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Tecla
117 Posts |
Posted - 08 Jul 2011 : 17:04:51
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Non è sicuramente sexy nè tantomeno erotico ma a me ha fatto riderissimo e quindi ve lo inoltro.
1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni: A - perché lo dice la mamma; B - perché lo dice la suocera; C - perché il bimbo ha cagato. Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade così. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttosto cretina: "E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino? Cosa ha fatto l'angioletto?". Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: "Che schifo!" e chiama la tata. Il padre di sinistra dice "Colpa di quei fottuti capitalisti!" e chiama il sindacato 2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza. Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene. 3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata e' impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è: non c'è niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio, mi sono convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più difficile. Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda. 4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare appesa come un idiota, da uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione è: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica. 5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. Avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipì. 1. Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto. 2. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema e stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Si, ma quanto si chiude? Cosi è troppo stretto, cosi è troppo largo, cosi è troppo stretto, cosi è troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore. 3. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari. 4. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: "L'hai messo il borotalco?". Voi direte: "Si". Con convinzione. 5. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane e cretino. Alcuni si spingono fino a consultare il settore 'Decappottabili' su Gente & Motori o su Quattroruote. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.
El Paraiso no es un lugar donde ir, si no una sensacion para vivir. |
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CaperucitaRoja
105 Posts |
Posted - 08 Jul 2011 : 19:33:28
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Ahahahahahha, grazie Tecla, è fortissima!
"I wish I were a tiny sparrow and I had wings and I could fly. I'd fly away to my own true lover..."
(Tiny sparrow - Peter, Paul & Mary) |
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Comando
379 Posts |
Posted - 08 Jul 2011 : 21:28:25
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Da morire, ebbene si, me lo sono rubato con un bel copia ed incolla.
Siamo i figli del nostro passato ed i genitori del nostro futuro. |
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Maurizio
11 Posts |
Posted - 09 Jul 2011 : 09:23:40
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Dopo aver cambiato centinaia di pannolini nella mia vita, sottoscrivo in pieno! Manca solo il capitolo più tragico: quando lo... yogurt tracima dal pannolino. Non sono belle esperienze, ve l'assicuro...
Mau |
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RoxyB
116 Posts |
Posted - 09 Jul 2011 : 12:02:19
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Devo chiedere conferma a mio marito se cambiare Luna è davvero così complicato..ma sul bimbo trota non credo ci siano dubbi!!
non può piovere x sempre... |
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Bandito
1147 Posts |
Posted - 09 Jul 2011 : 19:18:30
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quindi "il Trota" era già demente alla nascita, oppure è peggiorato crescendo?
;)
Ho speso metà dei miei soldi per donne, alcol e macchine veloci; l'altra metà li ho sperperati. |
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tzenobite
9 Posts |
Posted - 06 Aug 2011 : 21:41:28
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non sono genitore ma anche questa mi sembra divertente:
Vademecum per genitori Secondogeniti si nasce.
Il bagnetto Il primo bagnetto del primogenito è una cerimonia che si svolge una sola volta nella vita, per fortuna. Il livello di apprensione dei due genitori è ai messimi livelli e basta un'indecisione per beccarsi un biiiiip... La temperatura dell'acqua è uno dei fattori cruciali: un errore di pochi decimi e il bambino è fottuto. Esistono termometri progettati apposta per questo scopo, antiurto, galleggianti e dotati di un'inerzia infida e difficilmente prevedibile. Siete due gradi sotto, aumentate la calda, il termometro sta fermo per un po', quindi parte e si ferma due gradi sopra, aumentate la fredda... Ho sentito di gente che ha fatto fuori dei boiler da caserma per riempire una vaschetta da 10 litri. In acqua poi il bambino viene trattato a 4 mani, 6 se c'è una nonna presente (se ci sono due nonne il papà deve levarsi prontamente dai cogl...!).. Con il secondogenito scompare il termometro: si puccia il gomito e si giudica ad occhio. La posizione del bambino viene corretta solo quando comincia a bere. Con il terzo si usa la tattica del polipo: lo si puccia, se le gambine si arricciano vuol dire che è troppo calda. Credo che nessuno abbia mai lavato i figli dal quarto in poi, al massimo una passata al lavasecco prima di Natale , per togliere le macchie più evidenti.
Il pannolino Le aziende che producono pannolini fanno i soldi sui primogeniti. Il primogenito lo controlli: -per definizione dopo ogni poppata; -ogni volta che senti un rumorino; -ogni volta che una nonna sente un rumorino (anche per telefono); -ogni volta che senti un'odorino; -ogni volta che una nonna sente un'odorino (anche per telefono); -ogni volta che non sai cosa fare. Apri, niente, ma il pannolino lo cambi lo stesso. Con il secondogenito cambi il pannolino appena prima che i vicini di casa chiamino il camion per gli spurghi pensando che sia un problema di fossa biologica. Il terzo il pannolino se lo cambia da solo, e pedalare. Dal quarto in su i pannolini o se li comprano, oppure vasino.
