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Racconto n° 93
Autore: Agata Altri racconti di Agata
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Allo specchio
Finalmente ce l'ho fatta.
Stasera me la porto a letto, e chi s'è visto s'è visto.
Sono tre mesi che al lavoro le faccio una corte pazzesca, mi sembra di essere caduto pari pari in uno di questi romanzetti che legge la mia mamma, com'è che si chiamano?
Ah si, gli "Harmony", terribili, tutti pieni di baci al chiaro di luna!
Invece ho voglia di figa, mica di abbracci e coccole!
Da tre mesi a Mirella faccio una punta da paura, le porto il caffè dalla macchinetta, le compro i cioccolatini al baretto, addirittura l'ho portata a casa qualche volta uscendo dall'ufficio, e dire che abita dall'altra parte della città!!!!
La sto aspettando, ho tirato fuori tutte le mie armi migliori stasera...

Ho sondato il terreno per giorni e giorni...cosa le piace da mangiare, se le va il pesce, quale vino preferisce.
E' tutto pronto.
Il salotto è in ordine perfetto, adoro le colf, la mia è una favola.
Qualche candela profumata accesa, le luci basse..si, sembra di essere in quella canzone di Battisti.

Me la sento, questa sera ce la faccio, sarà come sparare sulla Croce Rossa, è mia!!!!

Una controllata allo specchio, ma si posso andare.
Maglione lupetto grigio scuro, pantaloni neri, la barba leggermente lunga.ha detto 1000 volte che sto bene con la barba.
I capelli cominciano a mostrare qualche filo grigio...ma tutte le ragazze in ufficio stravedono per Richard Gere, lo so, lui è molto più come dire.Hollywood, ma anch'io faccio la mia porca figura!
Un giretto in cucina, nel forno il branzino con i pomodorini e i capperi si sta scaldando, adora il pesce mi ha detto l'altra settimana a mensa.
Il vino, bianco, fermo, è in frigorifero.
Gli stuzzichini per l'aperitivo, il Monte Bianco aspetta solo la panna montata.
Dio che serata!
Ah si, la camera da letto...
Le lenzuola sono fresche di bucato, nell'aria un leggero profumo, niente di troppo eccessivo.
E cavolo, se non me la dà stasera non so quando potrebbe farlo!
L'aspetto per le otto, tra poco dovrebbe arrivare...Mirella è una che spacca il minuto.
Le otto...le otto e dieci...le otto e venti...che cazzo, mica le sarà successo qualcosa?
Il campanello, eccola...
"Ciao...entra!" dico aprendole la porta.
"Ciao Davide." e si accomoda.
Non una parola per il ritardo, niente, neanche una scusa.
"Sei in ritardo, credevo ti fosse successo qualcosa." le faccio notare.
"Ah si un po' di ritardo, cosa vuoi che sia...Mi offri qualcosa da bere?" mi chiede accomodandosi sul divano.
Resto incantato per un istante, osservando le sue splendide cosce che vengono scoperte dalla gonna nera mentre si siede.
mentre si siede. "Dio che meraviglia..." mormoro dirigendomi verso la cucina, negli occhi le sue splendide gambe inguainate nelle calze nere e negli stivali con il tacco alto.
Che voglia che ho di saltare tutti i convenevoli, la cena, il branzino!
Vorrei prenderla lì, sul mio divano, nuda, con solo le calze e quegli stivali così eccitanti!
"La cena è quasi pronta, vuoi accomodarti a tavola?" le chiedo portando in soggiorno il vassoio con gli aperitivi e gli stuzzichini.
"Si certo, perchè no?".
La osservo mentre sorseggia l'aperitivo, quanto è bella stasera!
I suoi capelli sono più ricci, più morbidi, sembrano una cascata, e quella bocca, mio Dio, quelle labbra così carnose, morbide..
"Ho preparato il pesce, come piace a te!" mi compiaccio uscendo dalla cucina, la teglia tra le mani.
"Il pesce?" fa le con un'espressione tra il disgustato e lo scocciato.
"Ma quando mai ti ho detto che mi piace il pesce? Al massimo io mangio i bastoncini Findus e poco altro!" ride sarcastica.
E no, calma tutti! Va bene che quando la vedo perdo la testa...ma giuro me l'ha detto lei che adora il pesce!
"Ma come..l'hai detto tu in mensa l'altra settimana.." borbotto confuso.

