Mayadesnuda
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Così dicono di Lei. Certo, non che ci si debba fidare poi molto delle voci di corridoio. Ma se lo dicono un qualche fondo di verità ci sarà no? E poi del resto è realmente così importante sapere cosa o piuttosto conoscere il perché dicono ciò che dic... |
Mayadesnuda
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Erano gli uomini a tornare di solito. Non che si lamentasse, in questo caso. Ma era un’anomalia. E lui, il libraio, non credeva nelle anomalie. Non erano mai gratuite. L’anomalia nel comportamento di una Signora. Poi. E di una, come quella. Impossibi... |
Mayadesnuda
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Avrei voluto dire del concierge dell'hotel che dopo aver letto la tua età sui documenti mi ha sorriso.
Avrei voluto dire di quei letti che si sono spostati sotto i miei colpi sulle loro ludiche rotelle mentre ti cavalcavo affondando le unghie ne... |
Mayadesnuda
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Il fatto strano era che lui non amava i libri. Aveva sempre preferito sporcarsi le mani. Forse in parte perché aveva dovuto. Quando non hai scelta. Ti fai piacere la minestra che devi sorbire come fosse un risotto al tartufo. Ma quel luogo. Nascosto.... |
Mayadesnuda
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Ignoro i canoni e amo le melodie. Detesto i fraseggi barocchi, ma adoro il virtuosismo insistito che mi incanta. Su tutto prediligo il blues. La voce straziata da autentico dolore di Billie. La tromba sgraziata ma perfetta nella sua distonia di Chat.... |
Mayadesnuda
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La cognizione del dolore. Non la conoscenza. O l’esperienza. La cognizione. L’attimo di consapevolezza poetica che ti regala la comprensione. Totale. Assoluta. Di te. E del tuo essere in relazione al dolore. E’ strano come per me sia legata a te. O f... |