Sesso sfrenato!
Dodici mesi d' intensa passione sfociata in deliranti situazioni di sesso, i posti più strani per appagare i tuoi bisogni di esibizionismo.
Sempre al limite del pericolo alla ricerca di adrenalina nuova per le nostre teste.
Improvvisazioni estreme;
- Facciamolo qui, adesso, subito!
E io a guardarmi attorno imbarazzato, preoccupato di essere visto, riconosciuto, criticato da chi sa chi, forse da me stesso, mentre nella piazza centrale della nostra città, invece di accendere la macchina dopo la cena e portarti a casa, mi apro la cerniera e ti faccio salire a cavalcioni.
Immagino la macchina muoversi e mi sento osservato da tutti.
Nella mia testa, le finestre chiuse ci guardano, i portoni sono rifugi per occhi indiscreti e già leggo le notizie del giornale di domani con titoli cubitali - Scandalo in centro, noto professionista pizzicato con la sua donna, mentre fornicava sotto le luci dei lampioni - .
Questo pensiero, ha il vantaggio di aumentare la mia resistenza sessuale sotto i tuoi attacchi, riesco a distrarmi, cerco di evitare di capire e sentire.
I sospiri crescono, le unghia affondano nella pelle lasciando tracce chiare di un rapporto focoso.
Stringo il volante e chiudo gli occhi, sono al limite della mia resistenza fisica, sento il sesso fremere e pulsare;
- Suona il clacson quando godiamo...
Che richiesta assurda;
- Sei pazza? Già siamo al centro del ciclone...
- Suonalo...Dai, lo sai che mi piace pensare che ci possono vedere, mi eccita...
- Porco Giuda, questa mi fa arrestare. -
Poi, più niente, buio completo, in lontananza sento un clacson spaccare il silenzio della notte e mi rendo conto che qualche cretino sta godendo.
Il tempo di focalizzare e accendere la macchina, il tempo di scappare da quel posto frequentato da molti miei conoscenti.
Cerco di riprendermi dal terrore mentale;
- Tu sei fuori completamente.
Lei sorride, ha uno sguardo ipnotico, soddisfatto, mi guarda e nello stesso tempo tiene una mano tra le mie cosce giocando con il sesso ancora tramortito, lo immagino che dice - Anche questa, è passata - e per chi non capisse, mi riferisco al mio sesso che sotto le carezze della mia donna, comincia a reagire prendendo vita;
- Dai, lo sai che mi piace così, pensare che qualcuno può vederci e magari riconoscerci, mi eccita da morire.
- Ho capito, lo so, ma mentre a te eccita da morire, a me, fa solo morire.
- A sentire come reagisce la tua parte bassa, non si direbbe -
E si mette a ridere di gusto, mentre con la mano libera è scesa tra le proprie cosce e si accarezza languidamente.
- Vai più forte!
- No, che non vado più forte!
- Ti prego...
- Eh no mia cara, anzi, se continui a giocare in questo modo , mi fermo proprio!
Lei mi guarda con aria di sfida, poi, vede un cantiere pieno di operai e persone;
- Allora fermati alla fine della strada a cinquanta metri da tutta quella gente, voglio farti un lavoretto che ti lascerà senza fiato e voglio che quei tipi capiscano cosa succede qua dentro!
- Fuori di testa, completamente fuori di testa, - continuo a ripetermi, mentre rallento e cerco la posizione ottimale, sia per la veduta degli operai nei nostri confronti, che per la fuga immediata del dopo coito.
Non so se sono più veloce io ad arrendermi ai suoi giochi o lei ad aggredirmi sessualmente, sta di fatto che il silenzio creatosi con lo spegnimento del motore, viene presto sostituito dal rumore dei miei gemiti sotto l'attacco della sua lingua sapiente.
La bastarda lo fa apposta, sta con il sedere rialzato, chiunque sano di mente e dotato di vista, capirebbe cosa sta facendo.
nella mia disperazione di persona civile legata al perbenismo, cerco di difendere quello che ritengo mio;
- Abbassa quel culo, non fare la stronza.
Lei, per tutta risposta, stringe forte i denti sulla mia erezione facendomi gemere tra dolore e piacere e, come se non bastasse, tira su la gonna mostrando il piccolo slip nero;
- Oddio - penso, - Adesso vengono qui in sei o sette e ci violentano a tutti e due, anzi, a me mi spaccano la faccia dandomi del bischero e a lei danno quello che lei spera di avere. - e in quel momento, le luci del paradiso si accendono di nuovo facendomi varcare la soglia del piacere estremo.
Cerco di rimettere in funzione la testa il primo possibile, gli energumeni che stanno venendo verso di noi, mi convincono a reagire in fretta: accensione e sgommata.
Sento le voci di disappunto degli operai diventare sempre più tenue e guardo sgomento la mia ragazza che gesticola con il dito medio rialzato verso di loro.
La osservo bene, è trafelata e felice;
- Pazza, è completamente pazza e io con lei -
Mi scruta con occhi indagatori, scuote i capelli toccandoseli e con la lingua si bagna le labbra in modo sensuale, è ovvio che è appagata di questo momento
Il cuore, ha ritrovato tutti i battiti, qualcuno l'avevo perso in quei momenti folli sul bordo della strada;
- Non possiamo andare avanti con questi giochi, prima o poi, ci capita qualcosa di brutto.
- Ma vah, cosa vuoi che succeda
- A me, minimo un infarto!
Mette una mano tra i miei capelli e li scompiglia;
- Piuttosto, tu mi sembra che non ti puoi lamentare, da come gemevi e poi urlavi, deve essere stato piuttosto soddisfacente la tua paura, mentre io sono ancora in attesa di avere le stesse sensazioni che hai provato tu...
Mi spinge la testa verso il basso facendomi capire cosa vuole in quel momento.
Fermo la macchina.
Scendo a ci giro attorno, arrivo dalla sua parte, le faccio cenno con un dito di passare dalla parte del guidatore.
Mi guarda tutta eccitata, gli occhi esprimono soddisfazione.
Aspetto che si metta comoda e salgo, nel frattempo, lei, ha sollevato di nuovo la gonna e si prepara alla guerra dei sensi.
Le mie dita vanno a cercare il mare e lo trovano agitato, cavalcano le onde.
La lingua prende il posto delle dita, mentre percepisco la velocità aumentare.
Sento le contrazioni e le cosce tremare
Un bacio profondo s'impossessa di tutto
un urlo strozzato, poi, niente altro...
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