Il biberon Dopo la nascita i casi sono due: o allattamento al seno, o biberon. L`allattamento al seno presenta molti vantaggi, è più sano, più naturale, il latte è sempre pronto alla temperatura giusta, la tetta è per definizione sterilizzata e allatta solo la mamma (questo, ovviamente, è un vantaggio solo se siete un papà). Ma il vantaggio più importante è quello di potere avere una mano libera, essendo la tetta autoreggente (almeno si spera). L allattamento a biberon prevede viceversa l`uso di due mani, una che regge il bambino, l`altra che regge il biberon. La questione è di secondaria importanza per le prime poppate del primogenito, durante le quali rimirate rapiti con sguardo ebete il vostro virgulto, attenti a che non scenda una gocciolina di latte sulla guancina, e che la tettarella sia sempre piena acciocchè non abbiano a formarsi bolle d'aria nel pancino, noncuranti del fatto che sono le tre del mattino, ci sono 12 gradi e voi siete in mutande e canottiera, perchè travolti dal pianto isterico di quel bastardo avete dimenticato pure le ciabatte. Con il secondo quei 20 minuti che dura mediamente un poppata sono eterni. Dopo 30 secondi cominciate a guardarvi in giro sconsolati alla ricerca di qualcosa da fare, e soprattutto di un modo per farlo. Quei 90cl di latte glieli parereste giù col compressore. Di solito in queste situazioni ci si trova sul divano del salotto, e la prima tentazione è quella di accendere la tele, ci sarà pure qualche caxxo di roba da vedere. Per una delle leggi di Murphy il telecomando si trova sempre alla distanza di Tantalo, vicino ma irraggiungibile. E poi, anche se fosse raggiungibile, bisogna liberare una mano. Gli stratagemmi sono svariati: quello che viene più naturale è cercare di reggere il biberon con il mento, esercitando una leggera pressione. I figli degli appassionati di questa tecnica soffrono spesso di palatoschisi. Viceversa si può liberare la mano che regge il bambino, tenendolo con l`incavo del braccio. Ad alcuni genitori dopo il secondo figlio spuntano addirittura delle ditina all`interno del gomito, che consentono tra l'altro di fare il gesto dell ombrello con un braccio solo. Alla fine ci si ingegna, si recupera il telecomando con un piede esibendo uno snodo tipo Heather Parisi, si libera una mano e si zappa, finalmente. Nel frattempo il biberon è orizzontale da 10 minuti, il bambino ha ingurgitato aria sufficiente a farlo scorreggiare per tutta la vita e si spara 2 ore di coliche . Non so cosa succeda dopo il secondo. Pare che il terzo impari prestissimo a reggersi il biberon da solo, mentre il quarto esca spesso per andare al ristorante.
La documentazione Del primogenito si documenta tutto. Esistono addirittura de lle specie di diari con gli appositi spazi per annotare giorno per giorno tutti i parametri vitali del bambino, e pagine speciali per gli eventi eccezionali, il primo dentino, la prima parola, i primi passi. A volte c'è anche uno spazio feticista per appiccicare ciocche di capelli o altri pezzi del bambino stesso. Una mamma ha tabellata in testa a vita tutta la curva di crescita del suo primogenito, come un gigantesco file excel. Anche il papà, che però dopo un paio di mesi formatta e non si ricorda più un caxxo. Con il secondogenito scompare il quadernino, e con questo anche ogni tracciabilità. Il suo grafico di crescita è un gradino: prima non c'era, adesso c'è. Del terzo ci rendiamo conto che è figlio nostro solo quando ci chiede il motorino. Dal quarto in su è impossibile distinugerli dai compagni di nido, di asilo o di scuola. Dopo una festa di famiglie numerose capita di beccarsi i figli degli altri.
Il sonno Il primogenito mangia ogni 2 ore, giorno e notte. Tra un pasto e l'altro talvolta dorme, ma siete talmente in ansia che non si ingozzi con il vomito che vi alzate comunqe ogni cinque minuti per vedere se respira. Il tempo di reazione a un suo pianto è di 6 secondi netti. Quando cresce va a letto con la mamma o col papà , o con entrambi, e si fa leggere un minimo di 8 favole per sera. Il secondo mangia ogni 4 ore, la notte anche 6, e tra un pasto e l`altro dorme come un tonno, eppure ogni volta che si sveglia si becca un biiiiip... Il tempo di reazione al suo pianto va dai 3 ai 15 minuti, ai quali va aggiunto il tempo per trovare la culla dispersa per la casa (cosa che ricorda molto la caccia al cellulare). Quando cresce va a letto con il primogenito, che gli racconta quel caxxo che gli pare. Il terzo mangia quando può e va a letto con i primi due, che gli raccontano le loro avventure sessuali. Dal quarto in poi dormono direttamente in discoteca.
"Ci sono due tragedie nella vita. Una è non ottenere ciò che si desidera. L’altra, ottenerlo" O. Wilde
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Comando
379 Posts |
Posted - 08 Aug 2011 : 17:46:21
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Siamo i figli del nostro passato ed i genitori del nostro futuro. |
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