Barbara era nuda sul letto, il viso soddisfatto, il sesso appena concluso era stato appagante, aveva dato molto e preteso altrettanto, si sentiva in quella fase mistica del dopo, quando svanisce la tensione emozionale creata dall'adrenalina ormonale.
Nel letto disfatto, le lenzuola nere erano ancora intrise dei loro sudori, si girò verso Maurizio e s'accorse che lui la guardava ancora con gli occhi pieni di desiderio.
Ogni volta rimaneva stupita: quell' uomo aveva una resistenza esagerata, pur essendo molto più grande di lei, riusciva a tirare fuori energie inaspettate: nella sua esperienza di donna, nessuno l'aveva mai fatta sentire femmina e disinibita com' era riuscito lui; aveva un fascino unico e risultava impossibile negargli qualcosa, aveva un modo di chiedere ed esigere talmente naturali...
Quel pensiero fugace lasciò il posto alla curiosità di sapere cosa stava pensando, allungò una mano sul sesso semi rigido del suo amante e cominciò una lenta carezza lasciva, poi, sempre più convinta che lui stesse pensando qualcosa d'indecente su di lei, gli venne voglia di sapere;
- A cosa stai pensando? Hai la tipica espressione del ludico, credevo d'averti accontentato, cosa ti sta passando per la testa?
- Toccati...è questo il mio desiderio in questo momento, voglio guardarti, mentre ti accarezzi. Voglio imparare a muovere le mani sul tuo corpo come piace a te e credo che guardarti mentre lo fai tu, sia il modo migliore per capire...
Barbara, rimase sorpresa per quella richiesta: non che si vergognasse, ma la riteneva una pratica estremamente intima, da praticarsi solo in casi estremi, l'aveva fatto sempre fatto in momenti di lunga astinenza o di massima eccitazione e, sempre per mancanza di un partner, oppure, perché il compagno non era riuscito a soddisfarla come doveva; sentì che il sesso di Maurizio stava trovando vigore e si ritrovò eccitata.
Ancora una volta si rese conto di quanto quell' uomo sapesse toccare il suo erotismo latente;
- Fallo anche tu. Anche a me piace capire e mi eccita guardarti, mentre t'avvicini all'orgasmo: hai un modo di contrarre il viso che è sublime, riesco a percepire il tuo piacere come se fosse il mio.
Maurizio ascoltò quelle parole rimanendo piacevolmente soddisfatto della richiesta di Barbara, aveva trovato una donna che sapeva mettersi in discussione sul sesso affrontandolo insieme e che non si tirava mai indietro, qualsiasi fosse la sua richiesta: non era un rapporto - schiava- padrone - era piuttosto uno spostare continuamente l'asticella della conoscenza intima senza falsi pudori;
- Bella idea...
Spostò la mano di Barbara dal suo membro e mettendosi in ginocchio sul letto, si dispose davanti a lei, cercò la posizione più consona, poi, guardandola negli occhi con lussuria e sfida, cominciò a stringere il proprio sesso creando una danza erotica di movimenti per la sua donna.
Barbara era estasiata: guardava i muscoli tesi delle gambe di Maurizio, in quella posizione, era uno sconvolgimento ormonale, guardava la mano dell'uomo sul membro e immaginava le sensazioni che stesse provando, lo sguardo di Maurizio la stava sciogliendo mentalmente, le venne naturale mettersi di fronte a lui nella stessa posizione e scendere con le dita a cercare le piccole labbra già umide e pronte a lasciarsi accarezzare, toccandole, si rese conto che erano ancora dischiuse per il sesso fatto, istintivamente il pensiero tornò all'amplesso consumato, riconobbe il proprio desiderio che cresceva e, ricambiando lo sguardo dell'amante, dolcemente introdusse le dita dentro il suo fiore cercando quel piccolo bottone nascosto che pochi sapevano toccare..
Maurizio stringeva con forza sul sesso bloccando in parte lo scorrere del sangue nelle vene gonfie; guardava Barbara che dopo averlo sfidato con lo sguardo, adesso, reclinava la testa all'indietro spingendo il bacino in avanti, le dita affusolate sparivano dentro il ventre, creando tremiti e gemiti, le natiche della ragazza sfioravano le lenzuola, gli venne in mente il comportamento di una ragazza in un sabba di streghe visto in un film tanto tempo prima, cercò di adattare il suo ritmo a quello di lei, si avvicinò affinché le gambe potessero toccarsi e lei potesse percepire la sua presenza fisica.
Barbara era partita per la tangente, si lasciò trasportare da quel nuovo gioco erotico, all'inizio aveva guardato Maurizio, mentre si accarezzava, poi, il languore che cresceva tra le sue cosce la trascinò verso l'oblio, chiuse gli occhi e pensò a lui che la guardava, mentre, indecentemente si masturbava come le aveva chiesto, questo pensiero l'aveva fatta letteralmente impazzire di piacere, aveva sentito un brivido intenso che ben conosceva, salire dalla punta dei piedi per arrivare come una scossa elettrica al cervello, era pronta a concedersi a se stessa.
L'ultima richiesta del suo uomo, era la più difficile da eseguire:
"Guardami mentre stai per venire, io farò altrettanto..."
Si risvegliò dal suo coma mentale sentendo il contatto fisico e riportò il viso davanti a lui, scese per un attimo a guardare il sesso di Maurizio e vide la punta violacea, notò le vene ingrossate e capì che l'esplosione era vicina; l'ultima cosa che ricordò prima di perdersi nel suo delirio erotico, furono le vene del collo ingrossate dalla tensione dell'uomo, poi, senti il fluido bianco scaldarle la pelle e in quel momento, ebbe un orgasmo indescrivibile, colpì violentemente il proprio clitoride e mantenne la promessa di tenere gli occhi aperti, fissi nei suoi.
Era esausta, sentiva le gambe fiacche e una stanchezza improvvisa su tutto il corpo, Maurizio la stava accarezzando e coccolando, le diceva frasi dolci, la riempiva di complimenti, quello che aveva fatto, era stata un'esperienza intrigante, quando sentì che stava per parlare, sperò in cuor suo che non le chiedesse come fosse andata, l'avrebbe trovata una frase banale e frivola, ancora una volta fu spiazzata:
"Mi è piaciuto un casino, che ne dici di rifarlo a parti invertite? Tu lo fai a me e io a te?"
Barbara, istintivamente guardò il sesso di Maurizio, vide che stava nascendo una nuova erezione.
Lo guardò con un sorriso malizioso e un pensiero veloce le venne in testa - ma dove cazzo le trova tutte queste energie questo vecchietto - ?
Poi, lasciò che il fiume seguisse il suo corso.
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