Forum di RossoScarlatto Community, racconti erotici e letteratura. - L'omosessualità è davvero un pericolo?
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 L'omosessualità è davvero un pericolo?
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Dypho

12 Posts

Posted - 20 Nov 2012 :  02:43:19  Show Profile  Reply with Quote
Vorrei sollevare una questione:
Spesso sento dire che sì, va benissimo, i gay possono fare ciò che vogliono, ognuno è libero della sua vita, ma il matrimonio e l'adozione no! Perché poi i bambini, vedendo due genitori dello stesso sesso, si abituerebbero fino a credere che sia quella la normalità, e crescerebbero DI CONSEGUENZA gay anche loro.
Quindi la questione dell'omosessualità non sarebbe più una questione di gusti, ma di SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE: se tutti fossero gay, tra qualche centinaio d'anni, l'umanità intera si estinguerebbe.
Bene. Sarà capitato anche a voi, e sicuramente alcuni di voi lo penseranno. Mi interessa il parere di tutti, e spero che commentiate numerosi. Intanto io dico la mia:
Se fosse davvero così, non potrebbero esistere i gay: siamo abituati da millenni a vedere una mamma e un papà, com'è possibile che delle persone abbiano sentito il bisogno di amare altri dello stesso sesso? Secondo la logica del ragionamento di cui sopra, se vediamo i nostri genitori compiere una scelta siamo portati, quasi obbligati, a seguirne l'esempio e le orme.
Allora come è possibile che esistano i gay? Ci sono diverse teorie: un gene diverso, una malattia, una perversione, una debolezza. Non sarà forse che queste persone, questi gay, abbiano semplicemente seguito il proprio istinto, come un salmone che va contro-corrente, senza pensare a tutti gli altri pesci che passano e sono passati davanti a loro?
Perché forse il rischio che correrebbe l'umanità se si adottassero figli tra gay sussiste già da tempo: l'uomo tende a seguire le idee altrui, invece di svilupparne di proprie.
Ed è mai possibile che sia paradossalmente proprio questa debolezza umana a farci temere così tanto i gay? Lo è: ci siamo abituati alla NORMALITA', cioè ciò che è normale per mamma e papà, per gli amici e la società; e l'anomalìa dev'essere per forza sbagliata.
Razionalmente, scientificamente parlando, non sussiste il rischio di un'estinzione dovuta a carenza di procreazione: siamo in troppi! Anzi, se la gente facesse meno figli, probabilmente staremmo meglio, e anche questo povero pianeta starebbe meglio. Siamo la razza dominante, non ci estingueremo perché qualcuno invece di procreare come Dio comanda ama una persona del suo stesso sesso. Anzi, adottando bambini, salveremmo da una vita miserevole tutti quelli che invece non hanno un papà o una mamma, o due papà, o due mamme.
Se davvero ci sta a cuore la sopravvivenza della nostra specie, preoccupiamoci dei problemi che affliggono la nostra società, i problemi veri, qui in Italia più che mai. E smettiamola di avere paura del diverso, che tanto siamo tutti diversi, e abbiamo tutti paura.

"Ci guadagno - disse la volpe - il colore del grano." Il Piccolo Principe, A. de Saint-Exupéry

Abel Wakaam

1484 Posts

Posted - 21 Nov 2012 :  10:03:37  Show Profile  Reply with Quote
Eh fossi in te non mi preoccuperei troppo per cosa sia davvero la normalità, semplicemente perchè la normalità non esiste.

Abel Wakaam
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Dypho

12 Posts

Posted - 22 Nov 2012 :  00:03:21  Show Profile  Reply with Quote
Sono d'accordo con te! Il problema è che troppe persone se ne preoccupano, il che di per sé non è grave; lo diventa quando l'anormalità è considerata un pericolo...

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Ilvelodimaya

60 Posts

Posted - 22 Nov 2012 :  10:02:38  Show Profile  Reply with Quote
Dypho, hai figli?

Perdonami ma la tua considerazione mi sembra un pò troppo superficiale e demagogica. Un bambino ha l'assoluta necessità di crescere in un'ambiente formato da un papà e da una mamma. Sono due aspetti diversi e complementari la cui mancanza potrebbe davvero avere ripercussioni importanti nella crescita di un bimbo. Papà (uomo) e mamma (donna) danno ad esso i due riferimenti cardine, diversi tra loro ed entrambi fondamentali per un sano equilibrio.
Non si tratta di criticare o meno le attitudini omosessuali, davvero ognuno faccia ciò che vuole, ma l'educazione di un bambino è qualcosa di sacro e da tutelare con tutti i mezzi.

