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Racconto n° 3984
Autore: Nut Altri racconti di Nut
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La sorpresa
Apro la porta. La camera è avvolta dall'oscurità e, sul momento, non scorgo nulla.
Avanzo a tentoni lungo il muro, tastandolo con la mano alla ricerca dell'interruttore, inutilmente. Poi sento la sua voce: "Vieni..."
Una mano prende la mia, mi conduce nella stanza, mi fa sedere su un basso sedile dal ripiano duro: legno.
Ora gli occhi si sono abituati al buio e posso distinguere le sagome dei mobili: pochi, in verità, nella grande sala.
Un letto a baldacchino nell'angolo a sinistra: dalle cortine blu appena scostate si intravede il biancore di lenzuola ricamate.
Sulla parete di fronte a me un camino. A terra un grande tappeto arriva a coprire una estesa porzione del pavimento scuro. Ora vedo che sono seduto su di una cassapanca addossata alla parete.
Dall'angolo di destra si stacca una figura incappucciata e avvolta in un mantello nero. Si dirige verso il camino e armeggia con gli attrezzi.
All'improvviso una vivida fiamma riempie di lingue lampeggianti il buio, lo scandaglia, lo taglia, lo penetra. E davanti ai bagliori guizzanti, la figura in nero si staglia immobile per un attimo e l'attimo seguente il manto scivola a terra, rivelandola. Toni bassi di una musica suggestiva. Profumi dolci di cannella e di fiori nell'aria.
Trattengo il fiato. E' una visione di sogno quella che mi si offre alla vista.

°°°

Volevo stupire, ammaliare, incantare. Dall'espressione che vedo dipinta sul suo viso, capisco di avere ottenuto il mio scopo: mi sento felice.
All'interno della cornice antica di marmo del camino è stato inserito un modernissimo bruciatore a gas, ma davvero non si direbbe: l'effetto è quello di legna che arde, con fiamme alte quasi mezzo metro, guizzanti, suggestive, e mi è bastato solo premere il pulsante di un telecomando per accenderle.
La sala si inonda di magiche luci che frugano negli angoli, riverberando lingue di fuoco sul soffitto decorato.
Mi pongo davanti al camino, in piedi, immobile, e mi lascio scivolare di dosso il mantello di raso nero che cade ai miei piedi sul tappeto. Nello stesso momento una musica araba in sottofondo riempie delle sue note cadenzate l'ambiente.
Ora che mi sono liberata del mantello, sprigiono il mio profumo. Lo sento come un afrodisiaco, alla pari del ritmo che mi entra dentro, invitandomi alla danza.
Avverto con intensità il morbido spessore del tappeto sotto i piedi nudi, fletto leggermente le ginocchia e porto il piede destro all'indietro, spostando i fianchi verso destra, col bacino proteso, inarcando la schiena, le braccia all'indietro, e descrivo un cerchio perfetto con i fianchi. Ecco, è cominciata la danza. Le cavigliere tintinnano, come i gioielli dorati che mi pendono dal corsetto ricamato e dalla fascia che porto legata ai fianchi, al disopra della gonna di velo color rosso croco, i cui guizzi ricordano quelli delle fiamme alle mie spalle.
Il ritmo sembra entrare nel mio corpo, partendo dalle piante dei piedi nudi, sale su per la colonna vertebrale, elastica, vibrante, fino alle vertebre cervicali, mi penetra, mi possiede.
Dò colpi con i fianchi, faccio vibrare velocemente il bacino o le spalle, disegno cerchi magici coi fianchi e col bacino, disegno degli otto con movimenti fluidi e continui dei fianchi, mi giro su me stessa con piccoli passi, le mie braccia sono serpenti che si sfiorano, o arbusti flessuosi che si piegano nella cadenza del ritmo, tra l'ondeggiare dei capelli.
Il mio corpo non è più mio, è uno strumento che suona anch'esso, che esprime la musica che ascolto. Mi sento libera e felice.

°°°

Ecco cos'era la sorpresa che mi ha preparato, che mi aveva annunciato ... sono più che sorpreso, sono affascinato, profondamente avvinto dallo spettacolo che lei mi offre, per me solo, mentre mi rivolge sorrisi e sguardi di allusivo languore.
Mi sento beato, sapendomi oggetto delle sue attenzioni, e profondamente attratto da lei ...
È la donna che ho sempre cercato, sognato, dolcissima eppure forte, estremamente sensuale ma esigente e selettiva in amore. Mi ritengo così fortunato per essere amato da lei ...
La sua danza mi intriga la psiche in questi pensieri, mi immerge in un'atmosfera di voglie sensuali, di desideri erotici inespressi, avvolgenti, insieme estetici e sessuali, nel coinvolgimento assoluto di corpo e mente.
Lei alterna piccoli balzi da pantera a giravolte veloci, scuotendo le anche ed il petto; piegata sulle ginocchia, si flette al'indietro, i seni e il ventre protesi verso l'alto e percorsi da fremiti ondeggianti che la fanno assomigliare ad un serpente.
E quando alla fine flette il corpo sul tappeto, reggendosi sulle mani, con le gambe ripiegate da un lato e la gola rovesciata all'indietro, come in un gesto d'offerta, gli occhi chiusi, le labbra semiaperte in brevi respiri ansimanti, non posso trattenermi dal balzare in piedi battendo le mani, gridandole: - Brava! - mentre la musica si ferma su un ultimo accordo.
Poi mi avvicino a lei e le accarezzo la fronte leggermente imperlata di sudore.
Si gira su se stessa con scioltezza, come se stesse ancora danzando, ed è fra le mie braccia.

