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Racconto n° 4951
Autore: Serendipities Altri racconti di Serendipities
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Sotto mentite spoglie
È tutto il giorno che i due si stuzzicano. Un lungo scambio di messaggi caldi, suadenti, incredibilmente eccitanti che hanno portato il loro desiderio a livelli tali che non se ne libereranno prima di averlo finalmente appagato.
È lui a salutarla per primo in rete nella chat, insinuante e tentatore, con una sfida:- pensami stanotte mentre fai impazzire il tuo uomo. -
Lei si sente fremere a quelle parole, per lei una novità assoluta, e sa già che accoglierà la sfida, anche se non ha mai pensato ad altri uomini tutte le volte che ha fatto l'amore con il suo ragazzo. Ma questa non è una fuga, no. È un accrescimento perverso di quel piacere. Una differenza sottile, ma sostanziale, che solo fini amatori sono in grado di cogliere.
Il loro incontro è stato casuale, più casuale di tanti altri sul web. Lui è rimasto colpito dalla sua innocente, sensuale malizia e dal suo amore per Gozzano. Poeta sommo e desueto nella frenesia del web. E subito ha pensato che se avesse applicato la sua consueta strategia del ragno, lei gli avrebbe opposto un onesto rifiutò, ponendo fine immediatamente alle loro schermaglie. Ma ha intravisto qualcosa; ha scorto, tra le righe, la voglia di lei, latente ma splendente ai suoi occhi di esperto. Il desiderio, inconfessabile a voci amiche, di valicare la soglia. Di dar sfogo al suo lato oscuro. Confessabile solo a un'altra anima che scrive sulla tastiera. E palpita come lei, nella sua inquietudine, ben celata dietro la maschera quotidiana.
E questo lo ha rincuorato, facendogli pulsare il cuore e la fantasia. Da lì è nato tutto. E la ragazza è diventata ben presto una tela bianca fra le sue abili mani. Lui dovrà plasmarla secondo il suo personale gusto, condurla in un viaggio tra paura e desiderio, come un vero e proprio Caronte. Ma non è il viaggio agli Inferi, no. È un viaggio verso la reciproca perdizione, verso la reciproca libertà. Lei dovrà abbandonarsi completamente e quella di stasera è solo una prova per vedere se riesce a vincere le sue inibizioni.
Le batte forte il cuore mentre rilegge le sue ultime parole: - lo aspetterai vestita solo di un rossetto scarlatto sulle labbra; perfetto per essere provocante ed eccitante. Il tuo corpo nudo esposto al suo sguardo sarà il segno della tua voglia, della tua disponibilità. -
È tesa mentre si spoglia, ma incredibilmente eccitata: potere delle parole e delle immagini che queste evocano.
Si guarda allo specchio nuda e leggermente truccata, i lunghi capelli sciolti, gli occhi languidi e inizia a sentire la sua parte nascosta che viene alla luce. Si va a sedere sul tavolo in cucina; stasera il suo ragazzo non troverà la cena nel piatto, ma qualcosa di più piccante, che non si immagina minimamente.
Nella testa ha solo le parole di lui, che le si sono insinuate in profondità. Parole scritte con nonchalance apparente. Levigate, morbide ma al tempo stesso affilate e appuntite. Entrate come lucertole nelle fessure della sua mente.
Quelle piccole fessure che lei aveva sempre trascurato, anche se le conosceva e, in parte, temeva e nascondeva. Ed ora quelle parole rimbombano dentro di lei e le danno un'energia e una forza che non credeva di avere. Sente il suo corpo pulsare, addirittura vibrare quando pensa a lui che la prenderà attraverso un altro corpo. Quello consueto, di tanti giorni, mesi, anni di amore. Quello di cui conosce tutti gli angoli, gli anfratti.
Ma che ora diventerà un corpo nuovo. Perché sarà di colui che sta imbrigliando e guidando la mente irrequieta di lei. Alla ricerca di una nuova libertà, di una dimensione più piena. Il suo sesso reclama già la sua parte, ma lei trattiene la voglia, imponendosi un doloroso cilicio mentale. Sicura che poi,quanto tutto si compirà, vivrà un'estasi mai neppure lontanamente immaginata, prima di quell'incontro sul web.
Viene bruscamente riportata alla realtà dal rumore della pesante porta che si apre e richiude alle spalle dell'ignaro soggetto di quel perverso gioco. Il cuore ha ripreso a martellarle nel petto quando ha risposto al suo saluto e gli ha urlato dalla cucina di raggiungerla. Lo sente appoggiare le chiavi e il cellulare, togliersi il giubbino, guardare la posta, tutti rumori che ha già sentito centinaia di volte, ma che stasera hanno un suono nuovo.
Lo sente che si avvicina; varca la soglia, le lancia il solito sguardo distratto, prima di posarle il bacio consueto sulle labbra ed è allora che si rende conto che non c'è nulla di ordinario in quello che sta vedendo. Gli si spezza il respiro in gola; la salivazione si azzera, mentre cerca di formulare una domanda di senso compiuto da porgere alla ragazza che gli ammicca nuda dal tavolo.