Solo chi è genitore può capire cosa si prova, gli altri... mi dispiace per loro, non ne hanno idea e mai ne avranno finchè non lo provano.




"Che ci vado a fare in Paradiso se poi non conosco nessuno?"
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Dypho

12 Posts

Posted - 24 Nov 2012 :  02:07:12  Show Profile  Reply with Quote
Non ho figli, ma sono figlio, e mia madre mi ha cresciuto da solo...Mi è mancata fino ai dieci anni una figura materna, ma ti assicuro che mia madre se la cavava benissimo! Il mondo è pieno di genitori imperfetti e di bambini che soffrono, non credo che i gay possano essere peggio...Spesso i bambini crescono senza una madre, o senza un padre come me, o senza entrambi peggio ancora! Altri vivono in orfanotrofio, oppure in paesi in guerra, o in paesi in cui si muore di fame o di diarrea. Credi davvero che due genitori dello stesso sesso possano essere peggio di queste altre situazioni che ti ho elencato? Io credo che possano essere meglio perfino dell'esempio che ci danno i nostri uomini politici, o perfino la T.V.
Io non ho figli, è vero, ma sono la dimostrazione vivente, come ce ne sono molte altre, che una persona può crescere felicemente anche senza avere una mamma e un papà (che comunque è sempre meglio, intendiamoci bene!!!) . Credo però che sia meglio avere due papà o due mamme piuttosto che non averne affatto...

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Dypho

12 Posts

Posted - 24 Nov 2012 :  02:09:20  Show Profile  Reply with Quote
Scusami, all'inizio, ho sbagliato a scrivere...fino ai dieci anni mi è mancata la figura PATERNA, non materna. Non avrebbe avuto senso la frase in effetti

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Ilvelodimaya

60 Posts

Posted - 24 Nov 2012 :  11:37:29  Show Profile  Reply with Quote
Anche io sono cresciuto per buona parte della mia giovinezza senza figura paterna... e come te ne ho sentito (e ne sento) la mancanza.

Ma pur se mancante sei cresciuto con l'idea di un papà da contrapporre a quella della mamma. E' ben diverso che crescere con due mamme o con due papà.

E ti prego, lascia stare la storia degli orfanotrofi e le altre idee demagogiche; il problema è che le adozioni sono molto complicate e con un iter burocratico quasi impossibile da superare.... basterebbe snellire le pratiche e affidare i bambini ad un papà ed una mamma pieni di amore e di affetto.

Sei ancora molto giovane.... hai ancora tanto da imparare. Non è una critica... ci siamo passati tutti dalle idee progressiste, me compreso.




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Valmont

866 Posts

Posted - 27 Nov 2012 :  21:23:32  Show Profile  Reply with Quote
Ma veramente nessuno ha mai detto che i figli allevato da una coppia omosessuale diventerebbero per questo loro stessi omosessuali. Non è certo questo il motivo per il quale si vogliono evitare le adozioni da parte delle coppie gay. La questione è tutt'altra, come dice giustamente Ilvelodimaya. L'identità delle figure genitoriali è sessualmente definita. Può mancarne una, ma il concetto di padre o di madre non cambia se quel padre o quella madre sono assenti, morti o irreperibili. Invece l'adozione da parte di coppie gay altera il concetto stesso di genitorialità con caratteristiche di genere. E' del tutto disorientante dal punto di vista formativo. E come giustamente si evita di dare figli in adozione a coppie che per qualunque motivo non garantiscano le condizioni per una serena crescita del bambino (si evita persino di consentire l'adozione ai singli) a maggior ragione non avrebbe senso consentirla ai gay. E poi una domanda sorge spontanea: premesso che ciascuno ha il diritto ovviamente di vivere la propria sessualità come desidera, perchè chi fa una scelta diversa dalla famiglia, scelta pienamente legittima, deve poi chiedere di scimmiottare la famiglia?
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mawero

