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Racconto n° 3952
Autore: Amelia Altri racconti di Amelia
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Once upon a time...
C'era una volta la storia di Lady e Lord.

Iniziata come un gioco. Diventata presto passione divorante, forse amore. Una forma malata di amore. Avevano scopato per notti e giornate intere, ordinando cene e colazioni in camera. Lady arrivava nella stanza di Lord signora e ne usciva trasfigurata. Lui si divertiva a fotografarla con la sexy lingerie e i sandali che le regalava.
C'erano state delle volte in cui Lady aveva iniziato a piangere pochi minuti dopo che lo aveva salutato, mentre il suo taxi diretto all'aeroporto era sorpassato da quello di lui e lo vedeva con lo sguardo gelido, chino sul suo blackberry. Poi aveva superato quella fase di vulnerabilità e il gioco era andato avanti. Dei due era lei a spostare i paletti sempre un po' avanti, in quel viaggio che facevano entrambi per la prima volta. Lui non era un master munito di tutti quegli attrezzi grotteschi, ma un padrone della vita, come lo definiva lei. Riusciva a penetrare nelle sue oscure complessità, a spingerla, mente e corpo, verso quel limite di cui aveva un disperato bisogno per trovare un equilibrio. Sapeva che lei scopava anche con altri, non tradiva mai accenni a gelosia o altre debolezze, anche quando lei declamava gli attributi o le performance degli altri amanti. Una volta le concesse un giovane ragazzo insieme a lui, uno studente di giurisprudenza che aveva incontrato in rete. Ma ebbe il suo regalo goloso solo dopo che gli fece la sorpresa di presentarsi alla Spa del Principe con una ragazza francese dalla pelle bianca e gli occhi tristi. Piccola e morbida, mentre Lady è alta, tonica, bionda e abbronzata.

Arriva a Milano. Taxi. Principe di Savoia. Sorride appena al doorman in livrea mentre l'uomo dei bagagli afferra il suo trolley da cui fuoriesce l'impugnatura di un frustino che ha comprato da Decathlon insieme ai guanti da sci per i bambini.
Alla reception dice, mentre sfila i guanti neri, di cashmere, come il lungo cappotto:
- Il mio fidanzato mi aspetta. Camera n.707
Vibrazione, messaggio. E' lui: Bussa alla porta NUDA. E' un ordine.
Si diverte a metterla in imbarazzo. Il cuore batte forte, ma sorride alla sua mente perversa. Lui non sa che ha indosso solo il cappotto, ha tolto il vestito nel bagno del treno. Cammina decisa, con il luggage porter che la segue con il trolley.
Arrivata nell'ampio corridoio gli mette un biglietto da 10 euro in mano e gli dice:
- Grazie, ma devo fare una sorpresa.
Bussa alla porta, si guarda intorno e fa scivolare giù il cappotto. E' nuda. Lui apre e chiude, rapido, secco come una frustata.


Sei ore dopo
- Non credevo ci saresti riuscita, dice Lord, mentre entrano nel lussuoso ascensore.
-Te l'ho detto, ti stupirò sempre. Voglio andare oltre i miei limiti, e non so quali siano - sorride angelica e beffarda e si spalma su di lui, il fresco di lana le accarezza graffiante la pelle nuda delle braccia. Si abbassa e le sue labbra sfiorano le sue. Sì, gli uomini bassi sono più determinati. Sono come i cani piccoli. Ringhiano alla vita, si fanno grandi e intimoriscono gli avversari.
Si siedono fra le foglie di acanto. Lady ha un tubino nero appena sopra il ginocchio, décolleté Sergio Rossi, brillanti ai lobi e un grande solitario di brillanti, regalo di sua nonna per la laurea. Sfrega il piede sulla sua caviglia, coglie una nota di imbarazzo nello sguardo di lui.
La giovane sommelier arriva con la bottiglia di Grattamacco 2004 scelto da Lady e ne versa un po' perché lei lo assaggi. Con sicurezza lei fa entrare un piccolo sorso, poi un altro, le papille gustative in azione per decifrare aromi nascosti. Fa cenno di sì e apre la bocca in un ampio sorriso, mentre Lord prende la sua mano. Lei sente calore. Lo guarda con una vena di rimpianto. Potrebbero essere una bellissima coppia normale, invece sono solo due complici, compagni di giochi proibiti.
-Sai, quando ti vedo così nobildonna, così raffinata, non mi capacito di come tu possa aver fatto, quello che abbiamo fatto questo pomeriggio.
- Io sono anche questa donna, Giacomo.
Socchiude gli occhi e vede: lui seduto vestito, il suo completo fatto su misura leggermente spiegazzato, il nodo della cravatta allentato, lei a quattro zampe nuda, indosso solo le scarpe altissime, lei che poggia la testa sul rigonfiamento dei pantaloni e annusa come una cagnolina, strusciandosi alle sue gambe, lui che le lega i polsi con corde rosse e nere, il frustino che lascia un segno sulla natica destra, lei che si agita, lui che dice puttana, lei che lo guarda con sfida, lui che la prende per i capelli e la scaraventa sul letto, lei che urla frasi sempre più oscene, lui che si mette il profilattico e la sbatte, da dietro, lei che dice sì riempi la tua puttana, lui che l'afferra per la gola, lei che lo cavalca come una cavalla in calore e smuove il letto, lui che la schiaffeggia, l'orecchio sibila, lei che mentre raggiunge l'orgasmo vuol essere umiliata e picchiata, lui che ha un' espressione folle, lei che si inginocchia davanti a lui e che inizia a leccargli le dita dei piedi, la caviglia per poi risalire, lui che le riempie la faccia di schizzi, lei che dice grazie mio Lord, loro che si addormentano abbracciati, lei che gli scrive ti amo nel foglietto dell'albergo, con la piccola penna nera, ti amo ti amo ti amo, disegna labbra carnose e occhi troppo truccati intorno alle parole, Lord che dice sembri mia figlia di 14 anni, lei che dorme, lui che fa le sue conference call nell'altra stanza, la porta chiusa.

Lady gusta le note speziate e decise del cabernet sauvignon, l'erbaceo del merlot, mentre assapora la carne in crosta di olive con lo sformato di melanzane.
- Sì, io sono luce e buio, signora e puttana, io sono tante donne in una.
Nei suoi occhi coglie smarrimento per la prima volta da quando lo conosce.
- Sai, ti avessi conosciuta dieci anni fa, avrei fatto di tutto per farti innamorare di me. Ora faccio di tutto per non innamorarmi di te.
Anche lei lo avrebbe sposato. Perché è una versione moderna dell'uomo che è stato suo padre. Solo ora se ne rende conto. E si accorge di amarlo, di un amore sbagliato ma che è l'unico possibile.
Meglio così. Lei non vuole quotidianità. Alla fine si sarebbe stancata anche di un bastardo come lui.
Lady non prende il dessert. Ama il salato. Lui chiede un tortino morbido alle albicocche e datteri con gelato alla mandorla.
- Abbinamento giusto, Lady?
- Passito di Pantelleria - dice - è un vino ottenuto da uve appassite al sole, uve di zibibbo, coltivato in buche scavate nel terreno vulcanico, sai, per difesa dai venti caldi africani. Lo si difende dalla salsedine e dai venti africani e poi si lascia disidratare dal sole.
La natura è sadica, a volte.

Amelia

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