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Racconto n° 5206
Autore: Nikitaverdeveleno Altri racconti di Nikitaverdeveleno
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La ripicca è Donna
Avanti, adesso dai a me quel frustino.​
Poi da bravo ti sdrai, alzi le braccia sopra la testa e ti lasci bloccare i polsi. Non fare finta di opporre resistenza, lo so che ti fa impazzire guardarmi.
Ti insegno cosa mi va di fare ora. Ricordatelo, perchè magari mi piacerà di nuovo.​
O magari no, mi annoierà.
Il frustino, bel giocattolo. Adoro il manico nero con intarsi porpora.
Adesso mi metterò a gambe larghe, in piedi sopra di te.
Te la immagini, la prospettiva che avrai, vero, mio compagno di giochi?​
Il sesso aperto, lucido di umori, gonfio della voglia che hai provocato ma che non volevi soddisfare.
Sono più capricciosa di te. Sono Donna.
Vedrai il manico entrare lentamente.
Le mie dita strofineranno distratte il clitoride, mentre inizio a muoverlo dentro di me.
Ecco, il tuo sesso sussulta. Vorresti lo leccassi?
No, sto giocando con la mia voglia, ora.
Sono fin troppo generosa e ti lascio godere nel guardarmi.
Aumenterò il ritmo della penetrazione.
Più a fondo, fin dove possibile, i cordini che di solito frustrano adesso sono solo orpelli che ondeggiano col movimento​
Mi leccherò un dito, anzi, meglio due.
Stringerò un capezzolo tra le dita. Vedi la piccola smorfia sul mio volto?
Sono sensibile, te lo ricordi come reagisco quando prendi in bocca i miei seni e li succhi? E come gemo quando mordicchi i capezzoli irti e un pò dolenti per l'eccitazione?
Sei bravo, ma io conosco meglio di te il mio corpo.
Ho voglia di venire, ora.
Scendo dal letto, non dire una parola o non posizionerò la sedia in modo che tu possa vedermi bene.
Guardati, hai il sesso talmente gonfio che ti fa quasi male. Un pò mi dispiace non sentirlo in bocca e non leccare i primi umori che compaiono sulla punta, sai?
Ma ho voglia del mio egoistico piacere.
Mi siedo, allargo per bene le gambe, così vedi benissimo il manico che mi scopa, il dito che masturba sempre più veloce.
Mi so dare un gran piacere.
Peccato non poterti guardare negli occhi. Ho la testa reclinata all'indietro.
Sento che mi guardi, sento che vorresti prendermi.
Magari il manico potremmo lasciarlo al suo posto e tu potresti infilarti nell'altro spazio.
Si, potrei lasciartelo fare.
Ma tu non mi hai voluta soddisfare, gioco la carta della ripicca.
Mi senti? Ansimo, sto per venire.
Rialzo la testa, ti fisso, labbra socchiuse.
Eccolo...l'orgasmo arriva...
Perchè sussurri un si? Non sei tu ad esser venuto...vero?
Resta così ancora un pò, voglio riprendermi osservandoti mentre passo pigra le mie dita nei umori...quasi gocciolo dopo aver tolto il tuo "surrogato" dal mio sesso. Poi disegno cerchi sui miei seni.

Te lo leggo negli occhi quello che vorresti fare...

Nikitaverdeveleno

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