38 Posts

Posted - 03 Dec 2012 :  15:49:41  Show Profile  Reply with Quote
Se fosse vero l'assunto per cui "Un figlio di omosessuali a sua volta diventa omosessuale" non esisterebbero omosessuali cresciuti da coppie eterosessuali.
L'omosessualità non plagia le menti direzionandone i gusti sessuali. Quello che forse la società vuole proteggere è la figura "dominante" che dovrebbe avere l'uomo per conquistare posti di potere. Questo perché la società considera l'omosessualità potenzialmente inferiore.
Il tutto è condito con libri e libri sulla conservazione della specie umana e il fatto che una coppia di omosessuali non possa procreare, aggiungici il vaticano e il risultato è demagogia allo stato puro.
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Margherita

3 Posts

Posted - 03 Jan 2013 :  17:00:11  Show Profile  Reply with Quote
Dopo l'editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera di domenica, oggi si sono scatenati di nuovo i dibattiti sull'opportunità o meno di adozione da parte di coppie omosessuali.
Non sono né una psicanalista, né un'antropologa, né una sociologa.
Sono semplicemente una donna che vive su questa terra e guarda il mondo con occhio critico e curioso.

I punti di vista dei grandi esperti riportati sui vari quotidiani mi sembrano molto molto simili a quelli che sentivo quando ero piccola e si parlava delle prime separazioni e divorzi.
A detta dei grandi psicanalisti del periodo, sicuramente i figli di separati e divorziati sarebbero stati dei disadattati sociali, si sarebbero dati ad alcool e droghe, sarebbero cresciuti senza valori, senza basi, senza punti di riferimento.
La realtà della vita, a distanza di vent'anni, dimostra che così non è o meglio, che il divorzio in sé non è causa di danni irreversibili nella psiche del bambino/ragazzo.
I bambini/ragazzi si relazionano con altri bambini/ragazzi che vivono la stessa condizione e i genitori sono bravi a non far mancare mai l'amore e l'attenzione ai propri figli anche se vivono in case diverse o se le famiglie si sono allargate.
Esistono sempre casi di dolore e molti bambini/ragazzi crescono senza punti di riferimento, anche quando vivono in famiglie di genitori non separati.

Le stesse generalizzazioni e immagini catastrofiche si stanno diffondendo parlando di genitori omosessuali.

Ma qualcuno di voi è mai stato in un orfanotrofio?

Qualche anno fa mi sono ritrovata in una "casa famiglia", perché le persone con cui ero volevano andare a trovare un ragazzino che lì viveva, che quando era un bambino trascorreva le vacanze estive nella loro associazione.
Siamo arrivati verso le 11 di mattina, ci siamo ritrovati in questo ambiente squallido, sporco, privo di privacy e di intimità, dove un gruppo di una decina di ragazzini adolescenti viveva insieme, ammassati come animali.
Erano pallidi e con lo sguardo spento.
Abbiamo proposto loro di uscire tutti insieme e li abbiamo portati ad un distributore di benzina poco distante, l'unica cosa che c'era raggiungibile a piedi, ci siamo seduti nell'aiuola e abbiamo preso una coca cola per tutti.
Siamo stati lì un'oretta, abbiamo bevuto, chiacchierato, cantato una canzone.
Poi li abbiamo riportati a casa.
Li abbiamo salutati e uno di loro, stringendomi forte, mi ha detto: "grazie di questa bella giornata, tornate presto a trovarci, sono stato benissimo!"
E io mi sono sentita morire.

Pensate davvero che per un ragazzino sia più sano crescere in un ambiente squallido, arido, privo di amore e di attenzioni, dove l'educazione sentimentale e sessuale non esistono, dove la formazione di base è lasciata al mero istinto di sopravvivenza che vivere in una famiglia con due papà o due mamme, coperto di amore, di attenzioni e di cura, elementi fondamentali per sviluppare la personalità di ciascuno?

Vi siete mai fatti raccontare da chi ha seguito i percorsi di adozione internazionale in che ambienti, circostanze e condizioni si sono andati a prendere i figli?

