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Racconto n° 5203
Autore: Nikitaverdeveleno Altri racconti di Nikitaverdeveleno
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Punti fermi
La giornata è stata pesante
Il traffico snervante.
Non vedo l'ora di riempire la vasca, luce soffusa, musica di sottofondo ed un calice di vino. Ho bisogno di rilassarmi, i muscoli sono tesi ovunque.

Sono sola, stasera. Tutto il tempo per me, per lasciarmi andare al pensiero del nostro gioco.

Davanti allo specchio, struccata e nuda, mi chiedo se togliere il piccolo "compagno" che hai voluto portassi per tutto il giorno.

È questo che adoro di te.
La tua capacità di impormi ciò che mi fa sentire appagata.

Decido che è ora di dare sollievo "all'antro protagonista delle dominazioni più crude...", come ti piace raffigurarlo.
Tolgo l'oggetto che è tanto mio quanto tuo, perchè a volte è il prolungamento del tuo corpo. Me lo fai usare come fossero le tue dita, il tuo sesso.

La schiuma mi avvolge, l'acqua calda scioglie le tensioni.

Tutte, tranne quelle della mente.

Chiudo gli occhi, immagino il tuo viso. Immagino lo sguardo di quegli occhi che da sempre mi fanno impazzire.

Riesco quasi a sentire il calore della tua bocca.

La mano scivola sul mio sesso...

Chissà cosa starai facendo, in questa serata nella tua vita vera, mentre io gioco col mio corpo.

I capezzoli sbucano sotto lo strato di schiuma.

È languore, un mix di stanchezza ed eccitazione, mi gira quasi la testa.

Lenta e poi veloce e poi di nuovo lenta...se fossi tu a darmi piacere mi porteresti vicina all'orgasmo più volte per poi fermarti.

Ti piace vedermi frustrata perchè vorrei venire.
Ma mi fido di te, mi fido del tuo modo di gestire la mia eccitazione.

In fondo lo so, ogni volta riesci a regalarmi orgasmi profondi, con questo tuo spingermi al limite più volte prima di lasciarmi andare oltre.

Sento lo spasmo, i gemiti riempiono l'aria umida e profumata intorno a me. Godo...di nuovo...di questo gioco.

Senza le tue mani, senza la tua bocca​ senza il tuo sesso.

Ora si, sono rilassata, appagata, assonnata.

Le guance leggermente arrossate, gli occhi di un verde chiarissimo mi osservano, nuda e umida, dallo specchio un pò appannato.

Sorrido, pensando al tempo perso a stare lontani.

Sorrido, pensando a quanto siamo simili.

Sorrido, pensando ai punti fermi che fermi non sono stati mai...

Si, sorrido.

Mi fai stare bene.

Nikitaverdeveleno

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