"Avrai capito male!" ribatte.
"Cazzo, tutto sto lavoro per niente...pensavo di fare una cenetta con i fiocchi conte, invece.." dico sconsolato sedendomi accanto a lei.
"Ma dai...la cena era solo un pretesto, vero?" mormora appoggiandomi una mano sulla coscia.
Forse la sistemo ancora questa serata del cavolo!
Tutta la mia sicurezza ritorna prepotente a farsi sentire, mentre Mirella appoggia la sua bocca carnosa e sensuale sulla mia.
La sua lingua guizzante si fa strada tra le mie labbra, la contrasto, entro io con la mia dentro la sua bocca.
La lecco, la penetro quasi..
"Aspetta.." mormora, alzandosi in piedi.
La guardo dirigersi verso lo stereo, alzare leggermente il volume della musica.
Si volta verso di me, un sorriso leggero le spunta sulle labbra mentre con una mano inizia a giocherellare con i bottoni della camicetta.
Inizia a slacciarli lentamente, mentre muove i fianchi seguendo il ritmo sensuale della musica, ruotandoli lentamente.
Sono senza parole, la guardo mentre si sfila la camicetta, qualche istante per ammirare la curva del suo seno nascosta da un reggiseno nero, poi se lo toglie.
Oddio, l'ho sognato per mesi, il suo seno..alto, sodo, non grandissimo,i capezzoli che risaltano sulle areole ben delineate..
Si volta, lentamente fa scivolare la lampo della gonna, al diavolo la cena, il pesce, il Monte Bianco...quasi mi sento strappare i boxer quando la gonna cade ai suoi piedi e mi accorgo che è senza mutandine!
Vedere il suo corpo morbido, sinuoso che si muove davanti a me, i suoi fianchi che ondeggiano, coperta solo da un paio di calze autoreggenti e quegli stivali..è troppo anche per me!
Non avrei mai immaginato che Mirella sarebbe stata così...così...porca,non mi viene altra parola!
Senza una parola si avvicina a me...mi sfila il maglione, splendida idea non mettere neanche la canottiera mi balena in mente mentre con le sue lunghe mani mi accarezza il torace, scalfendomi leggermente con le unghie.non le ricordavo così lunghe.
Il turgore del mio sesso è ormai evidente anche attraverso i pantaloni, mi tocca più decisamente mentre con una mano slaccia la cintura, la cerniera, e li fa scivolare a terra.
Basta, non resisto più, la abbraccio, mi sento riempire le mani e le braccia del suo corpo soffice.
Non so più quasi dove mettere le mani, vorrei toccarla tutta, in ogni luogo, affondare il viso tra i suoi seni, leccare il suo sesso che si intravede tra i ricci scuri del suo pube.
La bacio con prepotenza, cercando di decidere come portarla verso la camera da letto.
Mi precede prendendomi per mano decisa, sicura.
Un leggera spinta e cado sul letto mentre si mette a cavalcioni su di me.
"..aspettami un attimo, ho una sorpresa per te..." mormora tra un bacio e l'altro, la sua lingua che mi accarezza.
Mi abbandona per qualche istante in camera, non so più raccapezzarmi: ma Mirella non mi sembrava così intraprendente in ufficio, cos'è si trasforma al calare della notte?
E cosa sarà andata a fare di là? Cosa starà architettando?
Legacci, fruste? Sesso e golosità come in "9 settimane e mezzo"?
Quello che appare è al di là di ogni previsione.
Tutto potevo immaginarmi..tutto.
Ma non questo.
Davanti a me ci sono due Mirelle, nude, stupende, identiche.
Identiche, gli occhi, i capelli, la bocca.
Il seno alto e sodo, le cosce lunghe, il cespuglio del pube nero.
Anche le calze e gli stivali sono identici!
"..ti presento la mia gemella, Marcella.."mormora ridacchiando una delle due Mirelle.
"Visto che ti piacevo tanto, ho pensato che due sarebbero state meglio.... ti pare?".
Mi pare? Ma questo è il paradiso in terra!
Cosa si può desiderare di più?
Io volevo farmi Mirella, e stasera ne ho due qui, tutte per me!
Non riesco a credere alla mia fortuna, credo che ogni uomo una volta nella vita desideri sperimentare una situazione così meravigliosamente intrigante..due splendide donne nude, pronte per te.e oltre tutto identiche!
Con aria distratta Mirella (..o Marcella..chi le riesce a distinguere?) accarezza lentamente un fianco della sorella, la lunga unghia laccata che lascia un sottile segno rosso.
Con un sorriso misterioso si avvicinano lentamente a me che, con i gomiti appoggiati al materasso le guardo,incredulo, curioso, in attesa.
Si accomodano accanto a me, una per parte.
Dio, non so più dove guardare..se mi giro verso destra vedo quel corpo meraviglioso, morbido e pieno che tanto ho sognato in questi mesi, e a sinistra uguale,perfettamente identico, i seni morbidi, la curva del pancino, il ciuffo di peli scuri sul pube.
