Mi piace immaginarti, mentre sono qui seduta alla mia scrivania.
Pensare che ti sei presa una giornata di libertà dal lavoro, pensare che non hai saputo resistere a questo bel sole che profuma già di primavera e che per qualche ora hai mandato al diavolo tutti gli impegni.
Mi piace immaginarti intanto che ti vesti lentamente: un perizoma nero e una corta sottoveste di raso dalle spalline sottili. I tuoi capezzoli sono piacevolmente solleticati dalla stoffa leggera, visto che non indossi nemmeno il reggiseno. Ti infili le autoreggenti accarezzandoti le gambe. Fremi perchè oggi è una di quelle giornate in cui la voglia ti prende e non ti lascia più andare finché non l'hai ascoltata.
Ti infili una maximaglia di lana, quella che ti fascia magnificamente il corpo e ti fa stare bene con te stessa. Completi il tutto con piumino, stivali ed occhiali da sole, ed esci di casa.
Sei contenta per questa piccola evasione e cammini per la città godendoti gli sguardi dei passanti, sai di attirare l'attenzione di uomini e donne e te ne compiaci.
Ti immagino, mentre raggiungi il parco perchè hai un appuntamento con un'amica speciale. Oggi ti senti particolarmente ardita, così ti nascondi come puoi dietro ad un albero e in un lampo ti sfili il perizoma. E' già umido di te, lo annusi inebriandoti del tuo stesso profumo e poi lo metti in borsa.
La tua amica ti attende su una panchina un po' in disparte, ti siedi accanto a lei e rabbrividisci leggermente quando le tue natiche si appoggiano alla pietra fredda della panchina e di rimando i tuoi capezzoli si inturgidiscono.
Mi piace pensare che ti slacceresti la zip del piumino e ti tireresti un po' più su l'abito per prendere questo delicato sole, ma ancor di più per esporti agli sguardi della tua amica. I tuoi sensi sono in allerta, mentre senti i suoi occhi che ti percorrono lenti, soffermandosi avidi sulle protuberanze formate dai tuoi capezzoli tesi allo spasmo e poi più giù, al pizzo delle autoreggenti ora parzialmente scoperto.
Poi gli sguardi non basterebbero più, lei si avvicinerebbe e ti coprirebbe la bocca con la sua nello stesso istante in cui la sua mano si infilerebbe sotto la tua gonna. Apriresti la bocca per accogliere la sua lingua e le gambe per accogliere le sue dita. Ti abbandoneresti completamente alle sensazioni che stai provando, dimenticando che vi trovate in un luogo pubblico, o forse sarebbe proprio questo ad amplificare le tue sensazioni?
Sentiresti le sue dita percorrere lentamente le grandi labbra ed andarsi a chiudere sul clitoride pulsante. La sua lingua ti leccherebbe il collo, un orecchio, ti mordicchierebbe il lobo. Ti abbasseresti lo scollo della maglia, dal quale farebbe capolino il tuo seno meraviglioso. Lei ci si avventerebbe sopra con ingordigia. Si nutrirebbe di quelle rotondità perfette, mentre le sue dita si infilerebbero dentro di te: due, tre, non riusciresti nemmeno a capire quante, sapresti solo che ti stanno regalando un piacere senza limiti, ed è così che l'orgasmo giungerebbe impetuoso. Ti morderesti le labbra per soffocare un gemito e ti abbandoneresti tremante fra le sue braccia. Insieme lecchereste il tuo dolce nettare dalle sue dita.
Come vorrei essere lì a pochi passi per godermi questa scena...
Serendipities