Caro ex, mi sono innamorata di un altro, non voglio girarci intorno, è questo il motivo fondamentale per il quale ti lascio.
E' vero, è solo un diciottenne senza arte né parte. Probabilmente non ci sposeremo mai, né mi renderà madre. Verosimilmente tra qualche anno starà già correndo dietro ad un'altra sottana e io morirò di dolore, ma non mi sembrano motivi sufficienti per rinunciare a lui.
Razionalmente posso darti tutte le ragioni che vuoi, ma cos'è la ragione quando di mezzo c'è la passione?
Non m'importa niente dell'appartamento che ci hanno preso i tuoi e del matrimonio in grande stile. Ora m'interessa solo di lui.
Conoscendoti, starai pensando che sono una stupida, giusto? Forse è vero, ma almeno sarò una stupida che ha vissuto un grande amore, e non mi pentirò mai di questa scelta.
Posso tranquillamente mettere a confronto i nostri due anni di fidanzamento con i due mesi che ho passato con lui e sei tu che ne esci con le ossa rotte.
Sono stanca del sesso tiepido e delle serate davanti alla televisione. Sono stanca del pranzo della domenica dai tuoi e della pizza del lunedì.
Settimana dopo settimana mi sono spenta per colpa delle tue abitudini monotone e scontate.
Sei grigio come il cielo prima di un temporale e prevedibile come la scadenza del canone tv.
Solo un merito ti concedo: la tua sbadataggine cronica, è grazie a quella che ho conosciuto Ivan. Una sera ti sei dimenticato le scarpe da calcio e sono corsa al campo sportivo per portartele. Lì cupido mi ha trafitta con il suo dardo.
Non mi avevi detto che nella tua squadra c'erano giocatori così indecentemente belli. Appena arrivata mi è corso incontro una specie di dio greco in pantaloncini corti. Mi ha spiegato che erano ancora tutti negli spogliatoi e di lasciare a lui le scarpe.
Fisico stupendo: spalle larghe, bacino stretto, ventre piatto e lunghe gambe muscolose. Per non parlare del viso perfetto: grandi occhi scuri contornati da ciglia lunghe e folte, bocca vermiglia e carnosa, naso delicato, carnagione olivastra e splendenti capelli neri.
Gli è bastato un sorriso per risvegliare tutti i miei sensi e quando mi ha stretto la mano presentandosi avevo già deciso che doveva essere mio a tutti i costi. Ma Ivan mi ha preceduta. Non era ancora finito l'allenamento e lui aveva già trovato il mio numero di telefono frugando nel tuo cellulare, non eri ancora tornato a casa e noi ci stavamo già dando appuntamento.
La prima volta che sono uscita con lui mi tremavano le gambe.
Sì, sono passata a prenderlo io perchè lui non ha ancora la patente. Sinceramente, quando ho saputo che aveva solo diciotto anni ho avuto un attimo di esitazione, ma per una volta ho deciso di buttarmi, consapevole che sette anni in più non sono nulla al giorno d'oggi.
Al primo bacio ho capito che ti avrei lasciato. Troppo facile scordarmi di te fra le sue braccia, completamente assente il senso di colpa.
Quella prima serata si è conclusa a casa sua, cercando di non far rumore per non svegliare i suoi genitori.
Candidamente mi ha confessato che per lui era la prima volta e sulle prime non gli ho creduto, mi sembrava impossibile che ancora nessuna avesse messo gli occhi su uno splendore del genere. - Aspetto quella giusta - mi ha sussurrato in un orecchio e il mio cuore si è messo a battere all'impazzata.
Diceva la verità, sai? L'ho capito dal tocco incerto delle sue mani, inizialmente leggero e timoroso, poi via via più sicuro. Ho dovuto aiutarlo con i gancetti del reggiseno e non ho potuto evitare di sorridere della sua espressione estasiata davanti al mio corpo nudo. Mi ha fatta sentire una splendida opera d'arte. Mi ha amata e venerata.
E' stato stupendo guidarlo alla ricerca del mio piacere, guardarlo rapita accarezzarmi il seno, lambirmi i capezzoli con la sua lingua curiosa. Perdermi nel suo sguardo che cercava ora la mia approvazione ora il mio piacere ed invitarlo a proseguire il suo cammino. Morire al leggero danzare delle sue mani sul mio sesso voglioso e chiedergli di approfondire quel tocco. Sentire le sue dita immergersi in me e la sua calda bocca chiudersi sul mio clitoride pulsante. Mi sono abbandonata alle stupende sensazioni che stavo provando.
Difficilmente tu mi hai fatto venire usando la bocca in questi due anni, lui c'è riuscito al primo colpo nonostante l'inesperienza.
Caro ex, scusami per i dettagli, solo che quando nomino Ivan non riesco a non pensare ai due mesi di sesso sfrenato trascorsi da quella prima volta a casa sua. Si è dimostrato un amante terribilmente attento e curioso. Non si è mai accontentato del "tu sopra e io sotto" che piaceva tanto a te perchè ti permetteva di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Con lui ho allenato muscoli che non sapevo nemmeno di avere e che mi sono ritrovata doloranti dopo qualche amplesso particolarmente movimentato, come quella volta che l'abbiamo fatto nella casetta degli attrezzi del campo sportivo, scomodamente avvinghiati sul trattorino per tagliare l'erba; oppure quella volta che l'abbiamo fatto proprio sotto al tuo naso, mentre russavi placidamente sul divano e nel freddo di una notte dicembrina ci siamo amati contro un muro appena fuori casa.
Non ti sei chiesto perchè ultimamente vengo a vedere tutte le partite della vostra squadra, perchè le mie uscite sono sempre più frequenti e perchè ho smesso di brontolare se non facciamo mai l'amore? Forse non ti interessa così tanto, forse anche per te il nostro rapporto è diventato solo una routine.
Certo, probabilmente questo addio ti coglierà all'improvviso e sulle prime starai veramente male, ma se lascerai da parte l'orgoglio ferito, capirai che tutto questo va bene anche a te. Sto solo dando il colpo di grazia ad una storia che era già agonizzante, prima di un matrimonio che sarebbe stato solo un errore.
Per questo ti lascio e per questo sarò felice con un altro.
Serendipities