Potete anche mettere i paraocchi, raccontarmi che sulla carta non è così, che sicuramente il rapporto con genitori di diverso sesso aiuta il ragazzo a sviluppare la sua sessualità e a crescere equilibrato e che a dirlo sono i più grandi luminari della psicanalisi.
Per quanto mi riguarda, continuerò a pensare che vivere in una casa in cui ci si sente amati, con persone che tra loro si amano, è l'unica cosa che serve davvero per crescere sani.
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Dypho

12 Posts

Posted - 05 Jan 2013 :  01:38:12  Show Profile  Reply with Quote
Mawero e Margherita, leggere le vostre parole mi fa sentire meno "incompreso" xD
Inutile aggiungere che sono pienamente d'accordo con voi.
Invece vorrei replicare a IlvelodiMaya: è vero, sono giovane, ma non puoi dirmi che non posso capire. Osservo il mondo proprio come tutti, e proprio come te. Quanto alla fase progressista, beh, non pretendo di essere unico ad esserci "passato". Ma ti assicuro che per me è leggermente diverso: non è una fase, io sono cresciuto con queste idee, esse sono la carne e l'essenza di cui sono formato; da quando mi ricordo, non ho mai seguito la massa, al contrario ho riflettuto su cose come questa. Quindi il pensiero che ho scritto è l'idea di un uomo, non la passeggera "fase politica" di un ragazzino. Volevo precisare questo, ma ti assicuro che non mi ha dato fastidio niente di quello che hai detto, al contrario, sono repliche più che fondate, le tue.
A questo proposito, credo che Margherita e Mawero abbiano già risposto. Ma voglio aggiungere una cosa. E spero che legga anche Valmont, che ha risposto proprio come il mio migliore amico quando gli ho fatto leggere questa cosa che ho postato qui.

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Dypho

12 Posts

Posted - 05 Jan 2013 :  02:31:18  Show Profile  Reply with Quote
A quanto ho capito noi tutti siamo qui principalmente per "sdoganare" i tabù e le false morali che avvolgono l'uomo moderno in una noiosa e perbenista stretta conservatrice.
Beh, questo problema sollevato da me è una di quelle false morali impostaci da chissà chi.
Dove sta scritto che una famiglia deve essere composta da un padre e una madre? Chi lo ha detto?
Beh, lo dice il Papa (ed è una delle cose più intelligenti che dice, il che è tutto dire!); lo dicono i politici (non mi fido molto di loro, chissà perché); ma, a parte loro, chi lo dice? La Costituzione? Non mi pare che stia funzionando molto bene, poveri costituenti che si rotolano nelle tombe.
Non voglio criticare tutto e tutti, non è questa la mia intenzione. Quello che intendo dire è: davvero, chi lo dice che la famiglia è sacra così com'è, formata da un uomo e una donna?
Se qualcuno lo sa, mi risponda. Io do la mia, di risposta:
Lo dice la storia. Lo dice la storia dell'essere umano, che fin dalla preistoria si accoppia con una donna per mantenere folta la tribù. Lo dice la storia della società, che si fonda su pilastri imprescindibili, in modo da mantenersi stabile in un mondo in maretta. Lo dice la religione, che rimane aggrappata a ideologie vecchie come Gesù, perché se accettasse la modernità perderebbe molto del suo potere.
Però, caspita, se andiamo a vedere, sono sicuro che troveremo un uomo delle caverne che sfoga le sue pulsioni sessuali con un membro dello stesso sesso; sappiamo per certo che la religione lo vieta ma lo fa, nella maniera peggiore; vedo la società in decadenza, senza che nemmeno se ne renda conto, che si aggrappa a valori antiquati nel vano tentativo di sembrare solida.
Il succo è questo: anche se sono più giovane di voi, mi permetto di darvi un consiglio.
DIMENTICATE TUTTO. Tutto quello che sapete, quello che vi hanno detto, mandatelo via per un attimo. Dopo aver fatto questo, domandatevi: perché due genitori dello stesso sesso debbano necessariamente crescere un figlio in modo sbagliato.
E se ancora vi risponderete che un bambino ha bisogno di due figure ben distinte, allora io dico:
Nella mia vita non ho mai avuto bisogno di niente, se non dell'amore. Non mi servono i soldi, non mi serve l'apprezzamento dei miei simili, non mi serve niente di ciò che mi propagandano per essere felice. Mi basta l'amore di mia madre, l'affetto del mio migliore amico, l'amore incondizionato che provo per l'arte e per la vita. E questa è davvero l'unica cosa che non si compra. Io sono fortunato, ho tante persone che mi amano, e che amo. Io vi giuro: sento con ogni fibra del mio essere che sarei esattamente come sono adesso, se mia madre e tutte le altre persone che mi hanno insegnato le cose importanti della vita fossero omosessuali. Perché le cose che ho appreso da loro esulano dalla diversificazione di uomo e donna, maschio e femmina: l'amore è l'unica chiave, universale, per ogni uomo, donna, vecchio e bambino. Quindi fino alla morte griderò: preferisco una madre gay che mi ama e mi guida, piuttosto che una madre etero che non ha niente da insegnarmi.
Ogni giorno vedo i genitori dei miei amici che li soffocano, li fraintendono, li ignorano, li sminuiscono, li abbandonano, li ripudiano, li criticano, li disprezzano. Ma nessuno si preoccupa di questo. Sono tutti troppo impegnati a lottare contro l'omosessualità, l'alcool, le droghe leggere e le cattive amicizie. In questa lotta contro il "male", non c'è tempo per fermarsi a parlare col proprio figlio, e domandargli: <<ma te, che cosa pensi di tutto questo?>>
La società in cui la famiglia tradizionale è sacra è la stessa in cui i genitori hanno sempre ragione, e i figli sono troppo giovani per capire. Beh, questa società è VECCHIA, e dovrebbe avere la saggezza e il buon gusto quantomeno di accettare che il suo tempo è finito. UN SECOLO E' FINITO, SE NE APRE UN ALTRO, POTETE RIMANERE ANCORATI AL PASSATO, OPPURE POTETE TROVARE IL CORAGGIO DI AFFRONTARE A TESTA ALTA IL CAMBIAMENTO.
E' vero, la figura di mio padre che non c'è più, i ricordi di lui, e i racconti che lo riguardano sono stati importanti per me: ma non perché è-era un uomo. Noo. Perché era mio padre, perché è e sarà sempre un uomo che mi ha amato e che mi ha cullato fra le sue braccia, le stesse con cui abbracciava mia madre... Se fosse stata una donna, sarebbe comunque importante per me.
Devo ammettere che se fosse stata una donna sarebbe diverso. Essere cresciuti da due gay sarebbe senza alcuna ombra di dubbio diverso che essere cresciuti da un uomo e una donna. Ma perché DIVERSO deve significare per forza PEGGIORE? Mi ricordo di aver letto di un uomo che ha fatto carriera marciando su idee come questa...aveva i baffetti neri ed era sempre inca***to...
Sarò retorico, demagogico, utopista... Oppure ho ragione. Fate voi

