mucchietto di peli e vi appoggiò il suo desiderio, sentì che era bagnata e pronta e lasciò che la natura facesse il suo corso.
Federica aprì la bocca e ricevette la sua lingua proprio mentre per la prima volta si sentiva penetrare e riempire, l'imene non fece nessuna resistenza: il tempo di un leggero gemito e lui era dentro di lei.
Cercò di muoversi per non essere goffa ma capì che in quel momento era troppo coinvolta per riuscire a eseguire quello che pensava, fortuna che lui sembrava sapere cosa fare.
Era dentro d lei...troppo bello perché fosse vero, eppure, sapeva che quel calore che circondava il suo sesso erano le sue intimità; incrociò le dita con quelle di Federica e senza smettere di baciarla, cominciò a farle sentire il suo desiderio;
- Ti amo...Ti amo...Ti amo...-
E per la prima volta Federica uscì davvero da quelle fredde mura del conservatorio.
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