Lei ripensa alle parole del suo mentore virtuale e dopo aver inspirato profondamente la ormai rarefatta aria dell'ambiente, gli dice in tono provocante: - siccome ho bruciato la cena, pensavo ad un modo più originale di nutrirci stasera. Ti piace come idea? - E inarcando la schiena si porge a lui, attirandolo a sé con le sue gambe.
Il ragazzo ha abbandonato improvvisamente la sua disattenzione, colpevole disattenzione. La sua sorpresa è tale che per un po' non riesce ad articolare parola. Anche se il suo corpo si è acceso immediatamente.
Lei ripensa a quello che ha scritto al suo diavoletto tentatore, sorprendendosi subito della sua audacia: - Mi piace davvero tanto fare impazzire il mio lui con la bocca... Mi inebria... Mi piace l'odore del maschio, il sapore del maschio, l'abbandono totale di quei momenti...-
Le parole che gli ha scritto per rispondere alla sua seduzione, prima di cadere definitivamente nella sua trappola; anzi, diventare partecipe del suo gioco. È questo il momento. Il membro del suo ragazzo lo aspetta, quasi esplode dentro quei jeans. Un momento che lei conosce bene. Ma ora è tutto diverso. Il suo rossetto scarlatto la fa sentire padrona e, finalmente, troia. Una vera troia.
Non è più la brava ragazza che aspetta ubbidiente il suo ragazzo. Ora è una donna che vuole sedurre un uomo che le ha preso la mente. Ma indirettamente: solo attraverso un corpo che ha esplorato mille volte...
Gli slaccia i jeans lentamente, liberando il suo membro dalla scomoda costrizione a cui era obbligato. Lo osserva in tutta la sua fierezza e ne aspira il profumo assolutamente maschio, mentre lo accarezza sapientemente, fino a quando al ragazzo fuoriesce un "ti prego" sibilato e strozzato dal desiderio.
Il tavolo non è dell'altezza giusta per consentirle di iniziare la sua opera. Così, abbandonando gli ultimi pensieri razionali, si mette carponi, oscenamente esposta. E mentre immagina che sia il suo amico misterioso a guardarla, si avventa sul sesso del ragazzo. Gli passa la lingua sulla punta, per sentire un'altra volta le sue implorazioni e, quando le ha ottenute, la sua bocca lo avvolge completamente. Lo succhia con dolcezza e decisione, con estrema passione, perché si vede che è un atto che le piace particolarmente. È in una specie di trance ora; la realtà si confonde con la fantasia ed è il sesso dell'uomo misterioso quello che immagina ora fra le sue labbra. Grosso e turgido come se lo figura. Sono le sue mani quelle che sente fra i capelli, è la sua bocca che le sussurra parole forti e piene di passione.
Mani e parole di un uomo, non di un ragazzo quelle che le cingono il capo e le avvolgono i pensieri. Differenza fondamentale, finora mai percepita da lei e ora evidente: come una luce che abbaglia. E questa scoperta la inebria come quel sesso turgido che dipende completamente da lei.
Cresce nella sua mente il desiderio di essere finalmente Donna. Una donna degna di un uomo. Entrare in un'altra dimensione, dove risplenderà la sua parte più oscura. Senza più remore, senza più gabbie, senza più desideri frustrati. Perché il suo corpo ha bisogno di trovare nuove emozioni e la sua irrequietezza deve essere placata. Anche solo per un attimo, ma placata. Per poi riprendere, in un eterno ritorno, in una lotta continua tra convenzione e voglia di essere finalmente tutta se stessa.
E quell'atto, tante volte fatto, ora acquista tutto un altro sapore. Anche lo stesso sapore dell'uomo avrà un gusto completamente diverso.
La ragazza sente che la sfida sta per concludersi con una sua netta vittoria. Del resto il corpo che sta usando come strumento del loro piacere è solo una pedina inconsapevole e impreparata alla sua trasformazione. Lei sa benissimo che il ragazzo non può resistere a lungo sotto i colpi della sua lingua, fra quelle labbra scarlatte che hanno acquisito una sicurezza e un'impudicizia assolutamente nuove per lui.
Sente le sue mani che le stringono sempre più forte la testa,affondando il suo sesso sempre più profondamente nella bocca di lei. Lei che è preda di un'eccitazione senza precedenti, mentre si appresta ad accogliere il succo del suo "peccato", il frutto proibito dell'ormai salda complicità con il suo diavoletto tentatore. Quando il ragazzo grida il suo irrefrenabile piacere è il sapore dell'uomo quello che lei sente tra le labbra e che assapora avida, come un dono prezioso.
Un sapore nuovo e intenso. Che le schiude orizzonti impensati, prima di quella poesia di Gozzano.

Dedicato a F.:
Nous faisions le mal
et le mal était bienfait.

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