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Racconto n° 4215
Autore: Thierry59 Altri racconti di Thierry59
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Assenzio
Quasi mezzanotte. Fuori l'aria umida di inizio autunno permette ancora le finestre aperte, mentre dentro casa mia, candele accese rigorosamente rosse e profumate ai frutti di bosco proiettano sul soffitto tante piccole ombre fatte di minuscole stelle. Sembrano tanti piccoli desideri o anche tante piccole promesse -chissà- magari per qualcuno dal sorriso complice di chi tace ma già dice di sì.
Alzo gli occhi ed osservo, la penna in mano ed un'aria soddisfatta, quasi trasognata per quanto intorno a me, dopotutto l'atmosfera di questa notte non è niente male anche se sono sola.
Penso, e ricordo che alcuni giorni prima, per strani intrecci o virtuosismi della vita, avevo avuto l'opportunità di rivedere quel sorriso complice, per il quale un tempo ebbi uno strano brivido e per il quale ora avrei sicuramente avuto il piacere di riprovare la stessa sensazione.
Quel brivido lungo la schiena, un tempo non poteva però arrivare oltre il limite, non poteva nemmeno permettere al pensiero di correre e di portarsi al margine del lecito, poteva solo sbirciare di nascosto le immagini di chi a quel sorriso apparteneva, ed era bella, bionda e sexy da morire. Viaggiavo con la fantasia ed i pensieri erano proibiti, desideri che si presentavano sotto forme azzardate ma ferme, inchiodate senza nessuna possibilità.
Avessi potuto, una sera di un tempo, dove per me la monotonia era stata l'unica amica in mezzo a facce incolori ed acide, l'avrei presa per mano ed invitata fuori, distante per ascoltarla raccontarmi di lei e di quel suo sorriso. Ed avrei interrotto il suo dire accarezzandole il viso perfetto ed i lunghi capelli biondi e lisci e perfettamente in armonia con tutta la sua persona di donna sensuale come poche ne avevo viste prima.
Penso... e paragono i pensieri di un tempo a quelli di ora. Avevo rivisto il suo sorriso, che era uguale al mio ricordo; dettava le stesse immagini, le stesse inquietudini, la stessa voglia di prendere quel viso fra le mani ed inzupparlo di baci, in silenzio, senza dire una parola.
La sua voce, le sue mani, i suoi occhi brillanti ed espressivi, il suo fare di chi non ha paura avevano provocato in me una strana, avvincente attrazione, un qualcosa di immediato e sicuramente provocatorio.. ed ad un tratto il trillo del telefono ed il cuore che sobbalza dopo aver letto il suo nome sul display. E' lei che mi scrive e mi saluta con aria disinvolta di chi sorride e sa.
L'Assenzio che io adoro.
Il suo nome è Assenzio.. che le conferisce tutto il mistero ed il fascino a me cari nei ricordi e nei pensieri di adesso, che si fanno vivi e tumultuosi, come onde enormi in un oceano di sensualità.
Con il cuore che scoppia fuori dal petto rispondo al saluto con estrema finta tranquillità, e scrivo senza nemmeno sapere che cosa, rimanendo là, incredula a fissare quelle poche righe di saluto che per me sembravano pagine e pagine di poesia.
Penso... e non distinguo più il passato da ora.
Mi sembra che il tempo si sia fermato e ritrovo lo stesso sapore di attimi già vissuti, e tutto ciò mi meraviglia.
La piacevolezza ed il profumo che già sento sono per me messaggeri di ciò che ora, forse, potrebbe diventare finalmente realtà... e ce l'ho già fra le mie braccia, stretta in un abbraccio forte, virile, quasi una morsa a significare che la gioia è davvero tanta ed il piacere che ne consegue indescrivibile.
E' già mia.. mia nei baci senza fine, mia nelle carezze sempre più proibite. Mia nello scioglierle i lunghi capelli biondi mentre le mani, cercandosi, non lasciano spazio a null'altro che carezze e lunghi orgasmi. Mia nei suoi sospiri e nel cercarmi, mia nel piacere dato ed avuto quando le parole non servono più.
Motivi in alternanza come fossero musica dalle note infinite.
Assenzio, verde ed intenso come la sera che ci ha viste insieme per la prima volta, disinvolta e sicura lei, timida ed assolutamente emozionata io. O forse viceversa, ma ciò conta poco.
La sobrietà e la classe contraddistinguono le persone che fanno del loro credo la pazienza e la conoscenza profonda, che non lasciano posto a nulla che non sia sincero e perfettamente in linea con la coscienza. E questo è stato l'incontro a seguire, fatto di voci in accordo e di perfetta sintonia, dove i toni sono miti ma sottintendono grande e squisita passionalità, che non teme il tempo per dimostrarsi. Bella e dolce donna dai colori e dai bagliori del verde e del blu.
Incredibili le sue frasi, i suoi movimenti, i suoi sguardi.
Penso, mentre la guardo, la scruto e vedo le tinte forti e decise della sua anima che non lascia spazio a frasi inutili ed al contrario fissa le coordinate di chi sa con esattezza il percorso lasciando ai meno ciò che non è degno di essere visto dai suoi occhi nocciola.
Assenzio.
Parole d'Assenzio, docili ed erotiche, mentre il desiderio si fa sempre più intenso ma non cede alla smania del tempo che potrebbe bruciarsi troppo in fretta. Meravigliosa scoperta di una notte dove l'aria umida di inizio autunno è complice di un sorriso che tace ma dice di sì.
Raccolgo i miei ultimi pensieri mentre la guardo ancora, con il cuore zuccherato e le tempie che risuonano i battiti del desiderio. E per mettere pace alle mille domande che risuonavano dentro alla mia anima, davo risposte certe ed esclusive, per pensarla ancora mia, avvolta nella luce verde di quella notte.
Sono sobria, sono grande, sono cosciente, sono docile ma ferma.
Sono forte, sincera e franca. Mi lascio scappare una frase in più che però non disturba, ne sono certa, e con mille fili di inquietudine mi chiedo se non sto sognando.
Bella e disarmante, sensuale e fiera compagna di una sera, dove il tempo scappa e dove tutto ha un sapore in alternanza, l'avrei amata subito, l'avrei presa in mezzo alla gente nella sala dalle tinte ambrate della cena perfettamente in linea con l'atmosfera.
E la vedrò ancora, e ancora.
Per credere agli strani virtuosismi della vita, per vedere nelle notti d' autunno il cielo trapuntato di stelle e di promesse per quel sorriso che, in silenzio, ha già detto sì.

Thierry59

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