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Bandito

1145 Posts

Posted - 09 Jan 2013 :  16:42:31  Show Profile  Reply with Quote
Ma bene, usciamo da 5 millenni di storia, non un secolo...in cui le cose sono andate grossomodo nello stesso verso, pur transitando fra religioni politesite, monoteiste, ordinamenti democratici, tirannìe, repubbliche e confederazioni, ma sempre con l'assoluta certezza che la famiglia si compone da un uomo, una donna (o più donne) e relativa progenie...e poi arriva Dipho che ci dice che dobbiamo dimenticarci tutto, che dobbiamo trovare il coraggio di affrontare il cambiamento, che non possiamo rimanere radicati al passato.
MA DE CHE ???
Io rimango radicato a quelle che sono le istanze naturali, e sociali, e culturali e (perfino) religiose del posto in cui sono nato, e che una volta chiamavamo Patria...ma questo è un altro discorso.
In natura esistono solo due generi, mascolino e femminino... tutto il resto è patologico, senza discussione.
La coesistenza civile, l'educazione e la tolleranza verso chi è diverso non si discutono... ma resta appunto il fatto che per definizione "diverso" è colui o colei che non è come la quasi totalità dei consimili.
Sta a vedere che adesso dovrei sentirmi "diverso" io che a 50 anni suonati adoro la gnocca come quanto da ragazzino... ma per favore.
non fatemi ridere, che il periodo è già abbastanza drammatico senza doverci fare carico anche di queste quisquilie...
Chi è attratto da persone dello stesso sesso, si accomodi pure e faccia in privato, sottolineo IN PRIVATO ciò che più gli aggrada...ma non cerchi di imporre a me, a noi, la sua morale distorta... e soprattutto, giù le mani dai bambini, che hanno il diritto sacrosanto di crescere in un ambiente familiare sano e venire educati ai valori più elevati della condizione umana, e non certo di assistere a scene turbative della loro intefrità psicofisica.
Grazie.

Bandito

Ho speso metà dei miei soldi per donne, alcol e macchine veloci; l'altra metà li ho sperperati.
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