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Racconto n° 4221
Autore: Thierry59 Altri racconti di Thierry59
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Nero
Lussuriosa.
Non esistono altri termini. Il suo fare lo è, il suo parlare lo è, la sua lampada con il paralume rosso, il tendaggio di velluto e la sua bocca, gonfia di plastica lucida per renderla più attraente. Lussuria, ingordigia, perversione per un sesso che, se manca, porta alla spasmodica ricerca di ciò che più compiace le sue voglie. Donna o uomo che sia.
Puttana.
Non esistono altri termini. Tutto di lei lo è: le sue mani, i suoi occhi, il suo grosso culo, il suo mentito sentimento verso cuori che le si protendono, sanguinanti, sinceri, sani.. uccisi dalla perversione del suo ardito fare. Cacciatrice di chiome bionde o nere corvine, dominatrice dai tacchi a stiletto su stivali neri in vernice che riflettono la luce offuscata delle lampadine e degli incensi dall'odore acre delle chiese parate a festa, macabra commemorazione dei Santi o dei Demoni. Uomo sotto forma di donna o donna con le movenze e le capacità feline e dure di un domatore in gabbia, gli occhi di cento fiere puntati contro. Attenti, sospettosi, cattivi...gli spiriti dell'immensa voglia, che come una malattia la prende e la soffoca.
Sempre.
Unica tregua, la parte di lei che non si vede.
La parte che detta gli spartiti delle note della musica affascinante che trasmette prima, per portare i cuori nel giardino dell'Eden.
Avvolgente, seduce e bacia. Lingua fra le gambe. Lingua fra le natiche, bocca che succhia seni, mani che accarezzano piano, occhi che ghiacciano, paralizzano, ipnotizzano. La sua voglia che sale. Aumenta ed arriva all' acme di spasmi dal colore della sua anima. Il Nero.
Nero perchè la sua voglia è Nera. Opaca, egoista ,oltraggiosa. Le fiamme del piacere trasformate in dolore sordo, che brucia l'anima.
Obbedisce, se serve, picchia e sculaccia. La sua arma preferita è un affilato coltello, con il quale ha il potere totale, assoluto, di donna Nera e torbida che ti prende e ti sbatte contro il muro; il respiro affannoso per l'orgasmo che ti provoca solo con lo sguardo.
Le spalle curve e la bocca in mezzo alle tue cosce, aspetta ore ed ore e danza lenta attorno a te ed ai tuoi respiri che si fanno sempre più affannosi, la gola che si secca, il tuo sesso che inonda le mani e le sue labbra.
Cattiva.
Nera e torbida. Ti cavalca con l'ardore di cento falli protesi, umidi e lisci, dentro e fuori di te; un movimento sospeso fra la gioia ed il dolore. Fra urla di piacere e di compiacimento.
Il suo.
Non si ferma, non ti ascolta, non ama il silenzio. Le parole devono scorrere come fiumi in piena. Lamenti di orgasmi intramezzati a frasi di significato molteplice. Il suo nome sempre in Primo Piano.
Vittima, carnefice, Angelo dai mille volti, Diavolo con una sola faccia: la sua. Ti bacia, ti succhia, ti inghiotte l'anima tutta d'un fiato. La assapora piano, la sorseggia, la assaggia a piccoli bocconi. La gusta con l'Assenzio che inebria ed appaga. Infine la sputa assieme a lingue di fuoco, con l'arroganza e la soddisfazione di chi non sa più che farsene.
Perversa.
Non esistono altri termini. La sua figura lo è. La rappresentazione dei suoi sensi, e la radiosità che mette nel raccontare le sue imprese, con gli occhi che brillano e la bocca che non smette mai di formare cuori concentrici di frasi che catturano ed inebriano chi ascolta.
Racconti rabbiosi, sporchi, ma miscreduti e disconosciuti. Parati dietro a sipari di velluto verde scuro,come tutte le sue verità di donna Nera, mai appagata, insoddisfatta e dolente, che descrive scenari surreali come quadri di Dalì.
Chi le crede rimane intrappolato nella sua tela, che tesse piano con maestria e grande dire. Promesse fatte di lunghe attese per far sì che la sua anima si affianchi alla tua.
Bugie.
I capelli nero corvino, lunghi come tentacoli di piovra. Le ombre nella camera da letto, il desiderio che emana al solo sguardo. La lussuria che esprime, scevra da ogni sentimento.
Si muove sinuosa come una pantera Nera dagli occhi giallo oro, lucenti, profondi. Ti vede, ti studia, ti annusa, ti lecca, si avvicina piano, con gesti lenti, maestra di seduzione ed erotismo malato. Brusca ti prende e ti arrotola sul letto, ti morde l'anima e te la restituisce a brandelli, paga di aver ascoltato tutte le urla di piacere e disperazione.
Ingorda.
Non esistono altri termini. Ingorda di vederti nuda e vogliosa. Nuda e calda fra le sue braccia. Nuda, mettendo a sua disposizione tutto di te, come se non esistessi più. Ingorda di orgasmi di ogni tipo, in ogni posizione, con ogni mezzo, il primo di tutti uno stiletto puntato sullo stomaco. Non avrà mai la pazienza di vedere schizzi di piacere su di lei, perchè girandosi non potrà mai cogliere quell' aspetto che può essere reale e non dissacratorio come i suoi desideri. Non parla, non teme e nulla le appartiene veramente, solo notti effimere di sesso e finzione.
A te, questo ricordo vestito di pura verità.
Non mi avrai mai più.
Non mi hai mai avuta, ma ti regalo un colore.
Nero.

Thierry59

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