°°°

Ho danzato per lui, ogni mio gesto era un richiamo d'amore, ogni movimento gli era dedicato, ogni impercettibile fremito del mio corpo era un'offerta erotica.
I suoi occhi mi divorano, mentre si china su di me per baciarmi, dopo avermi accarezzato il viso.
Sento le sue labbra morbide sulle mie, la sua lingua che mi accarezza le labbra socchiuse e le penetra, il sapore della sua saliva, del suo respiro ... questo bacio mi provoca lunghi brividi voluttuosi di desiderio e di piacere.
Ci tocchiamo come se fosse la prima volta o l'ultima, febbrilmente ci strappiamo di dosso gli indumenti, presi da un'urgenza che non ammette attese o dilazioni.
Ora siamo nudi una di fronte all'altro, avvinghiati, protesi uno sull'altra, perduti nei nostri baci, lui seduto sul tappeto, io seduta sulle sue cosce, con le gambe che gli serrano i fianchi, coi nostri sessi frementi, a contatto.
- Fammi entrare subito, Dina, ho bisogno di te! - Un fiotto del mio liquido odoroso mi inonda.
E' questo che lui mi provoca sempre: un'eccitazione incontrollabile. Le labbra della fica si aprono da sole ad accoglierlo: entra lentamente, strusciando sul clitoride gonfio di piacere, scivolando come burro sulle pareti della vagina irrorata, toccandomi e premendomi dentro, in quel punto dove una piccola sporgenza mi provoca gemiti di sperdimento voluttuoso.
Lo serro dentro di me appassionatamente, contraendo con forza i muscoli pelvici e sento il suo cazzo gonfiarsi sempre più dentro di me, occuparmi completamente il corpo e la mente.
Lui geme nella mia bocca, le sue mani mi scorrono sulla schiena e, nel momento in cui espiro e rilascio i muscoli, liberandolo, mi afferra i glutei graffiandoli leggermente.
L'orgasmo sale in entrambi rapido, con brividi e scuotimenti congiunti, con ondate accavallate
l'una sull'altra, e spinte forsennate, e schizzi cremosi di sperma che si uniscono alle mie liquide perdite, mentre spegniamo rantoli di piacere nelle nostre bocche, sulle nostre lingue intrecciate.
- Voglio stare per sempre dentro di te - mi dice mentre umori congiunti ci impiastricciano le cosce e plachiamo nelle carezze gli ultimi sussulti dell'orgasmo.

°°°

Non riesco a ritenermi soddisfatto, dopo avere fatto l'amore con lei, anzi, questo acuisce il mio desiderio, il mio bisogno di lei.
Accarezzo il suo corpo abbandonato contro il mio, la bacio con baci leggeri sfiorandole la pelle profumata, le sussurro sospiri tra i capelli. Socchiude gli occhi e mi sorride, allungandomi una slinguatina sulla guancia. Basta questo ad eccitarmi di nuovo, lei ha questo potere.
Mentre la accarezzo, mi sollevo e mi inginocchio al suo fianco, percorrendole coi palmi aperti le gambe dalle caviglie alle ginocchia all'attaccatura delle cosce, poi torno giù e ascolto il suo mugolìo di approvazione, fino a toccarle di nuovo le caviglie. Qui le mie dita si impigliano nelle catenelle che le adornano e lei scuote i piedi per liberarmele, ridendo sommessamente.
La sua risata , così morbida e voluttuosa, è un afrodisiaco per me, e le mie mani risalgono lungo le sue cosce fino alla linea dei glutei, serrandone la carne soda, impastandola, e poi allargandone il solco fino ad esporre alla vista il buchino increspato che si contrae.
Mentre la accarezzavo, l'ho girata dal fianco con il ventre sul tappeto, ed ora è totalmente, meravigliosamente esposta alla mia voglia.
Le faccio cadere gocce di saliva sull'ano ed inizio con le dita un massaggio circolare, mentre le bacio la schiena, i fianchi, il culo. Poi la lecco lì dove l'avevo baciata e sento i suoi sospiri.
La mia lingua passa sui glutei , morbida, ad assorbire la sensazione della pelle delicata e si addentra nel solco ... qui diventa dura ed appuntita, saggia l'increspatura scura del piccolo cratere, vi si insinua, fino a che sento il suo osso sacro premere contro il mio naso.
Lei emette piccoli gridi brevi mentre agito la lingua dentro di lei e le mie dita si insinuano sotto il suo petto a torturarle i capezzoli.
A sua volta mette una mano fra il tappeto e il suo pube e comincia ad accarezzarsi.
Questa vista mi fa uscire di testa dalla voglia. Mi alzo, la sollevo per i fianchi e la faccio mettere a pecorina e così ora non è più la lingua, ma è il cazzo che penetra nel suo anfratto scuro, stretto, caldo, mentre lei mi invita dondolando dolcemente i fianchi e invocando il mio nome. Stantuffo con foga crescente, stringendo i suoi seni fra le mani,ritraendomi un poco fino ad uscire quasi del tutto da lei, per poi penetrarla di colpo, facendola gridare e sentendola chiedere: - Ancora ... - Ancora sì, ancora per tante volte quante ce lo consente il violento orgasmo che improvviso ci investe, annientandoci.

