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Racconto n° 4333
Autore: Fantasypervoi e Leda Altri racconti di Fantasypervoi e Leda
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Vento nuovo
Avevo bisogno di cambiare, avevo bisogno di te!
Giovane, spigliata e intelligente, provocante nel tuo sensuale modo di essere.
Le tue idee appassionate mi hanno scaldato, riportandomi a diatribe lontane e, improvvisamente, mi sono accorto di essere più gioviale e simpatico, più propenso all'ironia ed allo scherzo, come da molto tempo non mi accadeva.
Una scoperta piacevole, nell'anima e nel corpo: ho cominciato a guardarti con occhi diversi, ogni giorno che passa mi sembri più bella, scopro particolari del tuo viso che mi erano sfuggiti, guardo il tuo corpo nudo, bacio la tua pelle centimetro dopo centimetro, assaporo le tue intimità gustandomi gli anfratti più nascosti.
Mi piace il tuo infervorarti mentre parli, mi piace sentirti gemere quando ti entro dentro.
- Piano, fai piano...
Queste parole mi si sono impresse in mente ed il mio modo di amare è cambiato per te: i tocchi rudi e decisi si sono ingentiliti, i ritmi forsennati sono cambiati per rispettare i tuoi tempi ed il tuo assaporare il piacere.
Una nuova maniera di amare, una nuova esperienza, una brezza leggera che sta diventando tempesta. Sei sempre più passionale, guardo i tuoi occhi mutare, da dolci e teneri in forti e decisi, i tuoi movimenti perdono la consueta dolcezza ed i tuoi baci si trasformano in morsi violenti.
Sei come un serpente a sonagli, gli stessi scatti, insidiosi e pericolosi insieme.
Sorridi fiera.
Ti guardo e tremo mentre mi affondi le unghie nella carne, i tuoi morsi sono un dolore lungamente atteso, il tuo corpo cerca il piacere adagiandosi sul mio e tutto diviene sublime. Il tempo scorre veloce, come il sangue nelle nostre vene, il cuore accelera seguendo l'eccitazione: la bufera dei sensi è iniziata.
Ti guardo inebriato mentre ti giri a mostrarmi la schiena, scendo con lo sguardo sulle natiche, rimango affascinato dalle tue forme, adoro quella forma di violino.
Accarezzo la tua pelle e mi gratifico baciandoti dove pochi possono: amo il tuo sapore, succhio avido il nettare che lento mi scende sul viso, le mani cercano i seni turgidi, li accarezzo dolcemente, come piace a te, mentre la mia voglia sarebbe di stringerli rudemente.
Ascolto il silenzio, rotto soltanto da piccoli gemiti di piacere seguiti dai movimenti del bacino che, indecente, asseconda la mia lingua.
Ti piace...mi piace.
Le dita lasciano i seni e scendono a cercare la polpa calda, trovano il fiume libero e affondano sapientemente ad esplorare la meta ambita, gioco con le labbra mentre scivolo in te, rimango stupito nel sentirti così stretta.
Vorrei dirti mille cose mentre ascolto la tua voce esile:
- Insieme, verremo insieme...
Le tue parole sussurrate mi riempiono la testa.
Sì piccola mia, verremo insieme...

Fantasypervoi e Leda

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