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Racconto n° 5250
Autore: Elle e Oltre Altri racconti di Elle e Oltre
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L'hobby di Padre Alberto
Sono un prete, ma anche un appassionato pittore. Dipingo in una soffitta angusta, piena di quadri, immerso in un disordine artistico; all'interno c'è un divano antico a due posti, di quelli di un tempo, in cuoio consunto.

Amo dipingere nudi di donna ma quando lo faccio, mi eccito nel far percorrere il pennello sui tratti più intimi del corpo.
Ho invitato come modella, suor Anna, una suora del vicino convento che spicca per la sua segreta sensualità e che da tempo ha manifestato curiosità per i miei dipinti.
Ho fatto accomodare la religiosa su uno sgabello in legno e con addosso solamente tacchi alti ed un drappo di seta nera che le scivola tra le gambe.
Non l'ho scelta a caso: la sua pelle mi ha sempre esaltato ed ora posso finalmente ritrarla.
Guardo gli occhi di lei e non riesco a trattenere l'eccitazione che si fa perentoriamente strada nei miei pantaloni.
Le labbra di Suor Anna sono inumidite dalla punta della lingua che con lenta sensualità fa scorrere da un angolo all'altro provocandomi un desiderio inconfessabile.
Mi avvicino al corpo della modella col pennello in mano ed inizio a farlo scivolare lungo i suoi capezzoli; le setole del pennello sono dure, ma flessibili.
Lei tiene il drappo di seta, morbida e liscia, alle due estremità, in modo che le sfiori il sesso.
Mi soffermo a lungo col pennello per poi riprendere premendo a tratti sulla pelle che, eccitata da quel tocco, vibra.
I capezzoli della modella sono sempre più turgidi e la sento ansimare delicatamente; avverto che si sta bagnando.
Intanto i miei pantaloni, tenuti in vita solamente da un laccio, sciolto da una mano della modella, scivolano a terra lasciandomi nudo e in erezione.
Alla vista di quel turgido membro, la suora si morde le labbra e si avvicina al mio cazzo: lo accarezza e lo avvolge nel drappo di seta sentendolo sempre più duro.
Entrambi ci ritroviamo legati dal drappo di seta nera ... un'estremità che scivola sulle labbra del sesso di lei e l'altra che avvolge il mio eretto cazzo.
Le prime lacrime bagnano la seta e la suora prontamente lecca questo piacere che inizia a sgorgare, mentre il pennello nella mia mano, continua a giocare con i suoi capezzoli.
Suor Anna inarca la schiena ed io mi chino, scosto il drappo di seta e mi posiziono in mezzo alle sue gambe; annuso il piacere di respirare una donna, avvicino la mia bocca e la lingua timidamente entra dentro di lei.
È calda e dolce.
Attratto da quelle labbra lucenti di delicati umori la mia lingua si muove piano, poi sempre più avidamente continuo ad esplorare mentre rivoli di nettare le colano lenti.
La modella gode di questo piacere; la sento ansimare, ascolto i suoi delicati gemiti, poi mi sollevo e cerco la bocca per portarle il suo sapore.
La bacio facendole sentire il suo sapore di femmina, inebriati nel silenzio della stanza tra odore di colori e di sesso.
Intanto il mio cazzo si è appoggiato al sesso di lei che apre le gambe e lo sente duro e pronto.
Ci guardiamo con desiderio; la prendo in braccio mentre il mio cazzo strofina contro il suo sesso scivolando dentro, abbracciati, stretti, uniti, avvolti, in un unico respiro.
Inizio a muovermi piano dentro di lei; si sentono i nostri sospiri mentre le lingue lottano delicate; poi il piacere incontrollabile la fa esplodere in un orgasmo dolce e delicato.
La sento godere stretto a lei e mi fermo; le mie mani si stringono prima sulle sue natiche poi la abbraccio trasmettendole un amore profondo e intenso.
La modella scende dal mio braccio e guardandomi negli occhi inizia a toccarmi il cazzo con le sue delicate mani, dalle quali spiccano curate unghie di un rosso sensuale Valentino; vuole guardami negli occhi mentre anch'io raggiungo il piacere assoluto.
Accarezza con devozione il mio cazzo, la sua mano va su e giù, ci sputa sopra per farlo scivolare meglio; continua a toccarmi dando il ritmo sempre più velocemente.
Intanto con l'altra mano si penetra: due dita scivolano dentro di lei; abbassa la testa e prende in bocca il cazzo, cercando sempre il mio sguardo.
Mi porge le sue dita, impregnate dei dolci umori, mentre continua avidamente a leccarmi il cazzo. La sua mano scorre e si respira l'odore del sesso, del nostro sesso.
Mano e lingua che non si fermano più, mi guarda fisso finché anche il mio piacere esplode in abbondanti fiotti di caldo liquido denso.
Mentre raggiungo l'orgasmo, Suor Anna prende il pennello e raccoglie il mio nettare.
Lo intinge nel cremoso liquido e lo fa scorrere sulle sue labbra come un rossetto prezioso che le adorna la bocca. Con la punta della lingua torna a scivolare sulle labbra gustando il mio sperma; lo assapora, dolce, molto dolce ed erotico.

Adoro questo mio hobby, nuovamente si è compiuto un nuovo dipinto erotico, creato dall'artista del piacere e dalla sua meravigliosa modella.

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