Mi guardano e poi..non ho più il tempo di pensare, di interrogarmi.
Le loro mani corrono sul mio corpo, mi accarezzano, sostituite quasi subito da labbra, da lingue calde.
Mentre una mi lecca e succhia i testicoli, l'altra affonda il mio sesso nella sua bocca.
E' una sensazione sublime, sentirsi leccati, blanditi in questo modo, è ancora più sublime guardarle mentre si dedicano a me in questo modo così eccitante.
Ogni tanto interrompono il loro gioco di lingue sul mio sesso, si cercano con la bocca, giocano con le loro lingue.
Le lingue entrano ed escono da due bocche uguali, piene, si leccano a vicenda, per poi scendere ancora a leccarmi.
Non resisto, ho voglia di riempire le mie mani con i loro corpi, di assaggiare i loro umori.
Afferro i fianchi di una delle due, la spingo sulla mia bocca.
Il tocco della mia lingua sulla sua clitoride le strappa un gemito, per un istante si gode la mia carezza poi si tuffa nuovamente sul mio sesso, infilandolo più in profondità nella sua
bocca calda, percorrendolo con la lingua, mordicchiandolo leggermente.
Solo ora mi rendo conto che i nostri corpi avvinghiati si riflettono sullo specchio dell'armadio.
Resto incantato a guardare.
Il culo di una è esposto, aperto totalmente mentre china su di me mi succhia i testicoli.
L'altra è accosciata sul mio viso,vedo la curva delle sue natiche, tonde, sode.
Un gemito strozzato esce dalle mie labbra quando la gemella che mi stava leccando le palle ( ma chi è, Mirella, Marcella?) smette di leccarmi e si siede su di me,facendosi penetrare a fondo.
Aumento il movimento della mia lingua, penetro, entro a fondo, mordicchio.
Mi volto verso lo specchio, è inebriante vederle di fronte, le stesse espressioni di godimento dipinte sul viso, come se una si specchiasse nell'altra, il capo leggermente riverso indietro, gli occhi socchiusi, mentre ondeggiano seguendo il ritmo del mio corpo.
Le loro mani si intrecciano,poi corrono sui seni, accarezzandoli, giocherellando con i capezzoli.
Quel gioco delle dita di una sui seni dell'altra è un 'immagine piena di eccitazione, vedere quelle lunghe unghie rosse che li accarezzano e li graffiano mi fa perdere la testa.
Mi piace da impazzire l'idea di essere un loro strumento di piacere questa sera, volevo essere io a condurre il gioco, ma il loro è infinitamente più eccitante.
E infatti sono loro che decidono di cambiare posizione, e cambiarla e cambiarla ancora.
Lo specchio rimanda le immagini dei nostri corpi avvinghiati, non so più chi sto penetrando, chi sto leccando, chi mi sta succhiando come non credo di essere mai stato succhiato in vita mia.
Vorrei che lo specchio conservasse tutte le scene, per poi poterle riguardare una ad una, come un inebriante film.
Non resisto quasi più...me ne rendo conto mentre sto penetrando da dietro una delle due, che intanto ha affondato il viso nel sesso della sorella, strappandole mormorii di godimento.
Con un colpo deciso entro nel suo culo, un sentiero caldo e stretto mi accoglie, i suoi gemiti di dolore e piacere insieme mi portano sulla strada di un orgasmo mai provato.
Come un onda l'orgasmo ci attraversa, parte da me che vengo con un fiotto caldo, arriva a lei che mi ha accolto, che lo restituisce alla sorella, con la propria dolce lingua guizzante.
Per qualche minuto nella stanza non si sente altro che i nostri respiri affannosi, mentre siamo distesi sul letto, uno sopra l'altro.
Sono ancora incredulo, non riesco a capacitarmi di quello che è successo questa sera.
Allungo le mani per accarezzarle, mi è quasi necessario per assicurarmi di non aver sognato.
" Ti è piaciuto?"mormora una delle due, con un sorriso pigro.
"Non ho parole...mai provata una cosa simile..."rispondo sincero.
Ed è vero: non ricordo di avere mai provato un'estasi simile, a solo guardare questi corpi splendidi accanto a me sarei pronto a ricominciare..e ricominciare ancora.
"Dobbiamo andare..." mormora...Mirella...Marcella accarezzandomi il petto.
Mi alzo per accompagnarle alla porta.
"Posso sapere una cosa?" chiedo mentre si rivestono.
"Certo.."
"Ma la prima di voi che è arrivata qui...era Mirella o Marcella?Così,tanto per sapere."
"Non lo saprai mai...tanto...ci hai avute tutte due, no?" mormora una delle due avvicinandosi a me e dandomi un leggero bacio sulle labbra.
Un rapido abbraccio e scappano fuori con una leggera risata.
Resto pensoso a guardarmi nella specchiera dell'ingresso.
"Ma si...chi se ne frega di chi era...ho fatto punto doppio sparando sulla Croce Rossa!!!"
Cazzo, che serata....

Agata

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