Place des Vosges la sera è un incanto. Noi due per mano, adagio, con innata classe, ad osservare, il naso all'insù, quelle strane forme che prendono le nuvole avvolte in disegni che sembrano panna.
Lei abita lì, a le Marais, quartiere à droit de la Seine, dove i colori ed il cielo d'inizio estate prendono forme di naturale bellezza. Miracoli della natura, sfondi dipinti selvaggiamente, come la sua vita di ballerina classica al sesto anno di studio. La forza del suo sguardo, la dolcezza del suo incedere, prendono a calci la sua vita in netto contrasto con tutto quello che le gira intorno...
Sensuale.
Elettrizzante.
Elegante.
La finestra aperta e le note del Nocturne n.2 in Eb Major di Chopin mentre lei balla leggera, incantevole, una meraviglia che sconvolge, che dilania l'anima. Che non ti lascia scampo.
I suoi occhi su di me, avvolgenti e gentili, gettano mille riverberi. Schegge nere che trafiggono il cuore se solo rimani immobile a guardarla, e che schiariscono dopo piaceri dal sapore difficile da descrivere.
Mi alzo, la prendo fra le braccia, le scosto appena la spallina della sottoveste di raso nero che indossa sempre quando danza per me...
I miei baci ovunque, sul suo collo, sul viso, sulle mani che stringono le mie, le note di Chopin in un'estasi di passione che di lì a poco ci vedrà amanti passionali e maledettamente innamorate.
La forza del suo sguardo.
Il profumo della sua pelle.
Les yeux.
E' il nome che le ho dato dopo una notte d'amore nella quale i suoi occhi hanno fatto con i miei un patto di eterna appartenenza. L'anima messa a nudo in uno sguardo profondo, trafitta da frecce avvelenate dal sapore del suo sesso che mi vuole e mi chiede ancora, ed ancora mi avrà.
Les yeux così francese, così bella, una luce nell'aria profumata ed accogliente della sua casa, adornata come fosse sempre festa.
Non ricordo come l'ho incontrata, ed il perché. Ma la successione delle sue immagini splende e toglie il respiro.
Danza con la passione con la quale fa l'amore con me. Trasporta la sua anima su orizzonti lontani, difficili da descrivere o solo da comprendere... è come una piuma leggera che portata dal vento, compie mille figure nell'aria.
Io sono qui ad ammirare tanta bellezza, in silenzio.
In una Parigi a senso unico, dove anche il più difficile dei sentimenti prende ora forma e nome, tutto rispecchia lei e i suoi passi di danza, velluto fra le mani e seta sulla quale dormire, nude ed appagate.
Les yeux.
La mia Les yeux.
Io le appartengo, e lei lo sa da sempre. Mi racconta le bellezze della sua infanzia, rafforza i toni per sembrare più grande, per fare di lei la bambina che tutti avrebbero voluto avere; io sorrido, ascolto, ma in fondo non le credo molto.
Ma è talmente bella che anche la più stupida bugia, prende la forma della verità, e come sempre la perdono, e non le racconto mai i miei dubbi.
Ma Paris è lontana. E le lacrime a volte rigano i nostri volti al momento della lontananza.
Lei appoggia la testa sul mio seno, e canta sottovoce perché dice che cantando lascia un pezzetto di sé nella mia anima, e quando tutti i pezzi saranno finiti, per noi il tempo della solitudine non ci sarà più...
La cosa che di lei disarma è la grazia e la dolcezza che irrompono quasi prepotenti da tutto ciò che le appartiene. Lei colora di note confetto tutto ciò che le sta intorno.
Nell'amore lei è silenziosa, essenziale, quasi irreale.
Sprigiona la passionalità più ardita se i suoi occhi lo decidono, mi ama per notti intere e per giorni interi, e le ore si fermano dentro a quel letto ricco di frutta acerba e profumi selvaggi, nell'alcova del suo seno che bacio addormentandomi.
Les yeux mi ama da morire.
Parigi mi appartiene ormai, e da qui scrivo questa pagina per lei, che ormai fa parte della mia vita, come fosse un dipinto di Manet, ritraendo il suo viso ed i suoi bellissimi colori.
Meravigliosa ossessione.
Donna parigina.
Piccola perla di zaffiro blu.
I tuoi occhi che sanno fermarmi il respiro. Et moi, je t'aime...
Thierry59