°°°

Mi sento stordita, la testa mi gira. Mi sollevo su un gomito e con l'altra mano tocco lui leggermente. Stringe la mia mano con la sua, se la porta alle labbra e poi, senza parlare, mi aiuta ad alzarmi, mi cinge un fianco col braccio e mi fa camminare fino all'angolo dove c'è il letto, scosta i tendaggi e insieme ci stendiamo, accoccolandoci vicini.
Il suo corpo emana calore ... sento il suo petto e il suo ventre che aderiscono alla mia schiena e ai glutei, le nostre gambe sono intrecciate e con le braccia mi ha avvolto il petto, posandomi le mani sui seni. Un piacevole torpore si impadronisce di noi e ripenso a noi due di poco fa, finché le palpebre si fanno pesanti e gli occhi si chiudono.

Mi risveglio in preda al piacere. Non capisco subito cosa mi stia accadendo, per una manciata di secondi mi sento priva di punti di riferimento, come mi trovassi fuori del tempo e dello spazio. Ma ora mi rendo conto che il piacere mi viene da lui, dai baci leggeri delle sue labbra morbide sul mio sesso.
Quanto tempo è passato da quando mi sono addormentata? Un'ora, o più, o solo pochi minuti?
Non saprei dirlo, ma so che mi sento percorsa di nuovo dal desiderio del suo corpo, e allungo le mani ad incontrarlo. Gli tocco la testa, gli infilo le dita fra i capelli, gli accarezzo il viso e spingo verso di esso il bacino, assecondando la sua bocca.
Chiudo gli occhi nell'estasi, socchiudo le labbra e ci passo sopra la lingua ... sì, la mia lingua lo vuole. Allora mi sposto, allontanandolo e, con una rapida giravolta su me stessa, pongo la lingua sopra il suo cazzo, porgendo alla sua il mio monte di venere.
In certi momenti ci baciamo e ci lecchiamo contemporaneamente, in altri lo facciamo alternandoci, e non c'è un limite al desiderio che ci possiede l'una dell'altro, sempre più forte.
Mi pare di sognare, così immersa nella odorosa intimità del suo corpo, mentre la mia bocca provoca fremiti e sussulti nell'asta che si inturgidisce sempre più.
Sento il clitoride gonfio e le prime contrazioni che dall'utero si propagano alla vulva fin dentro la bocca golosa di lui ... mi sorprende d'improvviso un intenso bisogno di urinare strettamente legato all'orgasmo che mi sta montando selvaggiamente dentro ...
Non faccio in tempo a ritrarmi e un getto breve e forte investe lui che mi beve, mentre gli stringo le guance fra le cosce, inarcata come in una sequenza di danza.

°°°

La voglia di lei mi riprende appena mi risveglio da un breve riposo. Averla qui, nel mio letto, una notte intera, tutta per me, mi pare un miracolo.
Comincio a distribuirle baci leggeri sul corpo e poi sulla sorgente del mio piacere nel suo corpo e così si sveglia.
La sua voglia, al risveglio, rinvigorisce e potenzia la mia. Il suo prendermi nella bocca l'asta, il glande, i testicoli, alternandoli, e alternando baci a carezze della lingua, a succhiate delicate o decise ... lei mi fa impazzire.
Sento i suoi capelli sulle mie cosce, mentre la sua bocca mi strega e a tratti non riesco nemmeno più a darle piacere con la mia, tanto è forte ciò che provo.
E' continuamente irrorata e sento il suo sesso vibrare nella mia bocca; capisco che è prossima al culmine. E all'improvviso emette un getto con un grido, un getto odoroso che mi schizza sul palato e che inghiottisco incredulo, sorpreso, emozionato.
Così emozionato da arrivare all'acme anch'io, immediatamente. Nella sua bocca, mentre è ancora inarcata nel piacere.
Nel suo, nel NOSTRO piacere.


Dedicato

Nut

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